Linea d'ombra - anno XI - n. 82 - maggio 1993

POESIA/BIDART del mio pesare in passato ottanta chili ... -Ma poi penso, No. Troppo facile, - senza corpo, chi potrebbe conoscere se stesso? Solo nell'agire; scegliere; scartare; ho realizzato me stessa - scoperto chi, cosa possa essere Ellen ... - Ma poi ancora penso, NO. Questo IO è precedente a nome; genere; azione; modo; MATERIA IN SÉ, - ... cercare con il cibo di fermare la mia fame è come cercare di calmar la sete con l'inchiostro. * 30 marzo. Esito del consulto: entrambi i colleghi concordano pienamente con la mia prognosi e dubitano di una qualsivoglia utilità terapeutica della degenza in questo istituto ancora più energicamente di quanto non faccia io stesso. Tutti e tre concordiamo sul fatto che non si tratta di un caso di nevrosi ossessiva e nemmeno di uno di psicosi maniaco-depressiva, e che non vi è alcuna terapia in grado di produrre sicuro giovamento. Abbiamo perciò deciso di soddisfare la richiesta di dimissione della paziente. * Il viaggio in treno ieri assai peggio del previsto ... Nello scompartimento c'era gente normale: uno studente; una donna; il suo bambino; - avevano corpi normali, volti gradevoli; ma pensavo di essere circondata da creature con il patetico, disperato desiderio di non essere come erano: - lo studente era basso, ed aveva un portamento, come se forzasse il corpo ad essere più alto -; la donna scopriva le gengive sorridendo, e spesso portava la mano alla bocca per celarle -; il bimbo pareva piangere solo perché era piccolo; un nano, - lo avevo fame. Avevo insistito con mio marito che non portasse nulla da mangiare ... Dopo forse mezz'ora, la donna sbucciò un'arancia per chetare il bimbo. Gliene mise uno spicchio in bocca-; immediatamente la bestiola lo sputò. Lo spicchio cadde a terra. - La donna lo spinse con il piede nella polvere qualche centimetro verso di me. Mio marito notò che fissavo lo spicchio ... - Non mi mossi; ma come avrei voluto allungare la mano, e invisibile ficcarmelo in bocca -; il µiio corpo si irrigidì. lo fissavo lui, e vedevo che lui fissava me,- poi guardò lo studente -; la donna-; poi ancora me... Non mi mossi. - Infine si chinò, e come nulla fosse Distolse lo sguardo. gettò lo spicchio dal finestrino. - Mi alzai per uscire dallo scompartimento, lo vidi in volto, - aveva gli occhi rossi; e vi lessi - sono sicura d'avervi letto - delusione.

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