perché mente nell'interesse di Luigi -Giovanni non vuole che Luigi esca e si raffreddi. Ora trasferiamo con un rapido salto questa situazione ali' esercizio del potere. Qualunque ne sia il motivo, o se si vuole la giustificazione, esso è tale perché esercita a vari livelli il controllo dell'informazione. Con superficialità: in una dittatura questo controllo può essere immediato, in regime parlamentare un gruppo, un partito, contende con altri gruppi sulla . base di un proprio pacchetto di lettura della realtà. In altre parole il gruppo A dice: io ho fatto il ponte, le case, voi ora state meglio di 20 anni fa, perciò confermatemi al potere. Se questo pacchetto viene trovato "convincente", "ragionevole" con ciò che i votanti pensano il gruppo A vince, se no perde. Per quanto si voglia esercitare un potere assoluto non si può fare a meno di sentire anche cosa ne pensano i governati. Perché? Torniamo ali' esempio: Luigi vuole uscire e Giovanni, mentendo, non lo fa uscire. Se Luigi lo scopre probabilmente non sarà contento perché (almeno in questo momento storico) Luigi ha fiducia in Giovanni e Giovanni mentendo ha tradito la fiducia di Luigi. Luigi, allora, arrabbiato potrebbe picchiare Giovanni. Giovanni, allora, anche se vuole mentire deve star bene attento che Luigi non se ne accorga. Per essere sicuro di questo quand'anche Giovanni voglia mentire, queste menzogne non devono essere così sfacciate, altrimenti Luigi le scoprirebbe subito. Giovanni allora deve mantenere in ogni caso un dialogo con Luigi, studiare le sue reazioni, e tener presente il tempo che fa fuori, e non dire che è sereno quando ci sono i tuoni e Luigi può sentirli. 2) Cosa era successo? Luigi,_scoperto che Giovanni mentiva, lo aveva picchiato. In altre parole il governo aveva perso completamente contatto con la società civile, non aveva capito le dimensioni dell'insoddisfazione popolare e la voglia diffusa di cambiamento. Non aveva capito che ormai i vecchi strumenti di governo, il controllo ideologico, non potevano funzionare in una società che già aveva voluto rompere con l'oppressione intellettuale della rivoluzione culturale. 3) Io personalmente ho partecipato a una di queste riunioni, di tutta una danwei con circa 800 persone ne erano presenti 14tra cui io, due amici che mi avevano accompagnato e 5 responsabili del partito della danwei. E in campagoa era peggio. "Il quotidiano dei contadini" aveva condotto una campagna scrivendo che nei villaggi si faceva una riunione all'anno con i quadri del partito e non parlavano di politica ma esige'vano il pagamento delle tasse. 4) Un giovane intellettuale che scriveva discorsi per Wang Zhen mi ha detto "Io mi diverto a scrivergli delle cose che lui nemmeno si immagina. Gli piaccio, e ogni volta che lo vado a trovare gli racconto, come una storiella, il contenuto del discorso, lui non capisce concetti economici, sociologici; per lui la politica è un complotto, contadini con la pancia piena e basta. Così quando legge quello che scrivo non si rende nemmeno conto bene di cosa dice". Per il vecchioWangZhen c'è forse anche l'arteriosclerosi, ma certo molti di questi veterani sono rimasti a concetti antichi. 5) Vedi A.C. Graham, Later Mohist Logie, Ethics and Science, Londra 1978, e Desputers ofthe Tao, Illinois 1989. 6) Ciò non vuol dire che non c'era posto per i capaci in Italia. In qualunque società anche con il più alto livello di corruzione c'è bisogno di un certo numero di persone che alla fine del giorno "portano a casa il pane", ma queste persone vengono selezionate insieme a quelle incapaci che si comprano il posto o vengono premiate solo per l_aloro stupida fedeltà politica. 7) Questa conoscenza favoriva il raccoglimento di un consenso, ognuno poteva cioè sperare che se avesse trovato il canale giusto sarebbe potuto entrare tra i privilegiati, raccomandati, e in effetti moltissimi avevano potuto godere di favori e privilegi (una visita medica fatta in fretta senza code, il posto di scrivano, la licenza per sopraelevare case, che in realtà erano atti dov·uti). Qu·esto creava un clima di complicità e quindi consenso a questo modo di amministrare il potere. 8) La presunta onestà del sistema serve ovviamente a respingere le eventuali proteste contro la corruzione. 9) Che le differenze di programma restassero poi sempre fumose e per lo più incomprensibili al grande pubblico andava imputato di volta in volta, secondo il sistema retorico in voga, al parlar complicato dei politici, alla incapacità dei giornalisti di "tradurre" per il grande pubblico questi programmi o persino a una generica "mancanza di programma" che sembrava colpire come un destino quasi tutti ovunque e comunque e contro cui era perciò impossibile e inutile opporsi. IL CONTESTO 10) Più complesso invece è il discorso sulla storia. Cosa significano i richiami alla Germania di Weimar o all'Italia prefascista? Nei paragrafi precedenti sono state presentate delle analogie storiche tra la Cina contemporanea e quella più antica che volevano essere da un lato un 'esemplificazione del presente, dall'altro mettere in luce delle eredità nel modo di vedere e concepire le cose, e quindi anche di affrontarle. Non si può però · trascurare un ultimo aspetto, anche questo fuori dei limiti del presente scritto, quello della giustificazione storicistica, cioè organizzare e riorganizzare gli avvenimenti del passato perché provino o confermino dei fatti del presente o delle precise spinte politiche. 11) Quando questa offensiva sia stata appoggiata da forze politiche e sociali con propri interessi e quali forti motivazioni sociali, economiche e storiche l'abbiano fatta nascere, rimane al di là dello scopo di questa analisi che si appunta solo sulla retorica del potere e sul suo scardinamento. Al di là della presente analisi è anche la spiegazione dei motivi reali che rendevano indifendibile la vecchia retorica. Li accennerò qui brevemente anche se molti analisti hanno affrontato la questione: l'enormità del debito pubblico, il crollo del muro di Berlino, lo sbloccamento a sinistra specie con il cambio del nome da Pci a Pds, la grave recessione economica che intimava alle grandi aziende minori sprechi in bustarelle e maggiore efficienza del loro sistema produttivo e di quel lo dello stato, che a sua volta era appesantito da un esercito di nullafacenti in ministeri e regioni e da gran quantità di entità economiche che era ormai svantaggioso gestire in proprio mentre appariva più conveniente privatizzare ... 12) Questo vale tendenzialmente perché ci sono ancora, e forse rimarranno per molto tempo, sacche di cittadini che danno il voto incambio della promessa di favori (specie al Sud) o in cambio della promessa di fortune ideologiche (Rifondazione comunista). Gianluigi Melega TEMPO LUNGO. DELITTI D'AMORE L'Heimat italiana "Un'autentica forza di provocazione. " Cesare Garbali "La Repubblica" Pagine 256, Lire 24.000 Baldini&Castaldi 17
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