SCIENZA/WURM parlata dalle giovani generazioni, molte di queste particolarità sono cadute in disuso o vengono usate in modo facoltativo o scorretto. Per di più, la maggioranza delle forme verbali che nella lingua tradizionale avevano inflessioni complicate, è stata sostituita da nomiverbali che hannomantenutosolo levestigiadelle inflessioni verbali originali. La cultura tradizionale kiwai era caratterizzata dalla scrupolosa esattezza nell'indicare il numero preciso dei soggetti che compivano l'azione e delle persone che la subivano, così come il tempo in cui l'azione avveniva, e occorreva che tutto ciò si traducesse nel sistema flessionale della lingua veicolare. Con la perdita della tradizionale cultura kiwai e l'adozione di una nuova cultura nella quale tali distinzioni sono molto meno significative, i locutori del kiwai non vi attribuiscono più importanza. Un altro cambiamento nella struttura di alcune lingue papua, direttamente legato a un conflitto dovuto all'intrusione di una cultura metropolitana, riguarda i concetti e i sistemi di calcolo di qualsiasi natura. Molto spesso i sistemi di classificazione dei nomi citati più sopra giocano un ruolo nei sistemi di calcolo di queste lingue. Con la perdita della cultura tradizionale sulla quale si fondavano questi sistemi di classificazione, si assiste a una drastica riduzione della loro complessità e alla scomparsa dei sistemi di calcolo nelle lingue delle comunità interessate. E in alcune lingue papua si producono cambiamenti fondamentali nei sistemi e nei principi tradizionali di calcolo. Questi sistemi prendono alcune parti del corpo dei locutori come base di misurazione, ad esempio: le dita, partendo dalla mano·destra al pugno destro, al gomito, alla spalla, passando poi per la punta del naso fino alla spalla sinistra e poi alla mano sinistra, continuando verso la punta dei seni fino all'ombelico ed eventualmente alle gambe e agli alluci. Si sono riscontrate fino a 37 posizioni che permettono una serie di misure consecutive (Williams, 1940-1941). Gli aggettivi numerali derivano dal nome delle diverse parti del corpo. In seguito a un conflitto culturale e alla perdita della cultura tradizionale, questi particolari sistemi di calcolo tendono a scomparire e ad essere sostituiti dall'astratto sistema decimale del tokpisin o dell'inglese; i locutori quindi adottano gli aggettivi numerali inglesi o del tokpisin. Si tratta in sostanza del primo passo verso una "pseudo-morte" della lingua in questione. Le lingue tradizionali della Nuova Guinea sono caratterizzate da diverse altre particolarità: ad esempio alcune hanno delle forme verbali speciali per indicare azioni o avvenimenti di cui il locutore è. stato testimone diretto, altre forme se li ha apprese soloper sentito dire e non può pronunciarsi sulla loro autenticità, e altre ancora se invece stima di avere la prova della loro esistenza (per il caso dell' enga, che presenta alcune di queste particolarità, si veda Lang, 1973).Queste distinzioni, del tutto formali, non si riscontrano nelle lingue usate come mezzo d'espressione di una nuova cultura che usurpa a poco a poco la cultura tradizionale nelle regioni dove lingue dotate di tali particolarità vengono utilizzate. Inevitabilmente l'obbligo di esprimere queste distinzioni nelle lingue indigene in questione, cade in disuso. E ciò si riscontra anche in un'altra parte del mondo; si può notare il caso del dialetto mongolo chalcha il quale, attualmente parlato dalla maggioranza dei Mongoli, possiede tradizionalmente un notevole numero di forme verbali per l'imperativo; così si esprimono diversi gradi di intensità nel modo di dare ordini, dal più rozzo al più raffinato (Ralstedt 1903). La cultura e la lingua russe, 66 che hanno esercitato una potente influenza sulla Mongolia fin dai primi momenti d'esistenza dell'URSS-avendo i giovani adottato in larga parte la cultura russa e la sua visione del mondo - non conoscono queste raffinate distinzioni; anche la giovane generazione dei locutori chalcha non la conosce più e comunque non se ne serve, usando nella propria lingua l'imperativo a due categorie simile a quello del russo. Un caso particolarmente interessante dell'influenza della cultura e della lingua russe sulle lingue poste sotto la loro sfera d'influenza, passata o presente, e della loro adozione da parte di molte popolazioni indigene, è quello del dialetto aleutino parlato nell'isola di Mednyj (vedi paragrafo C), nel quale alcune delle desinenze verbali più complesse sono state sostituite da altre, derivate dal russo. Si possono incasellare nella categoria D molti altri casi concernenti particolarità soprattutto morfologiche, sintattiche e idiomatiche, ma gli esempi fomiti prima possono bastare. D'altra parte, se abbiamo largamente trattato i casi rientranti in questa categoria, è perché in generale si è meno coscienti di ·questo fenomeno che non di quelli trattati nei paragrafi A, B e C. Ciò che abbiamo studiato nel paragrafo D è in effetti la morte di una lingua nella sua forma tradizionale e la sua sostituzione con un'altra che, per i locutori della lingua tradizionale, è solo il riflesso di una cultura straniera. È quella che si potrebbe definire una "pseudomorte". Influenza politica e conquista Una influenza politica esterna esercitata sui locutori di una lingua rischia di avere pesanti conseguenze. Questa influenza politica può presentare diversi aspetti e passare da varie forme di pressione al colonialismo e alla conquista della regione dove vivono i locutori di una data lingua. In questo caso i conquistatori incoraggiano, talvolta attivamente, l'adozione della loro liagua da parte dei locutori delle lingue locali, piuttosto che limitarsi all'influenza economica e culturale che esercitano su di essi. È noto il caso degli lncas che conquistarono una vasta zona occidentale dell'America del Sud poco tempo prima dell'invasione spagnola, facendo pressione sulle popolazioni locali perché adottassero la lingua quechua. Pare che la grande maggioranza dei locutori di altre lingue di queste regioni· abbiano adottato il quechua a malincuore, poiché un buon numero di altre lingue comparvero (o meglio riapparvero) dopo che gli spagnoli ebbero spezzato il dominio inca. La maggior parte degli irlandesi hanno adottato la lingua inglese dei loro conquistatori, ma sotto una forma particolare che li identifica chiaramente (vedi gli esempi citati nel paragrafo B).Anche molti aborigeni australiani hanno adottato l'inglese, sebbene in forma semplificata. La lingua latina dei conquistatori romani fu adottata in molte parti dell'Impero dai locutori del celtico, dell'iberico e .altre lingue, dando luogo alla nascita delle odierne lingue romanze. In molti di questi casi, la forza economica e culturale e l'aggressività dei conquistatori sembrano aver giocato un ruolo preminente. Un preciso esempio di questo genere di conquista ci viene 'tornito dai numerosi Africani portati come schiavi in America, che hanno adottato la lingua dei loro padroni, in una forma semplificata e modificata, ma che nondimeno ha portato allo sviluppo delle diverse lingue
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==