Linea d'ombra - anno XI - n. 78 - gennaio 1993

STORII/IWSON "Negro, esercito o no,fuori dai miei campi. L'aereo può restare perché è pagato a spese dei contribuenti. Ma voialtri fuori. Vivi o morti per me fa lo stesso." di fumo bianco e sentiva sua madre gridare, Andiamo figlio mio, non ho tempo per i tuoi sciocchi aeroplani, non ho tempo, e lui lo vedeva ancora, l'aereo, volava alto e lo scoppio appariva all'improvviso, e lento cadeva fluttuando e scintillando come fuochi d'artificio, e lui guardava e veniva sospinto mentre l'aria entrava con un turbine di roteanti pezzi bianchi di carta mossi dal vento e sparsi sulle cime dei tetti e nelle grondaie e una donna correva e afferrava un foglio e lo leggeva e gridava e lui si lanciava nella bufera e tentava di afferrare come d'inverno i fiocchi di neve saltando via alla voce della madre, vieni qui, figlio, vieni ho detto! e lui la guardava prendere il foglio e vedeva la sua faccia perplessa e poi rigida mentre la voce le tremava leggendo "No al voto ai negri" e le moriva in un gemito vedendo le feritoie vuote d'occhi d'un bianco cappuccio fissare dal foglio e sopra di sé vedeva un aereo che ançlavadolcemente a spirale balenando nel sole come una spada infuocata. E nel vederlo fluttuare era preso fra un terribile orrore e un orribile incanto. Il sole non era più così alto, e Jefferson chiamava, e un poco alla volta Todd distinse tre figure che muovevano attraverso il pendio del campo. - Paiono dottori, tutti vestiti di bianco - diceva Jefferson. Eccoli, finalmente, pensò Todd. E sentì allentarsi in sé la tensione al punto che pensò di svenire. Ma non aveva ancora chiuso gli occhi che si sentì afferrare e si trovò a combattere con tre bianchi che cercavano d'infilargli le braccia in una specie di camice. Era troppo per lui, le sue braccia erano ormai inchiodate sui fianchi; e mentre il dolore l'accecava, capì che era una camicia di forza. Che lurido scherzo era questo? - Così non si muove, Mister Graves - sentì una voce dire. Tutte le sue energie parvero raccogliersi nei suoi occhi, mentre cercava i volti degli uomini. Quello era Graves, gli altri due avevano l'uniforme da infermieri. Todd oscillava tra due estremi di paura e di odio udendo quello di nome Graves che diceva: - Gli sta a pennello, quel vestito, ragazzi. Meno male che siete capitati. - Questo ragazzo non è matto, Mister Graves - disse uno degli altri. - Ha bisogno d'un dottore, noi non c'entriamo. Non capisco perché ci avete portato così fuori strada, in ogni modo. A voi può sembrare uno scherzo, ma vostro cugino Rudolph è capace che ammazza qualcuno. Bianco o negro, lo stesso ... Todd vide l'uomo farsi rosso di rabbia. Graves guardava verso di lui ridacchiando. - Anche questo negro è da camicia di forza, ragazzi. L'ho capito appena il figlio di Jeff m'ha detto qualcosa d'un negro che volava. Lo sapete tutti che non potete mandare un negro così in alto senza che diventi matto. Il cervello dei negri non è fatto per le grandi altitudini ... Todd guardava la faccia rossa dell'uomo che parlava lentamente, con la sensazione che tutti gli orrori e le oscenità senza nome che mai avesse immaginato si fossero materializzati davanti a lui. - Andiamo - disse uno degli inservienti. Todd vide l'altro allungare le mani verso di lui, e solo allora si accorse d'essere steso su una barella. Urlò: - Non mi toccate! Gli uomini si ritrassero, sorpresi. - Cos'è che dici, negro? - chiese Graves. Todd non rispose, e il piede di Graves parve mirare alla sua testa. Lo colpì invece al petto. Todd non ce la faceva più a tirare il fiato, tossì pietosamente, mentre vedeva le labbra di Graves stirarsi rigide sui denti gialli, e cercò di spostare la testa. Fu come se una mosca mezzo morta si trascina.sse sulla sua faccia, poi una bomba parve esplodere in lui. Accessi d'un riso bruciante, isterico, proruppero dal suo petto, gli occhi gli schizzavano fuori delle orbite e le vene del collo, sentiva, stavano per scoppiare. Ma una parte di lui stava al di là di tutto questo, osservando la sorpresa sul volto rosso di Graves, e il proprio isterismo. Credeva che non avrebbe più smesso, avrebbe riso, riso fino a morirne. La sua risata gli risuonava alle orecchie come quella di Jefferson, e lo cercò con gli occhi, concentrando disperatamente il suo sguardo sulla faccia del vecchio, come se in qualche modo egli fosse diventato la sua sola salvezza in un mondo insano fatto di offese e umiliazioni. Ne provò un certo sollievo; e subito fu certo che per quanto il suo corpo fosse ancora contorto la sua risata era un'eco ormai spenta alle sue orecchie. Sentì con gratitudine la voce di Jefferson. - Mister Graves, l'esercito gli ha detto di non lasciare l'aereo. - Negro, esercito o no, fuori dai miei campi. L'aereo può restare, perché è pagato a spese dei contribuenti. Ma voialtri fuori. Vivi o morti per me fa lo stesso. Todd era ormai al di là di tutto questo, perduto in un mondo d'angoscia. -Jeff-diceva Graves. - Tu e Teddy, fatevi avanti, e forza! Portate quest'aquila nera al campo di 'sto negro e lasciatecelo. Jefferson e il ragazzo s'accostarono in silenzio. Todd distolse lo sguardo, preso insieme dalla convinzione e dal dubbio, che loro soli potessero liberarlo da quel!' opprimente senso di isolamento. Si chinarono per alzare la barella. Uno degli inservienti si accostò a Teddy. - Pensi che ce la fai, figliolo? - Penso di sì, signore, - rispose Teddy. - Bene. Allora è meglio se stai dietro, e lasci che tuopadre vada avanti e tenga quella gamba sollevata. . Todd vide i bianchi incamminarsi avanti mentre Jefferson e ti ragazzo lo portavano senza parlare. Poi si fermarono, e~odd se~tì una mano che gli asciugava la faccia; poi fu di nuovo m marcia. E fu come se fosse stato sollevato dal suo isolamento e riportato nel mondo degli uomini. Una nuova o~data di comunicazione scorreva fra l'uomo, il ragazzo e lm. Lo portavano dolcemente e lontano un merlo alzava il suo tenero richiamo. Todd levò iii occhi a guardare un nib?io _libr~si immobile nello spazio. Per un attimo l'intero pomengg10 gh P~~ sospeso, e Todd attese che l'orrore si impadronisse ancora dt lm. Poi, come un canto che risuonasse nella sua testa, sentì il fischiettare sommesso del ragazzo, e vide l'oscuro uccello scivolare nel sole ed accendersi, come un uccello d'oro incandescente. da Spettri di New Orleans, Nuova Accademia Editrice, 1%2. CopyrightRalphEllison 1957.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==