Linea d'ombra - anno X - n. 76 - novembre 1992

STORIE/VllQUEZ RIAL si lasciarono come amici da tutta la vita, con una forte stretta di mano e un arrivederci da compagni di fatiche; ventiquattro ore più tardi, rivedendosi al caffè di Sim6n Castro, si scambiarono il solito buona sera e ciascuno bevve e lesse i giornali per proprio conto come se niente fosse. Dopo un certo periodo, vedendo arrivare ogni mese la busta con i trenta biglietti da mille senza che gli venisse chiesto niente in cambio, il Triste si lasciò andare a elucubrazioni e sospetti e, senza poterlo evitare, una sera, nonostante l'evidente rischio di essere a sua volta spiato, si mise a seguire Chaves quando questi lasciò il bar di Sim6n: lo tenne d'occhio finché, nel quartiere di San Telmo, lo vide entrare in una piccola porta, l'unica apertura in un enorme muro ininterrotto che si estendeva per quasi cento metri e terminava in un giardino recintato: attese un paio di minuti prima di passare davanti all'entrata che l'altro aveva utilizzato e andare sul davanti a vedere che razza di edificio fosse quello: una chiesa: con quella informazione sorprendente ripercorse tutta la strada fino al punto di partenza e, arrivato, chiese a Sim6n: "gallego, a che ora chiudi?": "alle tre, perché? vuoi fermarti?": "sì, questa sera non andrò a casa: devo essere in centro alle sei e mezza": "ti farò compagnia": "bene: allora per prima cosa fai del caffè e servi un paio di gin, offro io": chiacchierarono e bevvero per tutta la notte: a un certo punto della conversazione il Triste aprì il sacco con il suo amico: "Castro, tu credi che Chaves sia della Yuta?": "non so, questa è l'impressione che ebbi quando cominciò a venire, però non saprei": "sai che credo sia un prete?": "un prete?": "sì, un prete": e continuarono a parlare d'altro, come se niente fosse, ma alle sei e un quarto, quando il Triste uscì dal bagno del fondo dopo essersi lavato la faccia, fece una raccomandazione al suo amico: "Sim6n, dimenticati quello che ho detto su Chaves, va bene?": "mi hai detto qualcosa?: non ricordo": "meglio così", disse il Triste come saluto. Alle sette era davanti alla chiesa, aspettò che la prima messa fosse incominciata, in modo che l'officiante non potesse vederlo entrare: era deciso a perdere anche l'intera giornata in un angolo buio del tempio, se fosse stato necessario, finché non apparisse Chaves nel suo abito talare: passò inosservato scivolando verso la navata laterale di destra: non dovette aspettare neanche unminuto: fece scorrere lo sguardo sopra tutti i fedeli mattinieri, vecchietti e vecchiette, e quindi fissò il sacerdote che stava celebrando: era Chaves: Agustfn Chaves, pensò il Triste, Sant' Agostino: così avrebbe pensato a lui d'ora in poi, e.onquel nome: Sant' Agostino: ma non glielo avrebbe detto finp alla fine: per lui era lo stesso, qualunque fosse il lavoro dell'altro, ma preferiva saperlo: "noi" era forse la Chiesa? preferì lasciare la domanda in sospeso e andarsene prima di essere visto: fino a quel momento non era stato seguito: né lo seguirono fino a Constituci6n: andò a casa sua e dorrrù fino alle cinque: alle otto era nuovamente al caffè di Sim6n: alle otto e un quarto entrò Chaves: "Sant' Agostino", si disse il Triste: "Sant' Agostino, cazzo!", e fu sul punto di scoppiare a ridere: "domani alle quattro al Tortoni", gli disse l'uomo con l'impermeabile passandogli di fianco e fermandosi un momento con la scusa di un saluto particolarmente cordiale mentre andava ai servizi: "molto bene: a domani", rispose il Triste: pagò e uscì dal locale. Copyright Horacio Vasquez Rial, 1987. Collana «SchulimVogelmann» A. B. Yehoshua Elogio dellanormalità SaggisullaDiasporae Israele RivkahS. Kluger Psichee Bibbia Trecontributai l simbolismo dell'individuazione J6zef Hen L'occhiodi Dayan Treraccontisull'eterno antisemitismpoolacco Jean Baumgarten Lo yiddish Storiadellalingua e dellaletteraturayiddish Jacob Neusner I fondamenti del giudaismo Torah,Mishnahe Talmud DavidVital Il futuro degliebrei Il popoloebraico a un bivio? SiegmundHurwitz Psichee redenzione Individuazionceomevia di salvezza Opere fuori collana ClaudioCanal Tutti mi chiamano Ziamele Musicheyiddish MaurizioMolinari Ebrei in Italia: unproblema di identità Roberto G. Salvadori La Comunitàebraica di Pitigliano Bruno Vasari Mauthausen bivaccodellamorte Liliana TrevesAlcalay Sefarad Storia,musicae tradizioni degliebreispagnoli Osho Rajneesh L'arte di morire UnMaestroorientale parladel chassidismo Jerzy Pomianowski Sodomae Odessa Variaziondi rammatiche su un temadi IsaakBabel' EDITRICE LA GIUNTINA Via Ricasoli26 - 50122Firenze - Te!. (055)2381219 63

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