prob1ematico di una serie di sogni di un autore che è nella situazione del sognatore, del bambino che gioca e del poeta che mette "la lingua in stato d'emergenza", come direbbe Gaston Bachelard. Inoltre, tenuto conto del processo di autoanalisi che sottende il testo, l'aspetto compulsivo non può che disarcionare il lettore, come anche la subordinazione di ogni storia alla storia del desiderio. Molti saperi abitano questo testo: Islam, Cristianesimo, pittura italiana, musica araba, orientale, occidentale, ecc ... : dal desiderio cortigiano medievale al rapimento freudiano che assicura a questo testo una certa coesione, una certa "unità di senso", anche dentro tutti i frammenti sparsi (nelle altre lingue) e che l' lo dell'enunciazione propone (nella loro traduzione) sotto forma di citazioni senza virgolette. I saperi si depositano così per formare il corpo eterogeneo del libro, seguendo il flusso del pensiero e sempre come in un sogno in cui essi costituiscono l'oggetto d'un trattamento fantasmatico. Non si tratta quindi di restituire rigorosamente degli insiemi concettuali, bensì di ridurli, tramite la finzione, alla misura d'un reale personalizzato come "rappresentazioni fugaci, sogni entro un sogno". Ma il corpo femminile celebrato è quello di Aya: "Aya e tu, Leggete CONFRONTI nel giardino delle Tuileries, un giorno di primavera, sotto gli alberi, tra chiazze d'ombra e di sole, calde pozzanghere galleggianti sui vostri corpi, grondanti attraverso il filtro delle fronde, pioggia al rallentatore di rotonde macchie danzanti chiare e scure, come un quadro di Renoir che dispone colori differenti per dare l'illusione del tatto attraverso la similitudine visiva". Esso emerge e perviene a compimento da poema a canto per costruire attraverso le vie del!' ascesi un itinerario angelicale: "Mi chiamo Aya. Fui confermata nel mio nome dal mendicante di Herat, che è il polo del suo tempo. Nella sua nescienza, con la sola forza della visione, mi ha suggerito di indagare suiprolungamenti asiaticidel mionome". Aya è in verità un versetto dei versetti del Cor.ano (infatti è il nome costruito con le lettere che aprono e chiudono l'alfabeto arabo, le lettere che inaugurano e concludono moltissime sezioni delle sessanta che compongono il Corano). Aya divent.a- anche in altri testi di Meddeb, come ad esempio in Tombeau d'/bnArabi-una sorta di guida per lo scrittore. L'amore appare allora senza difetto, in concordia, senza riserve e senza distanza, in una festa perfetta. Il percorso che Meddeb compie attraverso questo testo non è altro che un viaggio interiore, un viaggio dentro. La problematica del "doppio" è all'opera in tutto il romanzo: essa mobilita ogni registro del personaggio, come una silhouette, come un'ombra ora docile e tenera, ora ribelle e folle. Il personaggio è certamente il supporto della manipolazione enunciatrice dei codici di lettura. È concepito come il doppio del narratore. Un tale procedimento serve sia la strategia dell'avvicinamento - cioè l'identificazione - sia quella della distanza, nella visione allucinatoria del personaggio, a volte immaginaria, a volte reale, perché si tratta del registro dei travestimenti utilizzati dall'autore per occupare due poli, a suo piacimento: il polo dello scrittore e il polo del lettore. A questo punto Fantasia appare come un'immensa riserva di possibilità di varie letture, come se la preoccupazione prima dell'autore fosse di assicurare la più ampia disponibilità possibile di codici di lettura. Fantasia non è un libro facile: esso sembrerebbe come un'esperienza unica di riflessione, nella scrittura e attraverso di essa, sul processo di simbolizzazione interculturale nella sua traversata (o passeggiata) temporale e spaziale, illustrato con dei frammenti di esperienze soggettive estreme. Un'esperienza che interpella la soggettività stessa del lettore e l'impegna a un coinvolgimento più diretto nelle simboliche delle culture e delle civiltà. KarinBoye G..'i.~ "\ootd.ll.X•m CeesNooteboom una grande storia di libri. KALLOCAINA RITUALI pp.244· L. 26.000 pp.232-L. 24.000 Un capitolo al mese. . - / L'Indice pubblica 11 numeri all'anno (tutti i mesi, tranne agosto). Abbonatevi per essere sicuri di non dimenticarvene. ù tariffed'abbonammroso;;;;k-;tgutnti: Italia:Lit 70.400; estero(viasupnficit): Lit 90.000 • (via a~a): Lit 105.000. Paesiextraeuropei(via 4~a): Lit 125.000. Numeri arretrati: Lit 10.000" copia per l'Italia; Lit 12.000 per l'estero. In assnizadi diversaindicazionenellac~sak Ml vmamento, gli abbonamentivengonomessiin corso a partirt dal mese succtuivo a quello in cui pm,,ime l'ordine. Per una decorrenzaanticipataoccorrt un versamentosuppkmtntart di /irt 2.000 (sia per- l'Italia che pn l'estero) per o1!!iJ!scicoloarrttrato. Si consiglia il vmammro sul conto Corrfflllpostak n. 78826005 intestatoa L'Indice dei libri del mese• Via Riccardo Grazioli Lante 15/a · 00195 Roma, oppurel'invio di un auegnobancario"non tros/eribik"olio stessoindirizzo. ' Una distopia "al Tre uomini e tre femminile", che modidiversidi reaanticipadinovean- gire ali'"insensani il l 984 di Or- tezza"delvivere. li well. li sorgeredi romanzoche per unacoscienzaindi- primohadatofama viduale lagradua- internazionalecon le liberazionedai il premio "Pegacondizionamenti sus"all'autorede li dell'egoe del con- 1~.:.,kt\ cantodell'essere formismosociale. dell'apparire. WillemElsschot Thorkild Han$C..'1\ ThorkildHansen FUOCOFATUO ARABIAFELIX pp. 100-L. 16.000 pp.400-L. 32.000 Che fine ha fatto Perchél'Arabiasi Maria van Dam? chiamavaFelice? Unanottediawen- Nel '700 la prima ture nel porto di spedizionescientiAnversaconduce ficadelNordparte Laarmanse com- per il lontanoSud: pagni sullestrade setedi conoscenza I~\ dell'eternofemmi- o nostalgiadi un nino e dei fuochi mitico paese che fatuicheguidanola IHKBOk~1\ porta il nomedella nostravita. felicità? Via Palestro, 22 - 20121 Milano - Tel. (02) 781458 33
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