di gruppo, stesso background etnico. The Blackboard Jungle aveva dunque trovato la sua continuazione nelle avventure del tenente Carella. Intanto Evan Hunter partiva per un'altra tangente e assumeva una personalità molto distinta. Negli ultimi anni direi che i due stili si sono nuovamente mescolati. O almeno lo spero. Essere schizofrenici non è affatto divertente. In passato, alt' origine dei delitti di cui narravi, c'erano per lo più storie private, passionali, amori finiti male, gelosie, questioni di interesse. Di recente hai introdotto moventi nuovi o più al passo . con i tempi, ad esempio il capitolo droga ... Nei romanzi dell'87simo distretto il crimine nasce per lo più dal denaro, dall'amore o dall'odio, che dell'amore è la faccia uguale e contraria. Ma nell'America contemporanea è quasi impossibile che a far girare una trama non ci sia una questione di droga. Non si possono scrivere storie realistiche o anche solo plausibili senza farne menzione, perché le droghe sono oggi parte integrante del paesaggio americano. Io cerco comunque di creare intrecci che non siano generati dalla droga. Diciamo che le droghe possono funzionare da trama secondaria, ma che solo raramente nei miei romanzi diventano la causa reale del crimine. I motivi del delitto sono di solito familiari: un marito fa fuori la moglie, un figlio uccide la madre, un uomo uccide l'amante, quello che si vuole. Non si tratta di storie in cui qualcuno trama per uccidere qualcun altro allo scopo di impadronirsi di dieci milioni di dollari. Può succedere, ma non d'abitudine. I crimini sono generati da passioni fortissime. Chi è l'eroe nei tuoi libri? All'inizio, quando ho concepito 1'87simo distretto, avevo in mente un eroe "conglomerato", collettivo. Nei miei libri non volevo un eroe singolo, bensì un pugno di uomini e donne che uniti si trasformassero in eroe. La squadra, non una singola persona della squadra, era l'eroe. Beh, quando ho consegnato il terzo libro della serie, che finiva con Steve Carella agonizzante e poi defunto in un letto d'ospedale, mi è arrivata immediatamente una telefonata dal mio agente. "Ma cosa hai fatto? Hai ammazzato l'eroe?" Ho replicato che non aveva capito bene, che di eroi nei miei libri non ce n'erano, che c'erano soltanto poliziotti che andavano e venivano, poliziotti che venivano trasferiti, che vivevano, morivano, veni_vanoferiti. Carella in fondo era comparso solo nel primo romanzo, nel secondo lo avevo mandato in luna di miele. Perché dunque scaldarsi tanto. "Non puoi uccidere l'eroe," ha insistito il mio agente. Ho insistito anch'io, dicendo che l'editore avrebbe capito, che era d'accordo con la mia concezione, che anche per lui Carella non era che "uno dei ragazzi". Beh, niente da fare. L'editore la pensava come il mio agente. "Sarà meglio che tu lo faccia resuscitare". E così ho fatto. Nella versione originale, il libro finiva con Teddy Carella che percorreva il corridoio dell'ospedale. Peter Burns la incontrava e si accorgeva che aveva gli occhi pieni di lacrime. Era Natale.Tutto andava per il meglio e Steve Carella era morto. Così dicevano le righe conclusive. Mi sono limitato a questo piccolo cambiamento: Burns e Teddy Carella si incontrano nel corridoio dell'ospedale. Lui si accorge che negli occhi di lei ci sono delle lacrime. Si tratta, innegabilmente, di lacrime di gioia. Le ultime due righe del nuovo libro dicono: "Era la mattina di Natale e tutto andava bene". INCONTRI/McBAIN I tempi sono cambiati, l'America è cambiata, la polizia americana è cambiata. Come sono cambiati i tuoi poliziotti? Penso che nei miei libri i poliziotti cambino dall'interno. Non possono invecchiare, altrimenti Carella sarebbe un vecchio rimbecillito e il sergente Burns sarebbe sulla seggiola a rotelle. I gemelli di Carella si muovono a passi infinitesimali verso la pubertà. Eppure credo che tutti i miei personaggi siano stati trasformati da quello che è successo ih America in questi anni. Credo che la città che amano e in cui lavorano stia cambiando rapidamente sotto i loro occhi. Da cittadini onesti e che cercano di fare meglio che possono un lavoro quasi impossibile, stanno assistendo al declino di una città e forse di una civiltà. Sai, nulla dura per sempre. L'impero romano era una meravigliosa civiltà, ma si è dovuto arrendere ai barbari. Parliamo di un tema che, in particolare nella realtà newyorkese, si è fatto assai scottante: la corruzione e la difficoltà, per un agente dell'ordine, di mantenersi onesto. Penso che per un poliziotto oggi sia molto difficile mantenersi onesto. Sai, grazie al mercato della droga, c'è in giro una quantità esorbitante di denaro che passa di mano in mano. Un mio amico, capo della polizia newyorkese fino all'avvento del sindaco Dinkins che lo ha sostituito con Lee Brown, mi ha raccontato che inpassato, quando si faceva irruzione in appartamenti dove si preparava la droga, poteva capitare di trovarci cinquecentomila dollari in contanti. Una somma considerevole. Ma oggi, nella stessa situazione, si trovano somme da capogiro, magari cinque milioni di dollari, sempre in contanti. Tu capisci che, dato che il poliziotto o l'investigatore medio guadagnano circa quaranta/cinquantamila dollari l'anno, se qualcuno gli offre un milione di dollari è ben probabile che non ci pensino due volte a guardare dall'altra parte e a far finta di non aver visto niente. Guarderanno molto molto lontano, perché una cifra del genere non riusciranno a metterla insieme neanche con il lavoro di una vita. Visto che circolano somme di denaro di questo tipo e vista la natura umana, è inevitabile che in giro ci siano poliziotti disonesti. Il che rende molto complicata la vita di quegli uomini che entrano nella polizia perché ce l'hanno con i cattivi e vogliono impedire loro di fare quello che fanno. Io sono convinto che molti poliziotti diventino poliziotti perché hanno questo senso del buono e del cattivo. Mi è capitato un po' dappertutto di sentire poliziotti che si definivano "buoni" rispetto ai "cattivi". Dunque mi sembra improbabile che siano disposti a trasformarsi a loro volta in cattivi, ma il lavoro che fanno comporta uno stress altissimo e intorno c'è questa massa di denaro sporco che circola. Così qualcuno di loro soccombe. Credi che oggi la polizia americana reale, non quella dei tuoi libri, sia molto razzista? Come spieghi episodi come il pestaggio di Rodney King o l'uccisione di Michael Stewart o di Ellen Bumpers, la vecchietta del Bronx che non voleva lasciare l 'appartamento da cui era stata sfrattata? Vedi, oggi il problema di molti poliziotti è che hanno a che fare con i I crimine ventiquattr'ore su ventiquattro e poi ci si aspetta che tornino a casa dalle mogli e dai figli a dare un bacetto in fronte alla piccola donna che li sta aspettando e una pacca affettuosa al bambino, dopo che per giornate intere hanno avuto a che fare con 69
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