DISCORDIE E ALTRE POESIE fohn Montague traduzione di Carla de Petris In nota al monachesimo: La penisola di Dingle In certi posti, a sorpresa, ancora li trovi Lasciati come cappelli di paglia fuori moda, Vicino al mare, consuntt dal tempo ma che resistono Da una dozzina di secoli: qui il tumolo Che era il tetto è sprofondato E ne vedi appena i contorni: Non che importi perché ogni landa Lungo la costa conserva altre tracce In cumuli frastagliati, di queste celle e grotte Dove gli eremiti, costretti a sloggiare, Trovarono rifugio tra le rocce e i gabbiani La preghiera incessante delle onde vicine. Pregava tra le rocce brune, Corpo castigato e assurdo, Trascinato giù a terra per un momento Il suo spirito avanzava goffo come un uccello: Mani, trasmutate dalla preghiera, Calici innalzati, Di notte offrendo se stesso A messaggeri muti, perfetti. ( ... ) La Sean Bhean Bhocht Da bambino mi spaventava Con la sua tazza di tè vicino al camino del casolare, Infagottata in un bozzolo di stracci e scialli. Che Dio abbia pietà di lui, 'Go ndeanaidh Dia trocaire ara anam.' Cantilenava, dondolandosi, Testa di bambola recitante sotto travi annerite. 'Le fate d'Irlanda e di Scozia Lottarono tutta la notte su quella collina Dalla fonte la mattina dopo sgorgò sangue. La regina fu seppellita su quella collina. San Patrizio passò accanto alla croce: C'è l'impronta perenne del piede Dove si fermò a pregare.' Occhi cisposi di memoria raziale; Tozzi di pane ammollato nel tè scuro E infilati tra gengive sdentate. Gli abiti puzzavano come lino d'estate; Tutto il giorno spiata, mentre brancolava Verso la morte tra ricordi e preghiere, dal bimbetto del fattore nel suo rudimentale box. 70 ,J 'Mrs. McGurren faceva il malocchio, Disse le preghiere contro la mucca nera: E quella cadde e morì, Fulminata sulle quattro zampe. In piedi sul fossato maledisse i Clarke: E non ebbero più un giorno di pace, Raccolti scarsi o cattivi e un figlio suonato.' Nel solco registrato ormai giù di corda Il peso della storia locale: Soltanto un gracchiare ansimante, Profezia che scuote un sacco di vecchie ossa. L'età non è saggezza né autorità, Anche se reclama entrambe, Tessendo una litania di leggende contro la morte. Ma al colmo dell'estate quando le colline ardevano di grano Avanzai nella luce d'oro Verso le segrete spirali della pietra tombale: Dalla fonte soffocata di erbe un pigro fiotto rosso - Non di sangue ma di ferruggine - Eppure sotto le spire dell'egida di pietra Quale regina invisibile giaceva in polvere? Il suono di una ferita Chi sa che suono fa una ferita? Il tessuto cicatrizzato si può strappare, la vecchia lesione riaprirsi come il torso1 del violino che geme per trasmettere la melodia, per trasmettere il dolore di un perduto (lenti armenti al pascolo su prati soffici, scura torbiera) ritmo pastorale. lo affermo che qui è morta una civiltà; essa trema sotto i miei piedi quando vado per queste colline basse e tristi: mi fa ribollire il sangue quando sento • una nota pur flebile di condiscendenza sassone; Al diavolo Westminster! Vale molto meno di queste pietre stranamente incise che resistono da cinquemila anni, di quella croce solitaria.
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