MUSICA E POESIA Incontro con Augusto de Campos a cura di Paolo Scarnecchia Augusto De Campos (S. Paolo, Brasile, 1931) poeta, saggista e traduttore. Tra le sue opere si ricordano Antologia Noigandres (1962), Poem6biles (1974), Poesia 1949-1979 (1979), Poesia, Antipoesia, Antropofagia (1978), e l'antologia poetica di traduzioni O Anticritico (1986). Ha tradotto, tra gli altri, Cummings, Pound, Mallarmé, Blake, Donne. Si è occupato di musica scrivendo sulla musica popolare brasiliana e la bossanova, Balanço da Bossa (1968)e traducendo gli scritti di John Cage. Nella tua poesia ci sono molti riferimenti alla musica, ma il tuo poema coisa sembra Augusto de Campos racchiudere meglio degli altri in una foto di Omar Khouri. il tuo universo sonoro fatto di cose anche molto diverse tra loro. Difatti ho immaginato questo poema come una specie di conversazione atemporale tra poeti di diverse aree e tradizioni, da una parte l'area erudita Dante, Cavalcanti, Arnaut Daniele dall' altra parte Cole Porter e Jimi Hendrix. È come se fossero musicisti che partecipano ad un concerto, ciascuno con la sua parte. È un montaggio di testi dal quale risulta una ·polifonia dissonante tra queste diverse voci. Gioco con le associazioni e così il poema di Cavalcanti coincide con Porter. Ho dimenticato di citare Bemard de Ventadour, l'altro trovatore. Ho avvicinato i poeti di un'epoca nella quale la poesia era molto vicina alla musica, era concepita per essere cantata, quella trovadorica, con musicisti popolari che sono anche poeti. Ciò ha consentito la compatibilità di linguaggi così distanti, ed ha permesso che queste voci si incontrassero su un piano ideale conversando tra di loro. Non è la prima volta che nella mia poesia accosto gli autori della musica popolare ai classici della poesia colta. Pur non usando i colori, si tratta di un lavoro analogo a quello operato con laraccoltaPoetamenos; in questo caso utilizzo resti, avanzi di letraset, giocando sull'alternanza dei caratteri come i timbri di una "Klangfarbenmelodie". Osservando la tua produzione poetica, che è stata in parte musicata da autori di aree diverse, si percepiscono continui nessi con la musica e con il mondo dei suoni, come se ci fosse una costante circolazione tra musica e poesia, ed in generale tra le altre arti e la poesia. È una tua peculiarità o è una caratteristica della cultura brasiliana? Credo sia una costante più o meno universale. Ezra Pound diceva che alla base esistono tre tipi di poesia: fonopea, melopea, e logopea. La fonopea identificherebbe quegli artisti che proiettano le immagini di una situazione poetica. Pound indicava tra questi i poeti cinesi, sostenendo che la struttura dell'ideogramma che associa due o tre elementi concreti per identificare una situazione astratta in sé propiziava la visione di una immagine. La melopea è caratteristica dei poeti che sono stati vicini alla musica, valorizzando gli elementi sonori della loro pratica poetica. 56 Pound trovava il miglior esempio nella poesia greca, Omero soprattutto, e nei trovatori provenzali. La logopea, danza dell'intelletto, sarebbe la poesia che ha a che vedere con strutture semantiche più complesse. Questa non è categorizzazione rigida, e tutti i poeti hanno a che fare con tutte e tre le categorie, ma ci sono degli artisti il cui temperamento tende ad enfatizzare una di queste caratteristiche. Io credo di essere un artista "fonomelopeico", a differenza degli altri esponenti della poesia concreta brasiliana, per esempio Haroldo de Campos e Decio Pignatari, che appartengono più alla dimensione logopeica, pur comprendendo le altre due. Il mio temperamento e la mia natura sono più vicini al silenzio, al non detto, e la mia poesia nella misura in cui non dice forse si riempie di elementi provenienti sia dalla pittura che dalla musica. Nella misura in cui non dice, suona ... La tua collaborazione con musicisti diversi, la tua attenzione nei confronti della musica popolare, oltre che di quella erudita, configura una circolazione di energia ritmica, melodica, armonica che non si incontra così facilmente. Solo in Brasile c'è questa dialettica tra arte erudita e arte popolare. Capisco ciò che vuoi dire. Effettivamente una delle caratteristiche brasiliane è questo scambio tra i vari strati culturali ed il dialogo che ne consegue, come è accaduto per il Tropicalismo. In altri paesi c'è una separazione netta tra i musicisti popolari e quelli colti, così come tra i poeti, ecc., ma in Brasile esiste una solidarietà ed una disponibilità senza preconcetti. In questo poema citi i trovatori provenzali, che hai tradotto in lingua portoghese, e visto che stiamo parlando di MPB, vorrei verificare l'idea maturata nei confronti di Caetano Veloso, Chico Buarque ecc., quella cioè che ci troviamo di fronte a dei neotrovatori. Ti sembra plausibile? Certamente ci sono degli elementi comuni, e si è portati a pensare ai trovatori quando si guarda alla sofisticata inventiva e ali' elaborazione musicale e poetica dei musicisti citati, e all'epoca in cui musica e poesia erano così vicine. Nel caso dei provenzali il livello poetico è tale che per esempio l'artigianato furioso di Arnaut Daniel è uno dei più complessi ed elaborati esempi della poesia di tutti i tempi, tanto da suscitare l'ammirazione di Dante. Per certi aspetti la musica popolare brasiliana per la sua qualità sconfina nel territorio proprio dei generi colti. Lo stesso vale per Porter e per certa musica americana alla quale fai riferimento in coisa? Il caso di Porter, di Berlin, di Ira Gershwin, per la facilità con la quale creavano belle melodie e per la qualità dei versi è uno degli esempi di sconfinamento. Le rime complesse di Porter, a mosaico, come quelle di Noel Rosa, Orestes Barbosa, Lamartine Babo, sambisti degli anni Trenta, per complessità ed elaborazione sono di straordinario interesse. La poesia è ovunque, e non bisogna avere preconcetti. Anche fare cose semplici è difficile ... anche il facile è difficile ... trovare quella formula precisa che sembra non poter essere modificata, anche solo di una parola o di un suono, senza far crollare insieme l'edificio che la sostiene. Non è facile giungere a questa precisione della comunicazione: la parola giusta con il
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