POESIA /ELIOT 275 lungo il tratto di Greenwich oltre l'Isola dei Cani. Weialala leia Wallala leialala Elisabetta e Leicester 280 remi battenti la poppa era formata una conchiglia dorata rossa e oro. Brusca l'onda 285 increspava l'una e l'altra sponda il vento di sudovest sulla corrente portava lo scampanìo a distesa torri bianche. 290 Weialala leia Wallala leialala 'Alberi polverosi e tramvai. Highbury mi fe'. Richmond e Kew disfecermi. A Richmond le ginocchia alzai 295 supina sul fondo di un'angusta canoa.' 'Ho i piedi a Moorgate, e il cuore sotto i piedi. Dopo il fatto lui pianse. Promise: "Ricomincio da capo". Non commentai. Di che dovrei lagnarmi?' 300 'Marina di Margate. Non so connettere niente con niente. Unghie rotte di mani sporche. I miei, gente alla buona che non si aspetta 305 niente'. la la A Cartagine poi venni Rovente rovente rovente rovente O Signore tu mi strappi 310 O Signore tu strappi rovente IV. Morte per acqua Fleba il Fenicio, morto da due settimane, scordò il grido dei gabbiani, e il gonfio mare profondo e il guadagno e la perdita. 315 Una corrente sottomarina 52 gli spolpò le ossa in bisbigli. Mentre affiorava e andava a fondo rivisse le stagioni della maturità e della giovinezza entrando nel gorgo. Gentile o Giudeo 320 O tu che giri la ruota e guardi sopravvento, Fleba considera, un tempo bello e alto come te. V. Ciò che disse il tuono Dopo il lume di torcia rosso su volti sudati dopo il silenzio di gelo nei giardini dopo l'agonia in luoghi petrosi 325 le grida e il pianto prigione e palazzo e riverbero di tuono di primavera sopra monti lontani colui ch'era vivo ora è morto noi ch'eravamo vivi ora stiamo morendo 330 con un po' di pazienza. Qui non c'è acqua ma soltanto roccia roccia e non acqua e la strada di sabbia la strada che serpeggia e s'inerpica tra i monti che son monti di roccia senz'acqua 335 se ci fosse acqua sosteremmo a bere tra la roccia non si può né sostare né pensare secco il sudore e i piedi nella sabbia se almeno ci fosse acqua nella roccia bocca morta di monte dai denti cariati che non può sputare 340 qui né in piedi né distesi né seduti si può stare non c'è nemmeno silenzio tra i monti ma tuono secco sterile senza pioggia non c'è nemmeno solitudine tra i monti ma cupi volti rossi ghignano e ringhiano 345 dagli usci di case di fango screpolate Se ci fosse acqua e niente roccia se ci fosse roccia e anche acqua e acqua 350 una fonte una pozza nella roccia se almeno ci fosse suono d'acqua non la cicala e il canto dell'erba secca 355 ma suono d'acqua sopra una roccia dove il tordo eremita canta tra i pini clof clop clof clop clop clop clop Ma non c'è acqua Chi è il terzo che ti cammina sempre al fianco? 360 Conto, e ci siamo solo tu e io • ma guardo avanti per la strada bianca e ce n'è sempre un altro che ti cammina al fianco scivola avvolto in un mantello bruno, incappucciato non so se uomo o donna 365 - Ma chi è che ti sta all'altro fianco? Che è quel suono alto nell'aria
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