CONFRONTI tuate le concessioni, limitate, al guignolesco o ·all'inverosimile. Utilizzando sapientemente le alternanze di tondo e corsivo, le parentesi, le spaziature e i puntini di sospensione, l'autore ricorre ancora una volta a una scrittura visiva, cinematografica, che contribuisce a scandire ritmicamente le ossessioni e i timori della protagonista Jessie. Nonostante la consumata abilità tecnica di King, llgiocodi Geraldcomunque non sempre raggiunge un perfetto equilibrio di suspense e horror. Forse perché è il soggetto a procurare problemi di scrittura. Al termine della storia King decide infatti di trasformare il suo personaggio in una scrittrice, riciclando il tema del "doppio" autobiografico e riproponendo anche ne Il gioco di Gerald la figura di Oriente-Occidente. uno scrittore nel ruolo del protagonista, come aveva già fatto con Jack Torrance in Shining o con Paul Sheldon in Misery. Con Jessie, tuttavia, il gioco - narrativo, naturalmente - gli sfugge di mano, e l'aggiunta delle annotazioni a diario del!' eroina nuoce un po' al tono generale del romanzo, anche perché, soffermandosi troppo a lungo sui particolari, ne appiattisce il ritmo. Forse lo "shining" della scrittura è riservato agli uomini, oppure il tema della guarigione freudiana è troppo evidente; o magari King ha finto per una volta di dimenticare la regola aurea del!' horror, che afferma che i mostri prodotti dal sonno della ragione, per essere davvero perturbanti, non devono essere dettagliatamente analizzati. Il viaggio letterario di Meddeb Majid El Houssi Quello che lo scrittore tunisino Abdelwahab Meddeb ha dato con Fantasia (trad. Fabio Gambaro, Edizioni Lavoro, Roma 1992, pp. 200, L. 25.000) non è certo un romanzo di semplice e veloce lettura, ma le parole di un viaggiatore che, da straniero, rievoca un pellegrinaggio attraverso città dell'Occidente e del- !' Oriente, del Nord e del Sud del mondo. Parole da leggere, ascoltare, vedere e seguire attentamente, in un'intima adesione a ciò che ha colpito la mente e la sensibilità dell'autore. Il ruolo di mediatore del poeta diviene allora centrale, costituendosi come elemento strutturante rispetto ali' inesauribile esigenza di conoscenza di cui la tradizione mistica arabo-islamica medievale riveste uomo e natura, e partendo dal!' atteggiamento ideale nei confronti della realtà occidentale la cui originalità, potenzialmente rivoluzionaria e rinnovatrice, si rivela all'autore. Ne deriva un denso e partecipecompendiodellastoriadi uomini e di lingue, che coglie il tutto come in lin sogno postapocalittico, alcuni attimi dopo la mortale violenza, con la lucidità che segue il tempo della demolizione e della distruzione, e che consente ai corpi, nel loro andare e nel loro fermarsi, di ricercare la natura, il valore, il senso delle raffigurazioni dei vari luoghi, dei templi, degli affreschi, dei grandi testi su cui si fondano religioni e culture, con il semplice intento di meravigliarsi, di scrutarsi, per meglio conoscere i propri desideri - con sovrabbondanza, quasi a dismisura - e quindi integrare questi stessi desideri in un nuovo genere narrativo svolto sulle orme del pellegrinaggio tra la morte e la sopravvivenza, nella trama della storia, tra silenzio, non detto o non dicibile, che realizza e dissolve nel testo un qualche segreto esoterico. Già la parola che costituisce il titolo è percorsa da quel flusso che altera, in una maniera o nell'altra, ogni programma narrativo prestabilito. "Entro nel reale come in un sogno", riconosce dalle prime pagine l'autore. Così facendo, egli dà al reale la parvenza del sogno, alternandone i codici di riferimento. Una regola, questa, che