la neoplasia è stata portata via, assieme al colon, e ai linfonodi che per il cancro sono un bengodi. Un terzo buco più banale funziona come un orifizio anale: e adesso sono bifronte come Giano l'unico dio che può vedersi l'ano. (In India sono tante le divinità che di facce ne hanno in quantità, ma tanto per Brahama quanto per Siva, confesso la mia scarsa attrattiva.) Lo giuro, senza il rischio di dire falsità, che l'intervento è stato fatto con tempestività. Senza più retto è una grave perdita la mia, ma ora ho una nettissima colostomia, e spero, appena sarò abile, di farle tenere un orario stabile. Perciò non aspettate le pene dell'inferno per farvi riparare i tubi del drenaggio interno; se il chirurgo dice "cancro" siete dei somari se non correte subito ai ripari. Se aspettate, sicuramente s'ingrosserà e probabilmente ovunque si diffonderà. La mia parola finale, prima di non dire più niente, è che "il cancro può essere abbastanza divertente". Grazie a Nye Bevan e a tutto il personale l'ospedale è un luogo quasi celestiale a patto che uno affronti il tumore con sufficiente senso dell'umore. Lo so che il cancro ne uccide tanti, ma anche le automobili e i tranquillanti; e può far star male da lasciar sfiniti, ma anche il mal di denti e i soldi non restituiti. Un sorriso burlone, ne son certo, spesso accelera la guarigione; perciò noi pazienti facciamo un piccolo gesto per aiutare i medici a rimetterci in sesto. Nota Cancer's a Funny Thing, scritta nel 1963, poco dopo l'operazione per il carcinoma rettale che non gli lasciava speranza di guarigione, fu pubblicata sul "New Statesman". Haldane ci scherzò sopra: "Che cosa strana essere pagati per la prima volta come poeti a 71 anni! Ma penso che sia il caso di incoraggiare la gente a non prendere il cancro troppo seriamente." La poesia, il cui titolo è preso da un verso di W.H.Auden, come quasi tutto quello che scrisse Haldane, sollevò molte polemiche. Gli arrivarono infatti moltissime lettere che, quasi in misura eguale, gli rimproveravano la sua mancanza di sensibilità o lo lodavano per il suo coraggio. "Questa poesia mi ha coinvolto in una corrispondenza così fitta - e, se fossi un imbecille, mi avrebbe coinvolto in litigi senza fine - che vorrei non averla mai scritta", scrisse poi. "Volevo aiutare gli altri e me stesso; sono un marxista abbastanza SCIENZA/HALDANE convinto da pensare che ogni poesia dovrebbe avere una funzione sociale, ma non abbastanza da pensare che ogni poesia debba averla. La principale funzione della mia poesia, quella di indurre i pazienti di cancro a farsi operare in tempo e a stare allegri, sarebbe stata più chiara se, dopo la quarta strofa, avessi incluso questa: Però, grazie alla sua abilità il chirurgo ridurrà la mortalità, poggiando su scientifiche basi in una percentuale di 19 su 20 casi. Mi sembra infatti che questa sia la corretta cifra di sopravvivenza (95%) per i casi di cancro rettale operati in tempo. Disgraziatamente la mia Musa è ormai una vecchia signora stanca e lenta, e mi ha ispirato queste righe solo dopo la pubblicazione. Una seconda funzione, niente affatto trascurabile, è quella di esprimere la gratitudine, assolutamente genuina, che molti pazienti provano, ma non tutti sanno esprimere, per i medici e gli infermieri dei nostri ospedali". Ho tradotto la poesia cercando di rispettare il più possibile lo stile e le rimedi Haldane. L'originale si trova in R. Clark, JBS. The lifeand the work of J.B.S. Haldane, cit., da cui ho tratto anche i dati per la nota 2. (N.d.T.) ANTOLOGIA ALCUNE CONSIDERAZIONI SULLA NON-VIOLENZA traduzione di Chiara Martinelli lo sono un uomo violento per carattere e per educazione. Tutti i miei antenati in linea maschile si potrebbero correttamente definire come degli Kshattriyas. Prima del 1250 la nostra storia è lacunosa; dal 1250 al 1750 abbiamo controllato da un fortino un passo che porta dalle colline alle pianure della Scozia. La nostra occupazione principale consisteva nell'impedire alla gente dei clan delle colline di razziare il bestiame degli abitanti della pianura; ma una volta ogni trent'anni circa dovevamo spingerci a sud per resistere a un'invasione inglese, e almeno due miei antenati diretti furono uccisi nell'adempimento di questo compito. Anche quando la Scozia venne unita all'Inghilterra da un matrimonio reale, e dopo che i clan vennero pacificati, la tradizione resistette. Quand'ero bambino mio padre mi leggeva i Racconti del nonno di Scott, che sono racconti di imprese guerresche della nobiltà scozzese, e mi addestrava alla pratica del coraggio. Non lo faceva conducendomi in battaglia, come avrebbero potuto fare i suoi antenati, ma portandomi nellé miniere. Credo che mi~ condotto sotto terra per la prima volta quando a~evo qua~~ A vent'anni già lo accompagnavo nell'esplorazione delle~ dove erano da poco avvenute esplosioni, e dove c'era~- gas tossici, di caduta delle volte e di nu<;>veesplos1om. quando nel 1915 mi ritrovai_pe_r _Ia _Pf!ma ~ol~. bombardamento nemico, uno dei ffileI pnilll pens1en fu: come si divertirebbe mio padre!"
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