Linea d'ombra - anno XI - n. 78 - gennaio 1993

suono giusto. Ho sempre ammirato tutto ciò, anche se, sia chiaro, non voglio dire che è esattamente tutta la stessa cosa. Ci sono strategie e progetti differenti che non si confondono. C'è pero qualcosa della situazione brasiliana che mi irrita profondamente, ed è l'ignoranza e la mancanza di conoscenza di ciò che avviene nell'area sperimentale della ricerca musicale. Va detto a scanso di equivoci che ci sono cose fondamentali che vengono ignorate, vedi l'esempio di Cage, ed il successo immediato di pubblico della musica popolare potrebbe causare il falso convincimento che la· musica è tutta lì. Certe cose circolano in modo talmente sotterraneo da far pensare ai cristiani nelle catacombe. Penso all'opera di un compositore italiano così interessante come Giacinto Scelsi, che anche in Italia ha cominciato a circolare soltanto quando il compositore aveva settanta anni. Si pensa al Brasile come ad un paese estremamente musicale, ma una certa autosufficienza della musica popolare non riesce a nascondere la grande ignoranza musicale, nonostante le grandi potenzialità delle sue espressioni musicali. Personalmente non posso vivere senza quest'altro lato della musica, che purtroppo resta occulto e che dovrebbe invece circolare nel mondo culturale brasiliano. Diversi anni fa, scrivendo sulla bossa-nova, sei stato tu ad insinuare questa potenzialità della musica popolare ad inglobare, "antropofagicamente", esperienze colte, tanto da arrivare a suggerire una affinità ideale traAnton Webern e Joii,oGilberto per la rarefazione e la purezza delle loro rispettive musiche. Nel caso di Joao Gilberto e di Webern l'atteggiamento nei confronti della musica, il rigore, la rarefazione, l'intervento del silenzio, della pausa quasi spaziale, nel senso di una grande economia e di una riduzione si sono verificate parallelamente in due aree musicali diverse. Le affinità mostrano una evoluzione del linguaggio musicale che è riscontrabile e riconoscibile, ma nonostante alcuni casi particolari ed isolati, come è il caso di Joao Gilberto che ha modernizzato tutta la musica popolare brasiliana moderna, il lavoro dei compositori contemporanei colti non si è integrato con l'esperienza dell'ascolto e-della ricezione musicale della società brasiliana. Questa assenza manifesta una specie di atrofia musicale poiché la musica popolare per quanto importante non è sufficiente. · Hai sempre affermato che la musica ha avuto ed ha una importanza fondamentale nella tua creazione artistica, ed hai detto che segui, ascolti e studi laproduzione musicale con attenzione ed interesse. Quali compositori sono al centro del tuo interesse? Dal punto di vista strutturale la mia poesia mostra una certa omologia con il linguaggio della musica contemporanea. In alcuni casi la musica ha ispirato alcune creazioni come è il caso di Poetamenos, che derivano dall'ascolto di Webern e della sua Klangfarbemelodie, in particolare dal Quartetto per sassofono, la Sinfonia op. 21, il Concerto per nove strumenti, e così via. Ascoltare questa musica, comprenderne il funzionamento, il disegno interno, è come studiare la realizzazione di un poema, con le sue strutture astratte, sintetiche. Il discorso nei miei poemi non è il discorso comune del linguaggio abituale della musica popolare, perché lavoro con strutture asintattiche, e in un certo senso minimali. INCONTRI/DE CAMPOS A proposito di Scelsi ho scoperto la sua produzione relativamente tardi, nel momento in cui la sua opera ha cominciato ad essere divulgata. Ciò che mi ha impiessionato della sua musica è che a partire da strutture così radicali - in alcune opere arriva ad un unico suono che viene sviato attraverso pratiche microtonali - si arriva alla concentrazione di pochi elementi che vengono trattati in modo estremamente complesso. Il grande impatto emotivo dell'incontro con la sua musica mi ha dato l'impressione di trovarmi davanti ad un compositore quasi senza precedenti. La sua musica è molto originale, e possiede una carica emotiva molto forte. Nella maggior parte delle cose che ho ascoltato non si trova mai qualcosa di puramente sperimentale, o una ricerca meramente estetica, ma piuttosto una ricerca profonda. Ricordo i Quattro pezzi su una nota sola , quei suoni prolungati con una malinconia come di una nave che si allontana - c'era come una malinconia cosmica che mi ha profondamente impressionato; tutto questo in un momento in cui la musica contemporanea si trovava in una fase ripetitiva, di stanchezza creativa. La sua radicalità è interessante anche dal punto di vista etico. Invidio un po' il suo non voler lasciarsi fotografare, il fatto di aver pubblicato in sordina le proprie composizioni, il suo distacco, la neutralizzazione della personalità; tutto ciò mi fa riflettere dal punto di vista etico, soprattutto perché gli artisti si mostrano tanto, a volte persino per timidezza, perché non sanno dire di no, non si negano al dialogo, alla conversazione ... (ride). La sua opera è una cosa bella, unica, enigmatica. Al fianco di Scelsi mi sono molto interessato a Murolo, ed ecco che ritorna l'altra musica. AMilano ho detto che mi interessavano due compositori: Scelsi e Murolo. La canzone napoletana mi sembra geniale e straordinariamente ricca dal punto di vista melodico. È un esempio di quel "faciledifficile". È difficile trovare tante melodie così belle in un periodo di tempo piuttosto ristretto che va dalla fine del secolo scorso agli anni Quaranta e Cinquanta. Murolo appare in un certo senso come pre-Joao Gilberto, se consideriamo che alle sue spalle ha la grande tradizione del canto impostato, del canto operistico. Il suo modo di cantare così leggero che lascia capire tutto ciò che dice, e l' accompagnamento così succinto della chitarra, è qualcosa di sensazionale. Ascoltare Pavarotti e Murolo cantare la stessa canzone mi fa impressione. Trovo Pavarotti "pavoroso" (spaventoso) ... (risata). Murolo ha un tocco popolare di poesia cantata senza sforzo. Sono ammirevoli la concisione e la bellezza con la quale fluiscono le parole in queste canzoni così belle che appartengono al patrimonio dell'umanità. Ammiro e cerco di capire la soavizzaziorie dell'italiano che è avvenuta ali' interno della canzone napoletana ... la modificazione delle consonanti, le modificazioni foniche indotte, credo, per favorire la fluidità della canzone. Non conos~o gli studi fatti in proposito, ma mi interessa molto questo "addolcimento" della parlata in favore del canzoniere napoletano. In un certo senso si chiude il cerchio, Joao Gilberto da un lato, il canto "cool" brasiliano, Murolo, e dall'altra parte, tenendo in considerazione le dovute differenze progettuali tramusica popolare e musica erudita, Scelsi. . Scelsi e Murolo identificano un cammino musicale, o meglio una attitudine musicale e compositiva nella quale tutto ciò che~ superfluo viene lasciato da parte. Nella musica di Scelsi il suono viene spogliato ed è portato alle sue estreme conseguell7.C.

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