Linea d'ombra - anno XI - n. 83 - giugno 1993

SAGGI/SEFERIS la tua croce, e ti è sufficiente. La disgrazia è che non puoi avvicinare il prossimo senza dargli anche le tue amarezze. Ho messo nel camino un grosso pezzo di legno - lo vedo tingersi di rosso in cima: è umido e non riesce a bruciarsi rapidamente. Guardandolo penso a una felicità molto semplice: l'ha descritta Stratis Thalassinòs 14 in una sua poesia 15 [ ••• ] Oggi è domenica: per tutto il giorno sono rimasto dentro: il vento fuori era intriso di nebbia, da non vedere a due cubiti da te. Adesso che è sera il lampione in strada sembra del tutto estraniato - come quella nave che aveva Arthur Gordon Pym16••• 3 dicembre 1931 E adesso una storia: Quando viaggiavo con il vaporetto Patrìs, un'anziana signora che in principio avevo creduto un po' matta, domandava ai passeggeri: "Siete per caso della gita? Siete per caso della gita?" - a tutti, di seguito. Non c'era nessuno della gita: la donna ci stava con il cervello: sembra che si fosse affidata a un'agenzia di viaggi che reclamizzava una gita in Francia per un niente. Aveva fatto il biglietto e l'avevano imbarcata: era la sola. Da quando sono qui ho l'incessante sensazione d'aspettare qualcuno che sembra verrà: una sensazione talora quasi soffocante. Spesso mi toglie qualsivoglia tranquillità. Rivolgo ad ogni cosa la domanda della signora: "Siete per caso della gita?"[ ...] Rispondo subito a coloro che mi scrivono, affinché possa cibare quest'insostenibile attesa. Stringo i denti e aspetto. Che cosa aspetto? Solo lddio lo sa. E le attese, in più, sono piccoli flutti, propaggini di un fortunale, affioranti da chissà quale abisso. Ho anch'io il mio modo di lottare. Sino ad oggi - e per quanto tempo ancora durerà tutto ciò - ho lottato da solo. Nel '27, ad Atene, traboccavo di macerie. Quattro anni dilapidati affinché così tanta polvere se ne andasse via. Quando parlo in questo modo, intendo l'uomo intero17 , senza fare alcuna distinzione tra lo spirito, i tentativi artistici, l'aldilà e il resto. Ora mi ritrovo a una svolta: mi è arduo avvertire sensazioni, mi è arduo vivere. Sono un uomo da incagli mentali. Talora li annullo, così, per prova, e per cavarmi un gusto: ma gli incagli esistono. E vedi quanto ardue siano le cose. Non sai che cosa sia meglio: scontrarsi con la propria natura o seguirla lungo la scia del suo navigare a vele spiegate - certamente esiste qualche sentiero che dà la giusta soluzione. Cercando, qualcosa pur troveremo. Non ho certo dimenticato come giudicavo le persone in Grecia e che cosa ho mai sopportato lì dentro; non sono così superficiale; questo luogo può offrirmi molto ("gèttati nella vita", come dici con angelica semplicità); ma per offrirmi molto, devo amarlo e non ho posto per nuovi amori - non sono disponibile: non ho libertà[ ...] Ognuno emerge dalla propria strada, quella che si scava con le proprie unghie. Sono una persona molto semplice. Non mi piace fare l'incompris, non mi piace il pessimismo, né i piagnucolii. Vorrei che esistesse un essere umano la cui vita fosse meno dura, per snocciolargli tutto ciò di tanto in tanto. Adesso tutto quanto è molto più arduo. Resta il lavoro. La sola cosa che mi tiene in piedi è il lavoro. Ho ore libere, tangibili, di cui posso fare ciò che voglio - è la prima volta che mi succede. Se rimango ancora in questa casa, dove regna la più oncologica stupidità, è perché queste ore, non le tocca nessuno: mi trovo lontano dall'universo e mi sforzo. Quando mi si ripresenterà una tale occasione? Talvolta piombo in 54 disperazioni profonde in cui credo di non essere degno di niente e voglio far saltare tutto in aria. E talvolta sono spaventosamente nervoso. Come ieri sera. Avvolto in una cartina da sigaretta. Interamente. Domenica sera, 13 dicembre 1931 È molto arduo talvolta scrivere. Il dramma, per coloro che non scrivono solo della corrispondenza, è che se la penna non parla loro, resta muta su qualsiasi foglio di carta[ ...] Sto a cercare tentoni: sono piombato in un profondo oscuramento interiore, sempre più spesso, senza speranza ovviamente. Talvolta ho la sensazione che, così, alla cieca, venga a trovarmi a un margine della mia vita: una torsione, che comprenderò chissà quanti anni più tardi. Ali' improvviso immagino che un discorso gettato giù, così, senza alcuno sforzo, da un amico, mi farebbe dono di una grande serenità forse. Può darsi che sia anche questo un inganno[ ...] 11 aprile 1932 In fondo sono un uomo infelice che spesso ha avvertito quanto infelici siano state molte delle persone che gli sono attorno. Combatto per aiutarmi ad aiutare. Qualche volta il senso dell'umorismo, o la sensazione che le voci grosse significhino sentimenti meschini, mi fa apparire duro e inumano. I carboni bruciano nel camino con fiamme gioiose. È la prima volta da quando brucio dei carboni, che distinguo con chiarezza una fiamma verdissima 18 tra le altre, quelle quotidiane. Mi fermo, la osservo e mi rimetto a pensare. È la verità: mi sono occupato di piccole cose. Qualche volta mi sono perso nei dettagli: per questo mi era difficile credere in me stesso. Però ora che rivolgo lo sguardo indietro, trovo un segreto: non esistono piccole cose nella vita. Se una fiamma la guardi con molta intensità e molto amore, ti può insegnare più di quanto puoi forse leggere in tanti libri (e con lo spreco di molta materia grigia) sullo sviluppo dell'umanità 19 ••• Vorrei (e lo desidero con tutte le mie forze) arrivare talvolta a una serenità viva che gioisca e avanzi e si nutra dell'infinita amarezza dell'uomo [...] 30 aprile 1932 Passo molto spesso momenti piuttosto difficili. Ci sono attimi in cui tutto ciò che ho amato, tutto ciò in cui ho confidato, precipita in un barcollìo ebbro e sprofonda in un baratro, vasto quanto basta ad accogliere tutto quanto. Un grande strazio anche del mio corpo che sempre mi ha torturato. Vedi, per me, il corpo (questo corpo dolorosamente vero) non è semplicemente una funzione somatica, come quando si suda o si fa il bagno, ma molto di più in generale una funzione umana20 • Provo a immaginare di non essere io nei momenti in cui soffro. Che questo strazio sia un viaggio arduo, un'avventura da dover superare, al fine di giungere a un punto remoto e indefinito, ma che so esistere [...] In questo. momento parlo tanto seriamente da dimenticare persino l' amore21 • Non sono mai riuscito ad andare d'accordo con questo sentimento che unisce gli uomini e le donne. Capisco il desiderio, capisco l'affetto, capisco molte cose che ne fanno parte, ma non posso immaginarlo esclusivamente per una sola persona.

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