I CONFRONTI I E si direbbè che l'ironia di Narayan si trasmetta allo stesso Gandhi, il quale attraversa le pagine del racconto con il sorriso che gli detta una superiore saggezza. Il personaggio del Mahatma, che pure, inevitabilmente, spesso si risolve nel momento pubblico, politico, è tuttavia al tempo stesso una figura di grande verità umana: e anche le parole dell'ideologia fanno tutt'uno con la gentilezza, la dolcezza, la sovrana semplicità, l'acume e l'onestà di un uomo animato da un amore e da un rispetto profondo per tutti gli uomini, ma soprattutto per gli umili e per i diseredati (e che una figura con queste caratteristiche emerga dalle pagine di Narayan, non particolarmente vicino alle posizioni gandhiane, dimostra ulteriormente la grandezza e il fascino che tutto il mondo indiaScaccofiacco. no riconosceva al Mahatma - e non è un caso che proprio qui Narayan, indubbiamente più a suo agio nella rappresentazione dell'ambiente borghese a cui appartiene, trovi gli accenti più convincenti nel ritrarre il mondo dei contadini e degli intoccabili, dei paria ai quali l'insegnamento di Gandhi offriva una speranza di riscatto). Nelle ultimissime pagine del romanzo Gandhi benedice l'unione tra Sriram e Bharati e promette loro di sposarli lui stesso il giorno seguente. Mancano solo poche righe alla fine del libro. Un uomo si avanza nella folla e mentre il Mahatma sta per salire sul palco prende la mira e spara. "Altri due spari echeggiarono. Il Mahatma cadde sul palco. Dopo pochi secondi era morto". Unromanzo 11 adelphiano11 Filippo La Porta Folo di Giovonni Giovonnelli. Il romanzo best-seller e pluripremiato di Paolo Maurensig La variante di Liineburg (pp. 158, L. 20.000) rappresenta in modo emblematico (come dicono i giornalisti del tg) e quintessenziale l'anima dell'Adelphi. Tanto che si ha quasi il sospetto di trovarsi di fronte ad un prodotto studiato ad hoc, un'immagine di sé faticosamente messa a punto dalla casa editrice stessa, dopo lunghe ricerche e aggiustamenti, perfettamente funzionale a quella che è stata definita !'"élite di massa" dei suoi lettori. Una forma di pubblicità appena dissimulata, come quando vedendo ignari una trasmissione televisiva compare ad un certo punto la scritta sovrimpressa "messaggio promozionale". Ho saputo che le cose non stanno così: sembra anzi che l'autore abbia prima proposto senza esito il suo dattiloscritto ad altri editori: ma allora deve trattarsi di un incontro predestinato (forse preparato misteriosamente dagli sforzi di generazioni passate, per parafrasare l'autore). di un'attrazione fatale. Tutto questo naturalmente non inficia di per sé la qualità letteraria del testo. ma certo induce a qualche pensierino (pedante) sul pubblico dei lettori e sul costume culturale nel nostro paese. Personalmente ho letto e divorato il romanzo (che quasi comincia dentro uno scompartimento ferroviario, con vari flashback) in un viaggio in treno, nel percorso Firenze-Roma, e, a lettura finita, ho provato da una parte una eccitazione un po' infantile (per la narrazione indubbiamente avvincente), dall'altra un senso di lieve delusione (per una promessa non mantenuta fino in fondo). Ma vorrei spiegarmi meglio. La narrazione prende le mosse dalla morte di un uomo anziano (omicidio? suicidio? incidente?) nella sua villa settecentesca vicino Vienna, di fronte ad una rudimentale scacchiera. Si tratta di Dieter Frish, sessantottenne proprietario di una florida azienda, ricchissimo e assai sportivo ("conduceva una vita regolata e tranquilla", benché preoccupata dall'eventualità cli attentati) e soprattutto direttore di una rivista specializzata di scacchi, "purista del gioco". Chi narra mostra evidente compiacimento per quella morte (e ci avverte infatti che è stata una vera "esecuzione capitale"), anche se il senso di una giustizia finalmente fatta è immalinconito da una visione fatalistica, amara ("per me non credo ci sia più scampo, poco mi resta ancora da vivere e la morte, temo, non sarà una liberazione"). Poi la scena si sposta, retrocedendo, sul r ---------, GRUPPOABELEPERIODICI I I I I NONVOGLIAOBBONARMI : ANARCOMAFIE I PERCHLÉAMAFIAE'UNPROBLE· I MACHENONMl RIGUARDAL.A I DROGANONMl INTERESSDAE. I I TRAFFICANTOINVOGLIO I SAPERENULLAD. ELLA CORRUZIOSNEENE OCCUPINIO GIUDICI. VOGLIOABBONARMI ANARCOMAFIE j'ì I I I I I I I I I I I Per ricevere subito Narcomafie compilate questo coupon e speditelo al più presto a "Gruppo Abele Periodici", via Giolitti 21 Torino, allegando ricevuta (o fotocopia) del versamento su C.C.P. 155101 intestato a "Gruppo Abele Periodici". Nome _____________ _ Cognome ___________ _ Via _____________ _ Te!.-------------- Cap ____ Città _______ _ Abbonamentoannuale L. 25.000- Estero L. 55.000 Abbonamentosostenitore L. 200.000 --------- 19
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