Linea d'ombra - anno X - n. 77 - dicembre 1992

POESIA /ELIOT Note Non soltanto il titolo ma il progetto del poema e, in buona misura, il simbolismo che vi compare sono stati suggeriti dal volume di Miss Jessie L. Weston sulla leggenda del Graal, FromRitual toRomance (Cambridge). Questo libro, in effetti, deluciderà le difficoltà del testo assai meglio delle mie note, e gli devo tanto da raccomandarlo (indipendentemente dal grande interesse che di per sé presenta) a chiunque ritenga che il poema valga una siffatta delucidazione. Ho anche un debito di carattere generale verso un'altra opera di antropologia, The Golden Bough, un'opera che ha esercitato un influsso profondo sulla nostra generazione: mi sono servito specialmente dei due volumi Adonis, Attis, Osiris. Chiunque abbia una certa conoscenza di queste opere coglierà immediatamente nel poema certi riferimenti ai riti della vegetazione. I. Liturgia dei defunti Verso 20. Cfr. Ezechiele II,!. 23) Cfr. Ecclesiaste XII,5. 3 I) Vedi Tristan und Isolde I, vv.5-8. 42) Id. III, v.24. 46) Non conosco in tutti i particolari la configurazione del mazzo dei Tarocchi, e ovviamente me ne sono distaccato per adattarlo ai miei scopi. Il Penduto, che fa parte del mazzo tradizionale, mi serve per due ragioni: perché nella mia mente lo associo al Dio Impiccato di Frazer, e perché lo accosto alla figura incappucciata dell'episodio dei Discepoli di Emmaus nella V parte. Più avanti compaiono il Marinaio Fenicio e il Mercante, come pure le 'frotte di gente', e la Morte per Acqua si compie nella IV parte. L'Uomo con Tre Bastoni, che appartiene effettivamente al mazzo dei Tarocchi, lo associo, invero arbitrariamente, allo stesso Re Pescatore. 60. Cfr. Baudelaire: · 'Fourmillante cité, cité pleine de reves, où le spectre en plein jour raccroche le passant.' 63) Cfr. Inferno III, vv.55-57: 'sì lunga tratta di gente, ch'i' non averei creduto che morte tanta n'avesse disfatta.' 64) Cfr. Inferno IV, vv.25-27: 'Quivi, secondo che per ascoltare, non avea pianto mai che di sospiri, che l'aura eterna facevan tremare.' 68) Un fenomeno che ho notato spesso. 74) Cfr. il Lamento funebre nel White Devii di Webster. 76) Vedi Baudelaire, Prefazione a Les Fleurs du Mal. Il. Una partita a scacchi 77) Cfr. Antony and Cleopatra II, ii, v.190. 92) Laquearia. Vedi Eneide I, v.726: 'dependent lychni laquearibus aureis incensi, et noctem flamrnis funalia vincunt.' 98) Scena silvana. Vedi Milton, Paradise Lost IV, v.140. 99) Vedi Ovidio, Metamorfosi VI, Filomela. 100) Cfr. Parte III, v.204. 115) Cfr. Parte III, v.195. 118) Cfr. Webster: 'È sempre il vento a quella porta?' 126) Cfr. Parte I, vv.37, 48. 138) Cfr. la partita a scacchi in Women Beware Women di Middleton. III. Il sermone del fuoco 176) Vedi Spenser, Prothalamion. 192) Cfr. The Tempest l,ii. .54 196) Cfr. Marvell, To His Coy Mistress. 197) Cfr. Day, Parliament of Bees: 'Quando d'un tratto, se ascoltate, udrete strepito di corni e di caccia, che porteranno Atteone a Diana in primavera, dove tutti mireranno la sua nuda pelle ...' I99) Ignoro quale sia l'origine della ballata da cui sono tratti questi versi: mi è stato detto che proviene da Sydney, in Australia. 202) Vedi Verlaine, Parsifal. 210) L'uva passa era quotata a un prezzo che comprendeva 'costo, assicurazione e trasporto aLondra', e la polizza di carico ecc. era rimessa all'acquirente contro pagamento della tratta a vista. 218) Tiresia, sebbene semplice spettatore e nient'affatto 'personaggio', è tuttavia la figura più importante del poema, e unifica tutte le altre. Come il mercante con un occhio solo, venditore di uva passa, si fonde col Marinaio Fenicio, e quest'ultimo non è del tutto distinto da Ferdinando principe di Napoli, così tutte le donne sono una sola donna, e i due sessi s'incontrano in Tiresia. Insomma, la sostanza del poema consiste in quel che Tiresia vede. L'intero luogo ovidiano riveste un grande interesse antropologico: ' ...Cum lunone iocos et "maior vestra profecto est Quam guae contigit maribus," dixisse, "voluptas". Illa negat, placuit guae sit sententia docti Quaerere Tiresiae: venus huic erat utraque nota. Nam duo magnorum viridi coeuntia silva Corpora serpentum baculi violaverat ictu Deque viro factus, mirabile, femina septem Egerat autumnos; octavo rursus eosdem Vidit et "est vestrae si tanta potentia plagae", Dixit "ut auctoris sortem in contraria mutet, Nunc quoque vos feriam!" percussis anguibus isdem Forma prior rediit genetivaque venit imago. Arbiter hic igitur sumptus de lite iocosa Dieta Iovis firmat; gravius Saturnia iusto Nec pro materia fertur doluisse suique ludicis aeterna damnavit lumina nocte, At pater omnipotens (neque enim licet inrita cuiquam Facta dei fecisse deo) pro lumine adempto Scire futura dedit poenamque levavit honore.' 221) Rispetto ai versi di Saffo questi possono sembrare meno precisi, ma io avevo in mente il pescatore di costa, o 'di dory', che ritorna al calar della notte. 253) Vedi Goldsmith, The Vicar of Wakefield, Canzone. 257) Vedi The Tempest, come sopra. 264) Fra tutti gli interni di Wren, quello di St Magnus Martyr è a mio giudizio uno dei migliori. Vedi The Proposed Demolition of Nineteen City Churches (P.S.King & Son Ltd). 266) Qui comincia il canto delle (tre) Figlie del Tamigi. Dal verso 292 al 306 compreso, esse parlano l'una dopo l'altra. Vedi Gotterdiimmerung III, i: le Figlie del Reno. 279) Vedi Froude, Elizabeth, voi. I, cap.iv, lettera di De Quadra a Filippo di Spagna: 'Quel pomeriggio eravamo sul fiume ad assistere ai giuochi su una barca da parata. (La Regina) era sola a poppa con Lord Robert e con me, quando cominciarono a fare discorsi fatui e li spinsero tanto oltre che alla fine Lord Robert disse che, essendo io presente, non v'era ragione perché non si sposassero, se così piaceva alla regina.' 293) Cfr. Purgatorio V, v.133: 'Ricorditi di me, che son la Pia; Siena mi fe', disfecemi Maremma.' 307) Vedi S.Agostino, Le Confessioni: 'a Cartagine poi venni, e da ogni parte mi cantava nelle orecchie un calderone di empi amori' .

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==