l'intelletto, e non col naso: sanno, ma non col naso! E proprio questa mancanza di un contatto diretto con la vita, questo sottomettere la vita alla teoria, ai programmi, agli schemi, è caratteristica di una cultura di seconda categoria di tutti i popoli di seconda categoria del mondo, popoli timidi, popoli pieni di soggezione. L'artista è colui che ha a che fare con la vita direttamente. Non si può tuttavia disconoscere che alcuni di quegli analisti dell'animo argenti no abbiano fatto molto e meritatamente abbiano ottenuto una fama continentale, cioè in tutta l'America meridionale. Canal Fejhoo appartiene al novero di questi famosi specialisti e inoltre è un mio grande amico. Ci diamo delle pacche sulle spalle, che in Argentina è un segno di affetto."Che ci fa qui?" gli chiedo "Son qui per lavoro (Canal è avvocato). Venite con me. Là dietro l'angolo c'è un incontro di poeti della Catamarca, unito a un concorso di bellezza". Andiamo. Entriamo in un vasto capannone- sarebbe difficile chiamarlo altrimenti - immerso tra gli alberi. Sul palcoscenico stanno seduti dieci signori anziani, con la faccia da attori. Il pubblico occupa le panche, si ingozza di panini e trangugia CocaCola. Si capisce subito che il livello è pessimo: di continuo partono dei fischi selvaggi e rimbomba un battere di gambe di svariati beceri, convenuti a quel concorso di bellezza con fini non proprio estetici. Devo convenire però che persino il becerume argentino non manca di fascino e eleganza. Dietro una tenda socchiusa, le candidate al titolo di reginetta.inquiete e tremanti per il freddo, con il busto fasciato da un nastro con la scritta, saltano e si dimenano come farfalle. Canal ci accompagna da un gruppo di giovani, appoggiati al muro nelle pose più varie: ecco i poeti che devono rendere illustre il concorso di bellezza declamando i propri versi. Nella provincia argentina avviene di frequente che ci si scambi queste visite poetiche e, in generale, estetiche. Il che, tra parentesi, non nuoce ai giovani adepti delle Muse: perché un bardo come questi, che è diventato bardo pubblicando sul giornale locale cinque, magari brevi, poemi assonanti, viene regolarmente invitato in altre cittadine della repubblica a incontri artistici concorsi e festival, in nome degli "scambi culturali". Come sono vestiti bene! Mi fanno venire in mente la gioventù poetica polacca di prima della guerra, che era al vertice per sudiciume e povertà del guardaroba, ma scriveva delle poesie non disprezzabili. Questi qui, sono debolucci in fatto di poesia, ma hanno pantaloni Far West, camperas, grandi cappelli da cow-boy e splendidi, colorati, foulard ... Mi guardano con diffidenza - mi conoscono già-e uno del luogo mi ammonisce: "Gombrowicz, cerca di non fare lo spiritoso!" "Quando mai" dico pacificamente. "Che ti viene in mente! Ma peccato che voi siete spiritosi da soli. Vi han portato qui per celebrare il concorso di bellezza. È la cosa meno poetica che possa capitare a un moderno poeta. Banalità sentimentale antipoetica! Kitsch!" "Stupidello! Siamo qui per provocare uno scandalo. Recitiamo in sei, e ciascuno ha una poesia che incita alla libertà sessuale. Capisci?" Capisco. Forti sono le tradizioni spagnole in Argentina e fino a non molto tempo fa la donna era la loro schiava. Quando diciannove anni fa sbarcai a Buenos Aires e per la prima volta mi recai in città, non potevo capire che cosa stesse succedendo, perché la strada mi sembrava cieca, non vedente, o piuttosto indifferente ... ST0RIE/G0MBR0WIC:Z alla fine scoprii il motivo: le donne andavano con lo sguardo fisso dritto davanti a sé, sembrava che con lo sguardo seguissero una linea. Alcune decine di cadetti della marina commerciale polacca, che erano arrivati assieme a me non riuscivano a nascondere la propria costernazione: nessuna donna gli rivolgeva nemmeno una volta lo sguardo. Ovviamente da allora molte cose sono cambiate e oggi i ragazzi e le ragazze si chiamano per nome e quei conciliaboli sono intenzionalmente condotti secondo lo stile guarango, se non lumfardo, cioè più simili al gergo di strada che alla lingua del- !' Accademia di Spagna. Questa gioventù si spoglia con facilità, forse addirittura con troppa facilità, ed ecco perché le ninas sono strettamente controllate ed è limitata la libertà dei loro movimenti: le ragazze argentine di famiglia della buona borghesia non sono libere di stare da sole con un uomo, non possono uscire in strada dopo cena, non possono flirtare, civettare ... "L'anima spagnola! Non è come negli States!" dicono sospirando i ragazzi "Come siamo arretrati!" Ma questa prudenza delle donne non è soltanto frutto della Spagna: deriva dal modo di vita locale, che è tranquillo, borghese, programmato alla costituzione di una famiglia e alla sua collocazione in una casa con il giardinetto. Una ragazza argentina ha tutte le possibilità di un decoroso matrimonio e di trascorrere il resto dell'esistenza virtuosamente e senza rischi. Ecco perché un'avventura non è semplicemente immaginabile per queste ragazze. Qui tutto è calcolato per costringere il maschio a sposarsi e questa politica femminile ha unilateralmente trionfato sul desiderio maschile di avere delle avventure. Soltanto che ... il diavolo non dorme. E i miei poeti si preparavano all'offensiva. da: W. Gombrowicz, Wedrowki po Argentinie (Peregrinazioni in Argentina), lnstytut Literacki, Parigi 1977. ~-----------------------, I I I I I I I I CONTIAMO SU DI TE.I CONTA SU DI NOI. : I I 'E inpiùil 10% NOI DONNE E LEGENDARIA. disconto DUE GIORNALI suilibridella UN SOLO ABBONAMENTO. 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