INCONTRI/DE LILLO Se dovessi ricominciare, se avessi vent'anni, probabilmente vorrei essere un giornalista, e anche se dovessi poi diventare un romanziere, vorrei comunque cominciare come giornalista. Chi o cosa è responsabile dei cambiamenti avvenuti di recente nella lingua americana? In senso lato, direi che ne sono responsabili anche quelle parti del governo che vengono gestite come fossero corporazioni. Ma esistono vari livelli di squallore linguistico e in buona parte arrivano dalla strada. La gente, ad esempio, dice "no way" (assolutamente no, NdC), lo dice da vent'anni. Beh, questa frase non mi è mai piaciuta e di espressioni analoghe ne esistono a dozzine. Tu sei di origine italiana ... Parli la nostra lingua? Molto poco. I miei nonni, a casa, parlavano l'italiano, mentre i miei genitori parlavano soprattutto l'inglese. Qualche volta, tra loro, usavano l'italiano. lo sono nato in America da genitori che avevano lasciato l'Italia. Non siamo stati incoraggiati a imparare l'italiano. Eravamo bambini americani. Mia nonna però non ha mai imparato l'americano, dunque per comunicare con lei un po' di italiano lo dovevo parlare. Credi che il fatto di essere tanto americano quanto non americano ti abbia, non solo linguisticamente, influenzato? Credo di sì. Mi deve avere dato il senso di essere un outsider nella cultura americana, cosa che ha probabilmente informato la mia scrittura, il senso di essere un osservatore esterno. Penso che si tratti di una situazione sana. Certe volte mi chiedo se sarei EN~li°JJfil\ a curo di E,lìgeo diventato uno scrittore nel caso fossi stato perfettamente bilingue all'età di tre anni. Chissà, forse no. Magari doveva andare così. È possibile che una lingua diluisca la consapevolezza che abbiamo di un'altra lingua. Come mai non abiti a New York? No, no, ci sono cresciuto e ci abito. La mia casa è appena fuori città, ma io sono sempre lì. Mi piace essere vicino a New York. Tutti i miei amici ci abitano e poi ci sono i teatri, i cinema, i musei e le gallerie. Mi piace guardare i quadri. È vero che New York non ha più l'energia di una volta, ma anche se si trattasse di un'energia negativa, io non posso fame a meno. Mi piace andare al cinema, anche se ci vado meno di una volta. Dimmi di JFK di Oliver Stone. Cosa ne pensi? E sei stato in qualche modo coinvolto nel film? No, io non c'entro affatto. Un'altra compagnia ha preso in opzione Libra, ma poi non hanno mai raccolto il denaro necessario a fame un film. Oliver Stone ha semplicemente trovato un altro libro e ha fatto JFK. Ti è piaciuto? Penso che, nonostante tutta la sua vigorosa immaginazione, non sia stato altro che l'ennesimo esempio di un tipo particolare di ...•••...................................•.... À 67
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