DENTRO LA SCUOLA Gianni Canova (Castione 1954) insegnante, si occupa di cinema e cultura di massa (saggi sul romanzo poliziesco, sul cinema australiano, sul cinema americano, ecc.). Redattore di "Segno Cinema", collabora a "Il manifesto", "Il mucchio selvaggio", e a, "Sette", supplemento del "Corriere della sera". Brasile, Villaggio Xavante (1991 ). Viva la mamma Insegnanti e genitori Gianni Canova Lo chiamano "ricevimento parenti". Per gli insegnati è un adempimento contrattuale da svolgere più o meno stancamente secondo i bioritmi e le stagioni, per i presidi un'impagabile occasione per intensificare le proprie "public relations", per i parenti in questione (ma il termine va letto filologicamente come latinismo, ed indica brutalmente i genitori) un'opportunità altrettanto impagabile di riconferma del proprio ruolo. Tra i riti della scuola superiore italiana è uno dei più radicati, forse il più pericoloso. "Come va la mia bambina?", gorgheggia giuliva la signora piccolo-borghese impellicciata (al "ricevimento parenti" sono tuttemadri, tutte piccoloborghesi e tutte con pelliccia) parlando della figlia quasi-ventenne inibita nella sua fisiologica crescita psichica dall'invadenza di cotanta presenza parentale. E l'insegnante giù a ripetere la solita litania giaculatoria basata sulla centralità LATERRA 25 < ;; comunicativa delle avversative. Potrebbe, ma non dà. Si impegna, ma non al massimo. Ha buone doti, ma dovrebbe coltivarle di più. Al "ricevimento parenti" la comunicazione si svolge tutta nel regno della virtualità o in quello della delazione. "Signora, lei dovrebbe far capire a suo figlio ...": dove con "far capire" si evoca, per perifrasi oper eufemismo, il solito vecchio spettro del sorvegliare e punire. Monumento al "mammismo" e consacrazione istituzionale dei ruoli della famiglia piccolo-borghese, il "ricevimento parenti" nella scuola superiore italiana è la dimostrazione lampante di come Cuore di De Amicis fosse più laico e più avanti di noi. Perché lì, almeno, i genitori di Franti non si vedevano mai e quelli operai era il maestro che doveva andarseli a cercare: ma dopo aver esaurito tutta la possibile gamma di relazioni dirette con i ragazzi. Da noi invece la scuola si ; = ~ .. e: E
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