Cosapotremmoinsegnarvi Yi Munyol traduzione di Vincenza D'Urso Yi Munyol ( 1948) è uno degli scrittori più importanti della Corea del Sud: i suoi libri si pubblicano in centinaia di migliaia di copie, le sue storie appaiono a puntate nei quotidiani, diventano sceneggiati televisivi e film di successo. Solo una sua opera, ILnostro eroe decaduto, è uscita in italiano nell'aprile di quest'anno presso la casa editrice Giunti di Firenze. Non sono venuto qui per rivelarvi chissà quali teorie, ma per il piacere di incontrare gente che vive dall'altra parte del mondo rispetto a noi. Anche se a volte le cose che dirò potranno sembrare prive di collegamenti sensati, spero umilmente nella vostra comprensione. Nel nostro paese esiste un antico detto secondo il quale ,-,1' uomo e la terra in cui nasce sono una cosa sola", vale a dire che l'uomo deve nutrirsi dei prodotti che nascono dalla sua terra, perché sono quelli che più si confanno al suo organismo. Ebbene, ritengo che ciò sia valido anche per lo sviluppo spirituale dell 'uomo, È solo nutrendosi del "cibo spirituale" tipico della propria zona culturale che una mente può svilupparsi al massimo livello. Nel nostro caso purtroppo si è verificato esattamente il contrario, e ciò risale a molti anni fa. In seguito a una forte influenza sulla dimensione psicologica stessa della nostra cultura, quasi non abbiamo potuto fare a meno di seguire e adottare, come se fosse nostro, il modello culturale occidentale. Questo spirito d'imitazione, inizialmente limitato alla sola esteriorità, in seguito ci ha portati a sostituire in maniera radicale anche le stesse materie di istruzione scolastica, facendo in modo che la base teorico-filosofica esistente nelle nostre scuole, e quindi appresa dai nostri studenti, fossero l'Ellenismo e le teorie proprie della filosofia occidentale. Con ciò non voglio dire che gli elementi del pensiero orientale fossero del tutto assenti dai nostri curriculum di studi, ma, paradossalmente, capita che la maggior parte degli studenti laureati nelle nostre università abbiano più familiarità con i nomi di Aristotele e di Platone che non con quelli di Confucio e Laotse, Del resto ciò accade anche a livelli di istruzione molto più precoci, perché i nostri bambini conoscono bene i personaggi delle Vite di Plutarco e non hanno mai sentito parlare di eroi e figure mitiche tipiche della nostra mitologia. Un altro elemento di provenienza occidentale che ha avuto e continua ad avere una profonda influenza sulla nostra formazione culturale e che, come tale, non può essere ignorato, è il Cristianesimo nelle sue svariate forme. Non posso garantirvi l'accuratezza delle cifre, ma ritengo che in Corea, attualmente, oltre metà della popolazione (la Corea del Sud ha circa 41 milioni di abitanti) professi la religione cristiana. Questa religione è così diffusa che in ogni paesino, anche in quelli più remoti, l'edificio più importante ed evidente è una chiesa, Inutile aggiungere che il vento di ebraismo che soffia da quegli edifici è incredibilmente forte, I bambini crescono ascoltando più spesso la storia di Davide e Golia che quella di Kwanchang, il mitico guerriero della Corea IL CONTESTO Yi Munyol in una foto di Giovanni Giovannetti. antica morto in battaglia, famoso ormai solo tra gli adulti per il suo eroismo. Recentemente devo però dire che la nostra cultura ha mostrato segni di recupero e di rivalutazione delle teorie e dei modelli culturali appartenenti alla storia passata del nostro paese. Un po' come il salmone nuota controcorrente per fare ritorno alle acque in cui è nato e lì riprodursi, così noi abbiamo recuperato le nostre radici culturali e rivalutato le nostre tradizioni. Si può dire che questa sia la situazione più diffusa tra gli in_tellettualidel mio paese, Qui però farò soprattutto riferimento alla mia esperienza personale per raccontarvi come io mi sia avvicinato nuovamente alle radici culturali orientali. Dire che lo studio dei classici e del pensiero cinese sia stato abolito non corrisponde a v.erità: esistono tuttora presso le Università dipartimenti di sinologia, anche se non godono di enorme popolarità tra gli studenti. Per farvi un esempio, diciamo che tra la cultura cinese e quella coreana esiste un rapporto analogo a quello tra cultura greca e il resto dell'Europa, L'attenzione verso la cultura cinese è rimasta comunque in vita essenzialmente per due motivi: primo, un interesse se vogliamo "disattento" verso una cosa che viene considerata parte della nostra cultura più per tradizione che per convinzione e poi perché per molto tempo lo studio delle "cose" cinesi è stato spesso niente di più di uno svogliato esercizio mentale impostoci e fatto soltanto perché impostoci, non certo in seguito a una scelta consapevole. Basta pensare alle innumerevoli peripezie attraversate dall'insegnamento del cinese antico e del sinocoreano nelle scuole: più volte il cinese classico e l'insegnamento degli ideogrammi sono stati aboliti dai programmi ministeriali_ Il caso più recente si è avuto negli anni Settanta, Quella generazione di studenti oggi si trova molto a disagio per la sua assoluta ignoranza in materia di sinocoreano. Devo comunque ammettere che nel mio caso avevo superato già i vent'anni quando mi avvicinai allo studio del cinese e ne rimasi così affascinato che, se all'inizio l'approccio era stato piuttosto incerto e pieno di riserve, in seguito mi appassionò a tal punto da non riuscire più a smettere. Proprio per questo mio smisurato amore per la cultura orientale, a volte mi considero un'eccezione rispetto ai miei coetanei. 17
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