cresciuti, che vi crescono, riflettono più degli altri in loro stessi il caos che li circonda" [Riflessioni, pp. 108-109]. La marxiana alienazione della forza lavoro si ripropone nell'analisi di Simone Weil come pura e semplice alienazione dell'individuo, di tutti gli individui a prescindere dal posto occupato nella produzione; poiché la vita sociale nel suo insieme "dipende da fattori così numerosi, ciascuno dei quali è impenetrabilmente oscuro e mischiato con gli altri in rapporti inestricabili, che a nessuno verrebbe neppure l'idea di tentare di concepirne il meccanismo. Così la funzione sociale più essenzialmente legata ali' individuo, quella che consiste nel coordinare, dirigere, decidere, oltrepassa le capacità individuali e diventa in unacertamisuracollettivaecomeanonima" [Riflessioni,pp.110111]. La conseguenza in tutti gli ambiti della vita sociale è la sostituzione del pensiero individuale con un sorta di pensiero collettivo, o meglio, poiché le collettività non sono in grado di pensare, con procedimenti completamente astratti, inafferrabili per l'individuo: i segni nell'ambito della scienza, le macchine nell'ambito del lavoro, il denaro nell'ambito dell'economia, e infine l'organizzazione burocratica "là dove la funzione di coordinamento e di direzione è troppo gravosa per l'intelligenza e il pensiero dì un uomo solo" [Riflessioni, p. 111]. ln altri termini, l'attività umana può essere efficace solo se si esplica come semplice funzione di questi grandi meccanismi: è l'uomo a servire la macchina e non SAGGI/GAETA viceversa; il denaro non è più un tramite per gli scambi, bensì lo scopo dell'attività economica; l'organizzazione sociale non è un mezzo per esercitare un'attività collettiva, al contrario l'attività di un gruppo è un mezzo per rafforzare l'organizzazione. li quadro, ben presto verificato in prima persona grazie alla durissima esperienza di lavoro in fabbrica, è dunque dei più negativi, e non è certo pensabile di poterne uscire per la via rivoluzionaria, dal momento che l'alternativa non è più per Simone Weil tra capitalismo e socialismo, ma tra l'attuale sistema sociale destinato a sussistere fino all'estremo limite delle sue possibilità e un altro completamente nuovo, che potrà essere costruito solo dopo che quello sarà crollato per cause essenzialmente interne. Ma questo non significa che non vi sia più nulla da fare; al contrario, una volta compresa pienamente la situazione si tratta piuttosto di ridefinire con chiarezza e libertà di spirito il compito che ci compete immediatamente, poiché la sua "impossibilità" non solo non impedisce l'azione ma la purifica, la eleva a ciò che è veramente essenziale, dal momento che in definitiva non si tratta di agire per se stessi, ma per l'umanità che è in noi. Un compito duplice: per un verso "favorire tutto ciò che è suscettibile, nell'ambito della politica, dell'economia o della tecnica, di lasciare qua e là all'individuo una certa libertà di movimento ali' interno dei legami con cui l'organizzazione sociale lo avvolge"; e per l'altro preparare metodicamente la civiltà futura distinguendo il mensile ,_ rt:. DMll llBIE ■ IBCIID di chi vive coi libri informazioni e analisi attualità e servizi e tutte le novità del mese e con la collaborazione di Adelphi, Bollati Boringhieri, Editori Riuniti, Einaudi, Guerini & associati, Laterza, il Mulino, Rcs Rizzoli-Fahbri-Bompiani-Sonzogno-Etas, Rcs Sansoni, Theoria, tutti tmesi, un regalo ad un lettore: 1.000.000 di lire in libri Abbonarsi è meglio Abbonamento 1993 L. 80.000. Abbonamento con Guida ragionata alle rivi,steitaliane 1993 L. 220.000 su Ccp 19689207 intestato a: Strumenti Editoriali, ViaDaverio 7, 20122 Milano, tel. 02.5450777, fax 02.59902056
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