del resto il romanzo ha sempre adottato e che costitui ce la genesi del viaggio e del ruolo che in esso assumono lettore e autore. "Fantasia" vuol dire almeno due cose. Innanzitutto, significa immaginazione, o meglio quella facoltà psichica che coglie le forme sensibili al di fuori della materia. Come dice Meddeb, "L'immaginazione raddoppia il reale e lo traduce in istanti di presenza( ...) L'occhio vede, la mente coordina. Il reale è come un sogno (...) Il mio sguardo non si concentra soltanto sul reale. Il campo della visione si allarga come un alone (...) Il dominio che si estende dietro le cose è visitato dal fantasma che veglia in me". In questo senso, insegue "numerose immagini che si iscrivono sul corpo, superficie fittizia su cui si imprimono e si cancellano 1e cose". Ma "fantasia" vuol dire anche capriccio del pittore o del musicist/l, che s'affranca dai soliti canoni, identificandosi in un singolare modo di espressione affettivosessuale, in quanto una natura fortemente umanizzata esprime il messaggio d'amore insito in essa. E allora "mille immagini sprofondano nei pozzi scavati dalla coscienza( ...) Del tulipano non resta che il gambo orfano del .suo fiore, insignificante senza il colore che lo orna e lo riempie, campana rovesciata, metafora del- !' amore, grembo accogliente dell'amante al chiarore di una nudità color zafferano, veli a malapena frementi al vento leggero che allevia la canicola". O lasciandosi vincere, come Hallaj o Ibn Arabi - che Meddeb cita spesso in tutti i suoi testi come guida, insieme a Dante e Virgilio - da un'ispirazione nell'unione miclaudiilTla Via PriMipe Tommaso, 1· 10125Torino c.c.p. 20780102· tel.011/ 668.98.04· FAX65.75.42 WaldoBeac/r L'ETICACRISTIANAELLA TRADIZIONE PROTESTANTE ediz.italiana curadiMariaGirardetSbatti pp.160,L.24.000 I problemimoralipiùacutichesfidanol'eticatradizionaledellechiesesonoesaminati tenendopresenteinparticolarelatradizioneriformata:AIDS,rapporti sessuali,nascita,eutanasia,borto,bioetica,rapporti razzialie tra i sessi,consumismo,rapporti internazionali, lamorte,laminacciadi unolocausto nucleare cc.L'autore è docente meritodi etica cristianallaDukeUniversityDivinitySchool,USA. L'ALTRO MARTINLUTHER KING AcuradiPaoloNaso pp.176,8 tav.ili.f.t.,L.28.000 Unasceltaditestibrevi,ineditinitaliano,cherivelanoaspettisconosciutidellapersonalitàaffascinante delgrandeleadernero,inoccasionedel25°della morte.Ampiaintroduzionedi PaoloNaso.Unpensierocheacquista"spessore"rilevanzacolpassaredeglianni. RolandH.Bainton DONNEDELLARIFORMA inItalia,Germaniae Francia IntroduzionediSusannaPeyronelRambaldi pp.460,68ill.ni,L.48.000(«Ritrattistorici»,10) Conil suostileinconfondibiledigrandenarratore,di eccezionaleconoscitoredellefontie con la sua profonditàdianalisipsicologica, ilnotostoricoamericanodellaRiforma,giàdocenteaVale,cipresenta unaseriedi «ritratti»indimenticabilid donnedel Cinquecentoimpegnatenelrinnovamentodellasocietàedellachiesa.Accantoainomipiùnoti(Giulia Gonzaga,VittoriaColonna,CaterinaBorn,Margheritadi Navarra,ecc.)moltefiguresconosciuteche valelapenariscoprire. CristinaMattie/lo LECHIESENERENEGLISTATIUNITI Dallareligionedeglischiavi allateologiadellaliberazione pp.104,L.9.500("Dossier"28) La rivoltadel ghettodi LosAngelesdel 1992ha dimostratochelabattagliainiziatadaM.L.Kingper ladesegregazione è benlungidall'esserevinta.A25 annidallamortediKing è ilmomentodifareil punto sullagiustiziainterrazziale.Senzaconoscereil ruolo svoltodallafedecristianadeinerinonsi puòcomprenderelamentalità, latatticaeiprogettideileaders neridel nostrotempo,da Kinga MalcolmX, da Abernathya JesseJackson. 31
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