Linea d'ombra - anno X - n. 77 - dicembre 1992

45 è la donna, si sa, più sapiente d'Europa, con un mazzo di carte stregato. Ecco, disse, la vostra carta, il Marinaio Fenicio affogato, (Perle son quelle ch'erano i suoi occhi. Guarda!) Ecco qua Belladonna, la Signora delle Rocce, 50 la signora delle situazioni. Ecco l'uomo con tre bastoni, ecco la Ruota, ecco il mercante con un occhio solo, e questa carta, ch'è bianca, è qualcosa che porta sulle spalle, che mi è proibito vedere. Non trovo 55 il Penduto. Temete la morte per acqua. Vedo frotte di gente che camminano in tondo. Grazie. Se vedete la cara Mrs. Equitone, ditele che l'oroscopo glielo porto io stessa: bisogna stare proprio attenti di questi tempi. 60 Città irreale, sotto la nebbia bruna di un'alba d'inverno, una folla fluiva sopra il London Bridge, sì lunga tratta ch'i' non averei creduto che morte tanta n' avesse disfatta. Sospiri, corti e rari, erano effusi, 65 e ciascuno fissava gli occhi innanzi ai passi. Fluiva su per la collina e giù per King William Street, fino a St. Mary Woolnoth, che batteva I' ore con un suono smorzato all'ultimo tocco delle nove. Là vid'io un che conoscevo, e lo fermai gridando: 'Stetson! 70 Tu che stavi con me sulle navi a Mile! La·salma che piantasti l'anno scorso in giardino, ha cominciato a gemmare? Fiorirà, quest'anno? Od il sùbito gelo ne ha disturbato il letto? Tieni lontano il Cane, quello è amico degli uomini, 75 o con le unghie lo disseppellirà! ~ Tu! hypocrite.lecteur! - mon semblable, - mon frère!' II. Una partita a scacchi li Seggio ov'era assisa, come un trono brunito, riluceva sul marmo, dove lo specchio retto da colonnine lavorate a tralci e grappoli 80 da cui spuntava un Cupido dorato (un altro si nascondeva gli occhi dietro l'ala) raddoppiava le fiamme di candelabri a sette bracci riflettendo sul tavolo la luce cui si levava incontro un favillìo di gioie, 85 con dovizia profuse da astucci di satin. In fiale d'avorio e vetro colorato stappate, i suoi strani profumi sintetici in agguato, unguenti, ciprie o liquidi, turbavano, confondevano e affogavano i sensi negli odori; smossi dall'aria 90 ch'entrava fresca dalla finestra, questi ascendevano, ispessivano le fiamme allungate delle candele, ne lanciavano il fumo ai laquearia ravvivando il disegno del soffitto a lacunari. Legno di mare enorme nutrito di rame 95 bruciava verde e arancio, in cornice di pietra colorata, nella cui luce mesta un delfino scolpito nuotava. POESIA /ELIOT Sul caminetto antico dispiegata come se una finestra desse sulla scena silvana era la metamorfosi di Filomela, dal barbaro re 100 così brutalmente sforzata; pure, là l'usignolo tutto il deserto empiva d'inviolabile voce e ancora essa gemeva, e ancora il mondo incalza, 'Giag giag' a sozze orecchie. Altri monconi di tempo rinsecchiti 105 narravano le pareti; forme attonite s'affacciavano, sporgendosi, zittivano la stanza rinchiusa. Scalpiccìo sulle scale. Al bagliore del fuoco, alla spazzola, i capelli irti di punte fiammeggianti 110 rilucendo si facevan parola per poi, selvaggi, acquietarsi. 'Stasera ho i nervi a pezzi. Sì, a pezzi. Stai con me. Parlami. Perché non parli mai. Parla. A che pensi? Che pensi? Eh? Io non so mai a che pensi. Pensa.' 115 Penso che siamo nel vicolo dei topi dove i morti hanno perso le ossa. 'Che cos'è quel rumore?' Il vento sotto la porta. 'E quel rumore, adesso, che cos'è? Che sta facendo, il vento?' 120 Niente ancora niente. 'Non sai niente? Non vedi niente? Non ricordi niente?' Ricordo 125 Perle son quelle ch'erano i suoi occhi. 'Sei vivo o no? Che hai nella testa, niente?' Ma O O O O quel Motivetto sce-e-kspiriano - Così elegante 130 intelligente 'Che devo fare, adesso? che devo fare? Mi precipito fuori così come mi trovo, mi metto a camminare perla strada coi capelli in disordine, così. Che faremo domani? Che mai faremo?' 135 L'acqua calda alle dieci. E se piove, una vettura chiusa alle quattro. E giocheremo una partita a scacchi, comprimendoci occhi senza palpebre in attesache battano alla porta Quando il marito di Lii fu smobilitato, ci _ho_detto - 140 non ce l'ho mandato a dire, ce l'ho dettopropno 10, PER PIACERE SPICCIATEVI SI CHIUDE adesso che Albert ritorna, aggiustati unpoco. Vorrà vedere che ci hai fatto coi soldi che ti ha dato per farti mettere qualche dente.Te li ha dati, c'ero io . dannti.

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