Linea d'ombra - anno X - n. 75 - ottobre 1992

IL CONTESTO Atlanta, 1992. Convention democratica. Foto di Roberto Koch. cause. E in realtà, alla fine, in questo paese il problema della violenza si riduce alla battaglia tra le razze. Credo che la storia senza fine dell'oppressione degli afro-americani, della popolazione nera di questo paese, sia la cosa che colpisce di più. Si tratta di un popolo a cui è stato assegnato il destino di vivere in una specie di inferiorità permanente. Di tanto in tanto qualche individuo viene estratto dalla comunità dei neri e reso famoso, coperto di successo, mentre gli altri continuano a essere oppressi. Poi queste persone famose e rispettate devono fare da portavoce alla loro comunità. Una procedura a dire poco vergognosa. Capisci, si tratta di persone che sono state approvate e scelte per parlare a nome degli altri. E se diventano troppo grandi, come è successo a Malcom X, o spariscono o vengono emarginate, oppure cambiano, come è accaduto alle Pantere Nere, che si sono trasformate completamente. Si possono intravedere soluzioni? In proposito sono molto pessimista. In parte a causa dello straordinario potere ideologico del mito americano, che trovo molto difficile da capire. Sono cresciuto in una società più vecchia, dove tutti sanno qual è la verità e dove non è difficile affrontarla per quello che è. Ma qui si mette un'enfasi tremenda sul fatto di dire la verità approvata, un concetto totalmente differente, che copre un'altra differenza radicale tra questo e altri paesi. Qui sono convinti di essere diversi dagli altri popoli, di non avere problemi. In questo paese l'intera storia dello schiavismo deve ancora cominciare a essere affrontata e insieme a essa la questione dei neri e della loro sistematica oppressione. Chi ha il potere oggi in America? Credo ce l'abbia la stessa élite di cui ha parlato Wright Mills 12 circa quarant'anni fa: le stesse corporations, i militari, i gruppi sociali a cui il potere viene conferito, un certo tipo di accademia, di istituti e di istituzioni. Ma il potere in America si basa soprattutto sul potere economico e su una qualche forma di autorità sociale. Dunque la chiesa ha flncora potere, anche se assai meno di prima. Ciò che oggi conta realmente sono i corpi organizzati, che includono grandi corporations, banche, industrie cosiddette finanziarie e di servizio, tra cui, grazie alla loro totale affidabilità, si possono annoverare molte università, certamente il governo e i maggiori gruppi legati alla difesa.L'industria militare e quanto le sta a monte e a valle ha ancora un potere gigantesco. Da questo punto di vista non è cambiato niente. Che lingua si parla oggi in America? Insegno letteratura da trent'anni. Direi che oggi i miei studenti sono in grado di scrivere molto più velocemente e molto di più dei loro colleghi del passato. Naturalmente il merito è dei computer. Dieci anni fa, ad esempio, se chiedevo ai miei studenti di scrivere un saggio di quindici pagine, mi ritrovavo per lo più testi di dodici/ tredici pagine. Oggi devo implorarli di limitarsi a un massimo di dieci pagine. Dunque possono scrivere più in fretta, perché il computer lo rende assai facile, ma la scrittura - come sappiamo bene - si basa sulla lettura, sulla struttura della frase, su una certa formalizzazione dell'espressione. Bene, tutto questo sta scomparendo, perché i libri stanno scompl\[endo. Gli studenti attuali, per lo più estremamente brillanti, sono però assai più articolati in matematica e scienze o, per cambiare settore, in quella che viene definita cultura popolare, la quale è essenzialmente non verbale. Televisione, sport (a proposito, la questione dello sport è della massima importanza): un'incredibile quantità di energia intellettuale e di intelligenza critica che in altre epoche sarebbe stata destinata alla lettura, a questioni intellettuali, allo studio della

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