Linea d'ombra - anno XI - n. 78 - gennaio 1993

SCIENZA/WURM situazione, citiamo lo swahili dell'Africa orientale e il malese commerciale delle Indie orientali: la padronanza di queste lingue permette ai locutori delle lingue locali di accedere ai vantaggi economici. Tuttavia, benché il potere coloniale nell'Africa del1'est e nelle Indie orientali le abbia adottate e utilizzate in più di un'occasione per ribadire la propria autorità, benché l'indonesiano, appoggiandosi ali' uso largamente diffuso del malese commerciale, sia stato adottato come lingua nazionale da quella che è oggi l'Indonesia, e si sia visto lo stesso processo in Tanzania con lo swahili, le lingue locali non sono state abbandonate dai loro locutori; al contrario, il principale obiettivo dei locutori delle lingue locali, alla ricerca di un miglioramento economico, è il bilinguismo della lingua veicolare. Un altro caso tipico è costituito dal tokpisin (pidgin della Nuova Guinea): in epoca coloniale la sua conoscenza procurava enormi vantaggi economici ai locutori delle lingue locali; ma non era la lingua del gruppo culturalmente e politicamente dominante, per il quale essa non era che un attrezzo, esattamente come lo swahili nell'Africa dell'est e il malese commerciale delle Indie orientali. Non c'era un motivo pressante che spingesse i locutori delle lingue locali ad abbandonarle in favore del tok pisin. Nei casi abbastanza rari in cui ciò è avvenuto, le ragioni erano di genere diverso e principalmente legate alla convivenza in certe regioni, in seguito alla recente mobilità delle popolazioni, di locutori di lingue diverse. Ciò ha portato a matrimoni misti fra popolazioni di lingue diverse che potevano comunicare solo tramite il tok pisin, il quale divenne poi la lingua materna ~ei loro discendenti. Ed ecco un'altra causa di morte di una lingua nel caso di lingue minoritarie, di cui abbiamo già parlato. Influenza culturale Ciò che forse pesa di più sul destino e la natura di una lingua, che spesso non è scritta o solo da poco è stata portata alla scrittura, è l'influenza dei locutori di un'altra lingua, culturalmente più aggressiva e in qualche modo più potente. Questi ultimi possono ad esempio possedere una lingua scritta con una tradizione letteraria, essere gli adepti di una religione influente, avere una civiltà complessa con una lunga storia debitamente tramandata, appartenere a una nazione metropolitana moderna oppure, sul piano indigeno, avere una cultura tecnicamente più complessa. Una tale influenza porta generalmente all'adozione parziale o totale·di una grande parte della cultura di quest'ultima popolazione da parte della prima, la quale, nel corso dell'operazione, perde del tutto o in parte la sua cultura tradizionale che si troverà in ogni caso profondamente cambiata oper lomenomodificata, con conseguenze di notevole portata : A) Essa può scomparire ed essere sostituita con quella della popolazione culturalmente più aggressiva, del tutto o in forma modificata, semplificata "pidginizzata" o "creolizzata". B) Essa può venir relegata in una funzione o in un ruolo culturalmente inferiori e poco importanti, o, in qualche raro caso, essere limitata a un uso particolare. C) Essa può essere pesantemente influenzata, soprattutto nel vocabolario e, fino a un certo punto, nella struttura. D) Essa perderà un gran numero di caratteristiche, radicate nella cultura tradizionale dei suoi locutori, e diventerà, sotto molti aspetti, una imitazione della lingua della popolazione culturalmen64 Illustrazione da Medioevo fantastico di J. Baltrusaitis IAdelphi, 1973). te più aggressiva. Essa non rifletterà più la visione unica del mondo e la cultura tradizionale e originale dei suoi locutori, che le vedranno sparire a poco a poco, a favore di quelle di cui avranno subito l'influt::nza culturale: Per A: è questo il modo in cui sono morte o in via di sparizione molte lingue degli aborigeni d'Australia o degli indiani d'America. Attualmente sottomesse allo stesso processo sono molte lingue delle piccole minoranze della Russia e della Cina, nonostante la politica ufficiale dei due paesi cerchi di preservarle. Anche l' ainou del Giappone è oggi virtualmente morto; può risultare interessante sapere che uno degli ultimi locutori dell' ainou ha confidato, molti anni fa, all'autore di queste note che, contrariamente al giapponese, I' ainou non poteva esser scritto ed era quindi destinato all' estinzione. Una lingua indigena senza sistema tradizionale di scrittura ha la tendenza a cedere il passo a una lingua che sia il mezzo di espressione di una cultura metropolitana prestigiosa, dotata di un sistema tradizionale di scrittura e di una tradizione letteraria scritta, contrapposta alla· tradizione orale. Si rammenti che nel XVIII secolo l'influenza della cultura e della lingua francese erano tali che nella maggior parte d'Europa il francese divenne praticamente la sola lingua utilizzata dalla élite dei vari paesi i cui membri si vantavano, come si racconta del re di Prussia Federico il Grande, di aver quasi dimenticato la propria lingua. Come esempi di forme linguistiche modificate o "pidginizzate" in seguito a un conflitto o a una schiacciante influenza culturale, si possono citare l'inglese degli aborigeni australiani, e dei cregli delle Antille, benché in quest'ultimo caso siano presenti anche l'influenza politica e la conquista. Per B: bisogna di nuovo citare le lingue delle minoranze della Russia e della Cina. A causa del ristretto numero dei locutori, della loro collocazione, spesso vicinissima a vaste popolazioni che parlano esclusivamente russo o cinese, e della loro scarsa importanza sul piano economico, i locutori della generazione più giovane

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