STORIE/KEES Osservò la cianografica: proprio mentre cominciavo a combinare qualcosa. Proprio mentre stavo per finire qualcosa. La mosca gli ronzò vicino alla testa e si imbatté nel suo orecchio. Tentò di colpirla, ma la mancò. Si alzò, si mise il cappello e il soprabito e si diresse verso il punto del marciapiede in cui aveva parcheggiato la macchina. Entrò in moto subito e lui innestò prontamente la seconda mentre la scostava dal marciapiede. Passò una macchina con la targa della Florida e la guardò desiderando di trovarsi fuori da quella dannatissima città, di non averci più nulla a che fare. Andarsene in Florida; a pescare. Quella sì che era vita. Non questa. Pigiò sull'acceleratore e svoltò l'angolo, verso l'autostrada. Arrivò sullo sterrato che era ancora sugli ottanta. Introdusse la macchina nel parcheggio, la spense ed accostò vicino al punto in cui stavano scavando la base per il banco da barbecue. Kinnaman si avvicinò alla macchina e poggiò il piede sul predellino. "Allora, che c'è stavolta?" chiese Hollenbeck. Vide Janss e Murdock seduti per terra. Di fianco a loro, le pale. "Esci e vai a dare un'occhiata." "Ma che c'è?" Per un attimo Kinnaman non rispose. Hollenbeck attendeva impaziente. Non ho tutto il giorno a disposizione, pensò. Loro credono che abbia tutto il tempo di questo mondo. "Ci sono dei corpi," disse infine Kinnaman. "Che cosa?" "Corpi. Corpi d'indiani." "Ma di che diavolo stai parlando Kinnaman?" "Sul serio. Sono pietrificati. Una volta qua attorno c'era un cimitero indiano, o qualcosa di simile. Scavando ne abbiamo trovato uno e adesso Janss e Murdock non vogliono più scavare." "Ma che diavolo gli ha preso. Perché non vogliono scavare?" "Sono spaventati," disse Kinnaman. "Non chiederlo a me. Diavolo Floyd, non è colpa mia." "Di che hanno paura?" disse Hollenbeck. Maledetti stupidi, sono degli ignoranti, pensò. Quegli affari non faranno loro alcun male. Ricordava vagamente di aver sentito dire che da qualche parte nelle vicinanze doveva esserci un terreno di sepoltura indiano. "Quei ragazzi," disse Kinnaman. "Dicono che i corpi dei morti andrebbero lasciati stare, anche se sono pietrificati. Non posso farci nulla." "Cristo," disseHollenbeck. Ma non aveva voglia di uscire dalla macchina. "Ascolta Kinnaman, non ci puoi pensare tu a queste cose? Potrò mai allontanarmi un paio di minuti senza che qui succeda il finimondo? O vi devo star sempre dietro?" Kinnaman scrollò le spalle. "È meglio che ci parli tu. Forse ti riuscirà di farci qualcosa." "Adesso ci farò qualcosa davvero." Uscì dalla macchina e sbatté la portiera. Prendendo a calci il terreno sabbioso, camminò a fianco di Kinnaman verso il punto in cui erano seduti i due uomini. Osservò il paesaggio piatto, domandandosi quale altro tormento avrebbe dovuto sostenere l'indomani. Ce n'era sempre una. Quando li raggiunsero, Janss e Murdock si alzarono e salutarono Hollenbeck con un cenno. "Allora ragazzi, che c'è?" disse Hollenbeck. 60 Foto di Vincenzo Cottinelli. Janss lo guardò con l'aria di non voler dire niente. Era un uomo basso con una cicatrice sulla fronte. "Sono quei corpi. Non ci va di scherzarci su." "È così," disse Murdock. "Andare intorno a dei morti. Non potete chiedere a qualcuno di far questo, signor Hollenbeck." Che cosa vi pago a fare, vorrei sapere, pensò Hollenbeck. Certo non per starvene a sedere e brontolare. "Insomma dov'è questo corpo?" chiese. "Laggiù." Andarono verso il punto in cui avevano scavato. Murdock indicò qualcosa che ad Hollenbeck parve una lastra di pietra. Si chinò sulle gambe e lo guardò da vicino. Era davvero un uomo pietrificato. Il primo che avesse mai visto, fatta eccezione per uno in un museo di Chicago. Tastò quella cosa, e quando le sue mani la toccarono avvertì una strana sensazione. Come la morte. Alzò lo sguardo cercando di scrollarsi di dosso l'impressione che aveva avuto, cercando di apparire più duro che poteva, poi disse: "Beh, e allora? Fatelo a pezzi e toglietelo di qui. Che cosa vi pago a fare?". Gli uomini non gli risposero. Lui si alzò e arrabbiato li guardò in faccia pensando: dite qualcosa, uno di voi dica qualcosa. "Spezzatelo e levatelo di qui, ho detto. Volete questo lavoro, no? Ma forse mi sbaglio. Forse vorreste trovare qualcosa di più distinto o chissà che altro. Andiamo su, muovetevi." Janss si schiarì la gola e guardò Murdock. Vi fu un lungo silenzio e poi entrambi cominciarono a parlare contemporaneamente. Si guardarono l'un l'altro confusi e poi si fermarono. "Beh, e allora? Se vi tirate indietro vi giuro che non otterrete più lavoro né da me né da nessun altro in questa città. Ci siete? Mi avete inteso?" "Ma i morti ..." disse Janss. Murdock guardava per terra. "Così dannatamente morti che sono diventati di pietra," disse Hollenbeck. "Andiamo, spaccate quest'affare e levatelo di mezzo." Nessuna risposta. "Ho da fare di meglio che correre qui ogni dieci minuti a sbrigare faccende come questa. Allora vi rimettete al lavoro o no?" Janss e Murdock si scambiarono uno sguardo. "Va bene," disse Murdock. "A te va bene Janss?"
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