RACCONTI ITALIANI Peppe Lanzetta (Napoli, 1956), è autore di Una vita postdatata (Interlinea, Teramo 1991) e di una raccolta di racconti (in pubblicazione presso Feltrinelli). È attore dei propri monologhi. Emilia Santoro (Napoli, 1959) ha pubblicato una raccolta di poesie nell'antologia "Tangram", Napoli, '85. Sue poesie sono in attesa di pubblicazione in una antologia curata da Emilio Coco per le edizioni del Levante. Collabora alla rivista letteraria "Pragma". JIMMY COCAINA Peppe La.nzetta Jimmy Cocaina bazzicava nei bar a ridosso della Stazione Centrale. Conosceva un mare di gente, di tutti i tipi, e con ognuno camaleonte com'era aveva un comportamento. Comprava, vendeva, dava soldi a strozzo, vendeva oggetti di valore, faceva favori, era amico di prostitute, amico dei boss della ferrovia, pusher all'occorrenza, accompagnatore dei negri quando arrivavano alla stazione, fittava macchine o conosceva chi lo faceva. Era tutto questo ed anche altro, nonostante la sua giovane età, solo 23 anni, nonostante il suo bell'aspetto, nonostante le opportunità che la vita gli aveva offerto. Lui amava essere così. Aveva cominciato a tirare di coca quando aveva 17 anni e da allora non aveva mai smesso. Si chiamava Gaetano, ma adorava Jimi Hendrix e per lui in suo onore si ribattezzò Jimmy. La polizia gli stava sempre addosso ma lui riusciva sempre a fregarla. I boss lo volevano per amico, le donne impazzivano per lui. Perché aveva un cazzo della Malora, roba da Dio e poi aveva sempre il tiro, in qualunque momento, di notte e di giorno, mai sfornito, cazzo e cocaina, cocaina e cazzo, macchina bella, mai la stessa champagne all'occorrenza ma anche semplice birra o acquaminerale, albergo buono o ad ore, a seconda dei soldi e del!' umore, ma lui non cambiava, lui era sempre lui. E le donne impazzivano e lo cercavano. Le grosse puttane della ferrovia lo facevano scopare come e quando voleva, prima Jimmy e poi i clienti. Con tutti il guanto, con Jimmy al naturale. Pompini a nessuno, a Jimmy quanti ne voleva, fino ad addormentarsi sul cazzo più bello di Napoli o come gli disse una vecchia checca: Jimmy, c'hai un cazzo da Festival!!! Jimmy frequentava assiduamente Carmine "black&white", figlio della guerra che lo aveva iniziato alla professione di "tuttofare della ferrovia". Maschio com'era Jimmycocaina si concedeva però quando Carmine faceva avances, quando lo toccava, strana storia tra di loro, che dormivano insieme, lavoravano quasi sempre insieme, due veri amici, non una coppia però, Jimmy riconoscente e rispettoso verso Carmine. Carmine sposato e diviso dalla moglie, 2 figli, un po' sbandati, visti poco Carmine ormai 45enne, con tutte le paranoie che la sua pelle gli aveva dato era sempre stato burbero, con Jimmy invece riusciva a trovarsi bene a trattarlo un po' come un figlio un po' come un amico e ogni tanto di notte lo toccava, non era proprio sesso, forse voglia di dolcezza, di tenerezza e mai Jimmy ha chiesto spiegazioni, mai ne aveva voluto parlare apertamente, aveva capito che Carmine ne aveva bisogno e come fosse stato un 42 fatto naturale ci stava. Che gli costava? Niente. Lui puledro animale toro sempre pronto sempre con le braghe aperte, sempre in posizione. Carmine amava sfioratlo, toccarlo, accarezzarlo. E la prima volta che nel buio della notte la carezza divenne qualcosa di più Jimmy si indurì giusto quel poco per chiedersi: cosa cazzo succede? ma sempre come un fatto estremamente naturale, complice il buio, le cose scivolarono e si trovarono avvinghiati in un amplesso forte, liberatorio, coi loro cazzibandiera in evidenza, strani senza sapere se essere nelle regole e poi le regole loro quando mai le avevano rispettate lì nella giungla della ferrovia? Né uomini né donne eppure uomini e donne allo stesso tempo, in nome di qualcosa che forse non riuscivano a capire e senza domandarsi continuavano il loro magico gioco, delicato e perverso, innocente e subdolo, come due fratelli, due amici, due amanti. Ma senza esserlo fino in fondo. A Carmine piaceva che Jimmy fosse maschio e andasse continuamente a donne, ma gli piaceva pure quando stava con lui. Non aveva mai dimostrato di essere geloso, anzi. Jimmy gli raccontava tutte le sue storie, le fighe, le misure, ridevano, si ubriacavano, tiravano. Perché alla coca lo Foto di Luciano Ferrara (da LucianoFerrara,ReporterN. apoli e oltre, Mozzotta 1985)
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