MAUROCOVACICH Storiadipazzi e di normali pagine 144 lire 14 000 Lafolliain una cittàdi provincia:cronaca di un esperimento. FABRIZIOCARBONE I gironi infernalidell'Amazzonia pagine 112 lire 14 000 Unlibro di denunciadellamafiaamazzonica:il verovolto di un gigantescotrafficodi interessiche non ha pari nel mondo. SANDRO NOFRI Vitedi riserva pagine 158 lire 24 000 Viaggiodi uno scrittore italianotra gli indianid'America,dentroun mondo che custodiscecomeun segretola propria irredimibilealterità. SUCCESSI l!iih/ii'J;il Su ToNG Cipria pagine 88 lire 18 000 Lastoriadi due prostitutenellaCinadi Mao:il nuovoromanzo dell'autoredi Moglei concubine. SANDRAPETRIGNANI Pochestorie pagine 170 lire 22 000 (Terza edizione) FinalistaPremioViareggio 1993 GIULIOMOZZI Questo è ilgiardino pagine 138 lire 24 000 (Seconda edizione) PremioMandelloopera prima 1993 flll!III---------~, I Sevoletericevereil nostro catalogoo acquistarelibri I per corrispondenzainviatequestacedola I I ::~.~:::::::::::::::::::::::::::::::::::::~~~.·.· .~. .~.~~~~ ::::::::::::::::: I I □ Desideroricevereil catalogo I □ Desideroriceverei seguentititoli I Titolo/Autor.e.................................................................................... I I Titolo/Autor.e................................................................_................. 1 Titolo/Autor.e................................................................................... I □ Pagheròin contrassegno I I □ Hoversatola cifrasulccp 43907005 intestatoa: EdizioniTheoria 1 EDIZIOTNttIE0RIVAiaSeverano 33- 00161 Roma I te!. 06/44291214fax44291390 .J .._ _________ EDIZIONI THEORIA • VIA SEVERANO, 33 - 00161 ROMA IL CONTESTO produzione di cotone, tipica coltura coloniale e principale fonte di ricchezza della repubblica, è in difficoltà per la ricerca di nuovi mercati; la disoccupazione aumenta; i clan locali si trovano in competizione per il controllo di risorse diventate scarse. La ridefinizione dei diritti dei cittadini procede nel contesto di un nazionalismo pilotato da un governo che si riferisce agli uzbechi, ossia alla maggioranza etnica, e ha toni complici verso la loro diffusa aspirazione ad essere padroni nella repubblica. Questo nazionalismo etnico di stato legittima una politica che è anzitutto rivolta al mantenimento dell'ordine pubblico e a dissuadere da ogni eventuale azione di protesta. Vuole impedire ogni altro nazionalismo etnico (in particolare quello autonomista dei tadzhichi di Buchara e Samarkand) ed evitare che gli stessi uzbechi scelgano vie più radicali aderendo ai partiti della rinascita islamica. I leàders del partito popolardemocratico non amano le ideologie scalmanate, né gli slogan urlati in assemblee da capi popolo, ma propongono una pacata discriminazione di stato, che viene accettata in tutti i posti di lavoro e porta progressivamente all'emarginazione degli "stranieri". Questo è il patto non dichiarato ad alta voce, ma pure esistente tra il governo e la maggioranza etnica. Una linea di discrimine, imposta senza clamori, esclude la popolazione di lingua madre russa: si tratta anche delle minoranze e di quella parte più russificata degli stessi uzbechi. Diventano padroni gli uzbechi di madre lingua uzbeca, che a Tashkent costituiscono meno della metà della popolazione. Gli uzbechi che si sono sposati con russi, i loro figli e i "meticci culturali" sono considerati di fatto come traditori: questo non è il momento dell'élite europeizzata, ma è quello dei "veri" uzbechi. La fine del colonialismo non è rivoluzione, ma esaltazione della tradizione. La vita dei miei conoscenti di Tashkent è alquanto cambiata negli ultimi due anni. Molti russi ed ebrei sono partiti; gli uzbechi di lingua russa e quelli di costumi più occidentali si vedono trattati come traditori e si ritengono privi di ogni possibilità di carriera. Questa emarginazione dovuta alla rinascita nazionale (degli altri) è affiancata da quella che nasce dalle difficoltà economiche. Come in ogni altra parte dell'ex Urss, l'inflazione galoppante costringe a fare mille lavori per mettere insieme uno stipendio e obbliga molti a rinunciare al proprio lavoro di prima perché è fuori del settore di mercato e quindi troppo male retribuito. Molti accademici e buoni ricercatori si danno al commercio; altri, che prima erano propagandisti del socialismo sovietico, rimangono e ora pubblicano giornaletti di propaganda nazionale. La riflessione vera oggi si svolge attorno ali' islam e il culto ritrova le sue sedi naturali e alla luce del sole nelle moschee di quartiere. Altra passione iniziano ad essere i soldi. Ci sono i ricchi e ricchissimi, che ora possono fare affari apertamente e hanno palazzi con le stanze decorate, ma in queste case, ed attorno ad esse, vige ancora un ordine tradizionale dove i soldi sono un segno di autorevolezza, non la causa ma un effetto del prestigio sociale. Prima si percepiva con forza di essere in una provincia russa; ora siamo in un paese turco ed islamico. Lo stato guarda alla Turchia, come modello dell'incontro tra oriente e occidente, tra l'islam e uno stato laico. Il russo è stato ripudiato e, ora che le relazioni con l'estero avvengono direttamente, senza passare per Mosca, si comprende che la lingua internazionale è l'inglese. I cartelli stradali sono appunto in uzbeco e in inglese, come quello di una via del centro di Tashkent, su cui leggiamo "Rashidov Street".
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==