Linea d'ombra - anno X - n. 76 - novembre 1992

POESIA/MOTION che urla una lingua che non conosco. Cambia canale. Ora capisco: dice "Gas! Gas! Gas!" sparato così in fretta che non mi dice niente. Schiaccia il pulsante. Ecco un carro armato sorpassato dai cammelli - roba da pazzi. Clank-clankety-clank. Cambia canale. Ora capisco: i cammelli stanno lasciando il mondo in cui nessuno si aspetta di sopravvivere. Schiaccia il pulsante. Ecco il nulla che vediamo nel buio quando cessano le immagini e le voci tacciono. Cambia canale. Ora vedo: non è il nulla totale - ci sono due facce nel nevischio che cricchia, pallide e silenziose mentre ritto in mezzo a loro il bambino si sveglia e piange per mangiare. Schiaccia il pulsante. Non c'è niente di speciale in questi addii da mio padre: si beve troppo, si mangia troppo, troppe le stanze da riscaldare, e le chiacchiere si riducono al traffico e alla strada migliore per tornare a casa in una lingua che se non è proprio morta non è neanche d'amore. Che la musica cominci. Poi viene lo scatto dei copertoni sulla ghiaia. Mio padre si volta verso la casa come chi cammina sott'acqua. The Times Literary Supplement, 4 gennaio 1991 Kuwait, marzo 1991 (foto di Luigi Baldelli/Contrasto)

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