RACCONTI ITALIANI Silvia Calamandrei (Roma) è funzionario presso la Sezione Ambiente della Comunità europea a Bruxelles. Storica e sinologa, ha curato l'edizione italiana di molte opere della cultura cinese. Giovanni Mastrangelo (Lodi, 1952), autore di racconti, ha pubblicato di recente il suo primo libro, Bratto (edizioni Daga, 1992), e ha cofirmato il soggetto e trattamento del film Little Buddha di Bertolucci. Il racconto che pubblichiamo fa parte della raccolta inedita Il quinto idioma. IL VAN GOGH DI SNOOPY Silvia Calamandrei - Prr... onto, sso iio, Mario ... sto alla stazzione ... Tartagliava dall'emozione, come gli succedeva quasi sempre quando interveniva nelle più tumultuose assemblee del '68, riuscendo tuttavia ad imporsi e ad ottenere il silenzio. E non per il rispetto dovuto ad un operaio. -Ma da dove sbuchi, che ci fai da queste parti? Sono anni che non ti fai vivo ... -Ho preso qualche giorno di ferie ... pe' anda' a Amsterdam ... ciò un appuntamento co' degli amici là... certa gente che ho conosciuto in Tailandia ... ma ho penzato de passà a davve 'n saluto ... M'ha dato l'indirizzo Arberto ... - Ah, e come sta lui? - Me pare bene, ma l'ho incontrato per caso, al Pantheon. -Be', poi ci racconti ... Prendi un tassì e vieni. T'aspettiamo ... Siamo rientrati proprio ora dall'ufficio ... - Perciò prima non avevo trovato nessuno ... Mo' arrivo ... Luisa riattaccò, con una smorfia di perplessità. Gianni aveva interrotto la lettura del giornale, incuriosito. - Hai capito chi era ... Mario! Sta qua ... Strano ... come gli è venuto in mente ... E senza neppure avvisare prima, da Roma ... Boh, comunque mi fa piacere ... Qui non si vede mai nessuno. Da quando si erano trasferiti a Bruxelles pochi amici erano venuti a trovarli, nonostante la grande casa affittata in previsione delle visite, con un piano intero destinato agli "ospiti". I familiari sì, loro erano venuti, in un revival faticoso degli affetti, alimentato dalla lontananza ... Ma erano gli amici che avrebbero voluto, e ogni volta che facevano una scappata a Roma insistevano a spargere in giro l'indirizzo. - Dai, vieni, abbiamo un sacco di posto ... - dicevano anche a persone che avevano perso di vista col passare degli anni, in un presbitismo nato nell '"emigrazione". E ora finalmente qualcuno aveva raccolto l'invito. Qualcuno di molto caro nel passato, con cui lafrequentazione era stataquotidiana, finché ... Forse la nascita del figlio, anche se era stato il primo a cui Luisa aveva comunicato di essere incinta, prima ancora di dirlo a sua madre ... Forse il dissenso politico ... Lui era uscito dal gruppo in cui militavano insieme, da quando il "movimento" si era andato suddividendo e ossificando, immiserito. Delle pozzanghere rimaste sulla spiaggia, quando l'onda si ritira: questa era l'immagine con cui qualcuno aveva definito i gruppi nati dopo il '68, ricordò Luisa. Mario era per una linea più "dura", più "di classe", aveva riscoperto con fierezza la propria "origine proletaria" e rimproverava loro di 74 essere degli intellettuali, ma senza astio, una constatazione di distanza oggettiva, sancita dai "classici". Avevano pensato che fosse finito nell'area del partito armato, senza mai voler verificare, sapere fino in fondo, preoccupati per lui nei momenti delle rese dei conti, delle grandi retate poliziesche ... Ma mai niente ... Avevano avuto più noie loro, come sospetti fiancheggiatori ... Per finire si erano tranquillizzati, non leggendo mai il suo nome sui giornali, e vedendovi invece apparire le persone più impreviste. Ed il periodo dei bollettini di guerra si era finalmente concluso: il grosso dei terroristi ormai in galera, i pentiti e i dissociati divenuti protagonisti, con i battesimi in carcere celebrati dai cardinali. Ogni tanto si leggeva che c'erano ancora dei sopravvissuti, degli "irreducibili" che stavano riannodando le fila dell'organizzazione armata, ma sembravano soprattutto campagne allarmistiche per rinsaldare il fronte dell'"ordine". Gli episodi terroristici si erano se mai spostati verso il Nord Europa, punteggiando qua e là le campagne pacifiste ed ecologiste con esplosioni di edifici militari e centrali nucleari. Proprio quella mattina Luisa aveva notato una presenza insolitamente nutrita di poliziotti davanti agli edifici pubblici e alle ambasciate, e alla radio aveva sentito che si temevano attentati in coincidenza con una riunione della Nato fissata per l'indomani. Squillò di nuovo il telefono, ad interrompere il suo rimuginare nell'attesa. - So' Antonio. Come va? - Non c'è male, un po' stanchi ... un sacco di lavoro ... Ma lo sai chi è arrivato? -Chi? -Mario! -Mario chi? - E dagli col tuo Alzheimer, Mario Ciuffini. - E che ci fa qua? - È di passaggio per Amsterdam e si è fermato per venire a trovarci. - Non sapevo che lo vedeste ancora. - In verità è un sacco di tempo che non ci vediamo più ... Ma sai, forse con la scusa che stiamo lontani, si ricercano i vecchi amici. Perché non passi da noi, quando stacchi, così lo portiamo a cena da qualche parte, gli facciamo vedere la città by night ... - Mi piacerebbe, ma stasera non mi posso proprio muovere. So' di permanenza. Co' sta storia della NATO qui all'agenzia siamo tutti mobilitati, in attesa di notizi_e.Stanno tutti a aspetta' l'attentato ... Dice che so' stati registrati passaggi di terroristi alle frontiere ... - Le solite puttanate ... Tutta scena per farsi belli con gli americani ... Be', comunque, se riesci a liberarti ... - Dove andate a mangiare, dal Turco? - Sì, pensavo ... E poi magari andiamo a bere un bicchiere all'Ultima allucinazione, l'ex sede della massoneria riadattata a caffè-birreria dai fiamminghi. - Caso mai vi raggiungo lì e brindiamo ai vecchi tempi. Guarda che combinazione: l'ultima volta che ho visto Mario è stato a quella grande manifestazione contro la NATO: ti ricordi che casino che abbiamo fatto!
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