STORIE/ APPLE a festeggiare quelle che lei definiva "migliaia di ore di noiosissimo studio". Secondo Annette era un ben degno festeggiaIJlento. Ferguson insieme a cinquantacjnque avvocati texani grassi e sgobboni appena usciti dai corsi serali che vanno a masticare lombate in un ristorante addobbato come un carro del Far West. "Ti porto gli ossi", ribatté lui, sentendosi a sua volta cattivo e compiaciuto. Questa fu la loro prima vera lite. Poteva anche darsi che agli occhi di lei il passato di Ferguson non apparisse glorioso, ma questa serata con persone che per un'infinità di ore umide avevano condiviso le sue ambizioni mentre la sera scendeva su Houston e l'insegna rossa al neon dell'istituto di bellezza dall 'altra parte della strada filtrava dalle veneziane, questa serata con i compagni di corso lei non gliel'avrebbe tolta. Non era una questione di cibo. Avrebbe mangiato una macedonia. Se l'era fatta ordinare già da alcune settimane. Ferguson sedette a tre posti dal preside, brindò alla facoltà, al preside, alle mogli e alle famjglie di questi lavoratori, i cui sacrifici, malgrado le mille difficoltà, avevano fatto sì che i papà diventassero degli avvocati. Era particolarmente irritato dal fatto di non avere nessuno con cui fare cin-cin. Persino il preside si era portato la moglie. Dopo aver brindato anche al Diritto, una cameriera vestita da cowboy gli piazzò sotto il naso un Sonny's Special, un filetto al sangue alto quattro dita aperto in due, spaccato come un cocomero,' con l'interno sfrigolante in bella vista. "Veramente io avevo ordinato una macedonia", le disse, ma lei era già in fondo al tavolo e la sua voce cadde tra il rumore dei piatti e dei denti contro il manzo. Al diavolo, pensò Ferguson e tagliò un pezzetto di filetto, esitò, masticò e visto che era buono si mangiò il resto del Sonny's Special con gusto e una punta di mostarda, prese un digestivo e due caffè. Temeva di somigliare ad un serpente che ha ingoiato un intero maialino, ma nello specchio del bagno degli uomini non si vedeva nessuno stomaco sporgente. Anzi, la sua pelle aveva il bel colorito pieno di salute che lui non vedeva da tempo. "Se lei non può venire con me a festeggiare una stupida serata dopo cinque anni e mezzo, che vada al diavolo", djsse alla sua immagine riflessa. Andò a casa sua, lontano da lei e dalla sua vista a raggi X. Non che volesse nasconderle i I filetto. Avrebbe riconosciuto di averlo mangiato, sì, ma senza ammettere nessuna colpa. Quella notte aveva già pagato abbastanza per la sua ingordjgia grazie ad uno stomaco abituato da tre me i alla verdura. La mattina dopo lei era andata, scomparsa, svanita come se non fosse maj vissuta lì. La porta era aperta, un vasetto di yogurt raschiato per bene giaceva solitario nella busta della spazzatura. La credenza vuota, il frigorifero vuoto aperto, staccato con l'odore di pulito del bicarbonato. Le stampelle vuote nel guardaroba gli ricordavano il bagliore dei denti di un cadavere. Si precipitò dal portiere, che gli disse "La signorina Grim se n'è andata con un taxi questa mattina molto presto. Aveva dato il preavviso due settimane fa e ha dato una bella pulita". Alla Prudential Insurance gli dissero la stessa cosa. Annette Grim che per cinque giorni a settimana per più di un anno aveva battuto a macchina postille alle polizze, aveva dato un preavviso 64 di due settimane e aveva detto alla ragazza della scrivania accanto che sarebbe andata a Dallas. Ferguson rimase seduto alcune ore al bar della Prudential a cercare di allontanarsi dal tavolinetto e dalla tazza di tè ormai freddo, ma non sapendo dove andare non riusciva a farlo. "E la nostra vacanza in campeggio?" chiese ad alta voce. Poggiò la testa sul tavolino e respirò profondamente sperando c~e l'ossigeno gli schiarisse le idee. Dopo la carne ed il vino del banchetto si sentiva il corpo pesante. Alla fine si decise ad andare a casa sua nella speranza che lei fosse lì e gli spiegasse che questo era il suo modo scherzoso di dirgli che sì, voleva sposarlo immediatamente. E che aveva lasciato il lavoro per mettere su famiglia subito, anche prima della vacanza in campeggio. Ma la casa di Ferguson era vuota come sempre, e lui vegetariano innamorato da tre mesi, avvocato da quattro giorni e isolato da tutta una vita si sedette con una ciotola di latte e germe di grano a contemplare la visione improvvisamente ristretta del suo futuro. Malgrado tutto Annette non gli apparteneva. E poi erano in pochi a sapere che stavano insieme. Il lunedì successivo, grazie alla laurea in giurisprudenza la Shell Oil lo avrebbe passato dall'ammjnistrazione all'ufficio legale. Senza Annette il fine settimana che si avvicinava gli sembrava più lungo dei vent'anni di vita in più che lei gli aveva elargito --spontaneamente. Trascorse il sabato e la domenica in completo digiuno riesaminando i mesi con Annette senza trovare alcuna spiegazione alla sua fuga improvvisa. Il preavviso di due settimane al padrone di casa e all'ufficio facevano pensare a un piano ben congegnato, ma secondo Ferguson si trattava di un diversivo. Lei non lo aveva ingannato. Malgrado le apparenze lui sapeva che se non l'avesse lasciata quel giovedì sera per andare al banchetto adesso non sarebbe stato solo. Forse a nutrire il loro amore sarebbe bastato che per lo meno lui non avesse mangiato il filetto. Ma lui c'era andato e l'aveva mangiato e il manzo che aveva ingerito si era messo tra loro forse per sempre. Ferguson si risvegliò dal digiuno di due giorni e si preparò a cercare dentro di sé il punto che avrebbe svelato il mistero di Annette e generato un Ferguson con cui lei potesse vivere. VI L'avvocato calava. Dopo il digiuno iniziale elaborò la sua penitenza: un regime di trenta giorni a riso integrale. Una dieta che secondo Annette andava bene, sì, ma era troppo austera e povera di liquidi. Per trenta giorni lui avrebbe mangiato soltanto il re dei cereali, riso integrale con il suo equilibrio perfetto di fosforo e potassio. Lo faceva nella ·pentola a pressione così ci voleva poco a cuocerlo e durava parecchi giorni. Non trovando conforto negli amici e non avendo voglia di divertirsi, Ferguson tirava tardi in ufficio con i contratti della Shell e dimagriva. Aveva intenzione di usare questi trenta giornj per due scopi. Primo, purificare il corpo dall'orgia di carne del banchetto e, secondo, nella speranza che notizia della sua dieta monastica per qualche
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