Il padre di Shaw non volle monumento, solo la fossa in cui il corpo del figlio fu gettato e perso coi suoi "Negri". La fossa è più vicina. Non vi sono statue per l'ultima, la guerra più vicina qui; a Boyleston Street, in un'immagine pubblicitaria c'è Hiroshima che ribolle su una cassaforte Mosler, la "Roccia dei Tempi" che ha retto all'esplosione. Lo spazio è più vicino. Quando mi prostro alla televisione, i volti svuotati degli scolari Neri salgono come palloni. Il Colonnello Shaw cavalca la sua bolla, attende lo squarcio benedetto. L'Acquario è perso. Ovunque automostri pinnati si fanno largo come pesci; un servilismo selvaggio ci scorre vicino su una patina grassa. Tornare Rientrare al villaggio appartato dove i membri della mia camarilla sono calvi, in affari, e i cani mi riconoscono ancora dall'odore ... È un paese morto, direi, dopo il miraggio dei vent'anni. A lungo lambito dalle onde, frangendomi sulla cresta dell'onda, toccando il fondo, sospinto dal verde delle acque nervose, trovai il mio sfinimento, la luce del mondo. Nulla è morto più della strada maestra di questo paese, dove l'olmo venerabile si ammala, intriso di cemento e catrame, dove foglia non nasce, o cade, o sverna. Ma ne ricordo la fertilità passata, e come tutto risultasse chiaro nell'ora della credulità e dell'estate giovane, quando la strada era già un po' troppo in ombra, e qui ali' altare della resa, incontrai te, morte della sete nella mia breve carne. Quello fu il crescere primo, l'erede di tutti i miei minuti, POESIA/LOWELL la vittima di ogni ramificarsi - si faceva più e più verde e dava troppa protezione. Ed ora al mio ritorno, gli olmi scortecciati sono pali ai lati della strada. Sono un palmo più alto di quando me ne andai, non vedo la polvere ai miei piedi. Eppure sorprendo a volte la mia mente vaga guardarsi intorno con occhio invetriato a cercare un nome senza volto, o un volto senza nome, e ad ogni passo, li faccio trasalire. Trasalgono, orecchie da cane, calvi uccelletti implumi. Autunno 1961 Avanti e indietro, avanti e indietro, toc, toc, toc, il suono del volto della luna arancio, mite, diplomatico, sulla pendola del nonno. Tutto l'autunno l'ira, l'irritante attesa della guerra nucleare; abbiamo parlato fino a portare il nostro estinguerci a morte. Nuoto come un pesce balestra nel mio studio, alla finestra. La fine ci è più vicina, la luna si leva raggiante di terrore. Lo stato è un sommozzatore in una campana di vetro. Un padre non può essere più scudo al figlio. Siamo un selvaggio groviglio di ragni che piangono insieme, ma senza lacrime. La natura si guarda allo specchio. Un'ottarda fa un'estate. È facile spuntare i minuti, ma le lancette sanno scannare. Avanti e indietro! Avanti e indietro, avanti e indietro - l'unico mio punto di pace è l'arancione e nero oriolo nel nido nugace! (da For the Union Dead, Farrar, Straus & Giroux, New York 1964.) 29
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