organizzare la narrazione, sembrano possedere unpreciso valore simbolico ... Il romanzo per me è l'approfondimento di uno o più personaggi. Per fare ciò il romanziere deve agire come nella vita, nel senso che la nostra conoscenza delle persone di solito si costruisce attraverso una somma di informazioni che però non ci giungono in modo lineare e cronologico. Quando incontriamo qualcuno, poco a poco apprendiamo in modo disordinato una serie di dati che appartengono al suo presente e al suo passato: solo in seguito ricostruiremo tutto l'insieme nel!' ordine necessario. Questo tempo psicologico è quello che cerco di far rivivere nei miei libri, di conseguenza le mie storie non sono lineari. Questo andirivieni temporale rimanda però anche al rapporto passato/presente, tradizione/modernità ... Il passato e il presente sono entrambi importanti. Le radici del passato sono quelle che legittimano la nostra identità. lo,· ad esempio, mi sono riconosciuto come africano leggendo le opere di Césaire e Cheikh Anta Diop, scoprendo così un passato che non mi era stato insegnato a scuola. Agli studenti della mia generazione la scuola coloniale ha infatti insegnato che i nostri antenati erano i Galli, uomini dagli occhi blu. Evidentemente non vi credevamo, ma era una figura retorica con la quale bisogna fare i conti. Al di là di tale assurdità, il vero problema era però che a scuola istillavano in noi la vergogna per il nostro vero passato. Scoprire che avevamo un passato come gli altri gruppi umani è stato essenziale per risollevarci, per avere fiducia in noi stessi e per superare quella lacerazione di cui parlavo prima. È certo però Foto di Uliano Lucos. INCONTRI/LOPES che nell'equilibrio tra passato e presente, quest'ultimo acquista per me un peso determinante. Credo infatti che la modernità offra qualche possibilità in più: se fossi nato qualche secolo fa sarei stato uno schiavo e la mia vita non sarebbe stata certo molto felice. So che i miei figli e i miei nipoti conosceranno in futuro grandi difficoltà, è certo però che alcuni dei problemi che io ho vissuto nella mia infanzia o che stiamo ancora vivendo oggi per loro saranno risolti. Personalmente credo che - nonostante le difficoltà, le incertezze e gli arretramenti temporanei -1' umanità nel complesso stia avanzando. Insomma, sono un modernista, anche perché sono nato da un incrocio, e per un incrocio ancorarsi al passato è un po' ridicolo. Eppure nei suoi libri la modernità africana è a volte criticata ferocemente ... Forse una delle caratteristiche che distinguono la mia opera da quella di altri scrittori africani della mia generazione (non i più giovani però, dato che questi oggi fanno ancora meglio di me) è che sono stato uno dei primi ad affrontare il problell).adella critica della società africana nata dall'indipendenza. Credo infatti che il ruolo degli intellettuali e degli artisti sia quello di far luce sui difetti dei loro contemporanei e della società in cui vivono. Si · tratta di offrire al lettore alcune armi per rimettersi in discussione e per avanzare. Criticare per me è rimettere in discussione se stessi. L'auto-compiacimento produce solo brutta letteratura. Nel suo paese, negli anni Settanta, lei ha assunto importanti incarichi politici. ILtema della politica ritorna spesso anche nei 81
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