Linea d'ombra - anno X - n. 74 - settembre 1992

Budapestnel 1956. Quanto tempo è stato dentro?" "Sette anni," disse B. L'autista fischiò: "Politica?" "Sì," disse B. "Un anno e mezzo nella cella dei condannati a morte." "E ora l'hanno lasciato uscire?" "Pare," disse B. "Si vede molto?" L'autista alzò tutte e due le spalle e le riabbassò "Sette anni," ripeté. "Non c'è mica da meravigliarsi" B. scese al Fogaskerekii per fare a piedi il resto della strada voleva abituarsi a muoversi liberamente, prima di incontrarsi con la moglie. L'autista non accettò la mancia. "Avrà bisogno dei soldi, compagno," disse. "Li spenda per la salute. Carne ogni giorno, mezzo litro di vino buono, e si rimetterà presto." "Arrivederci," disse B. Di fronte a sé, un po' più indietro, nella vetrina di un negozio di moda, aveva intravisto uno specchietto. Si fermò davanti per un po', poi se ne andò. In via Pasaréti c'era troppa gente, e per un sentiero STORIE/DÉRY che, passando accanto a un campo di tennis, portava in collina, tagliò per via Herman Ott6. Qui, invece, sentì troppo spazio attorno a sé con le aree non fabbricate che si aprivano direttamente sulle colline di fronte. Si sentì svenire, e si mise a sedere sull'erba. Del resto, sua moglie non l'aspettava, aveva tutto il tempo di starsene per un po' seduto sull'erba, pensò. Davanti a lui, dietro uno steccato, un melo in fiore. B. lo osservò per un po', quindi si alzò e si avvicinò allo steccato. I grandi fiori, bianchi, di una luce cerea, erano così fitti sui rami che a guardare dal basso la corona bianca quasi ostruiva la vista della superficie blu, vibrante del cielo. A guardare i fiori a uno a uno, nel calice, alla base dei petali, larghi in alto e stretti in basso, si percepiva un alito rosa che intrideva tenero la luce nuziale delle corolle. Nei fiori ronzavano api, piccoli fili aurei vibranti nel tessuto bianco dei petali, e tutto l'albero sembrava ondeggiare, come un velo gettato nel vento. B. restò lì a lungo come ad ascoltare la voce dell'albero. Tra due rami si poteva scorgere il cielo e lontana, una nuvola lanuginosa, immobile, che sembrava un altro melo in fiore, irraggiungibile. Attraverso ciò eh' era tangibile B. guardò l'intangibile, finché provò un capogiro. Aveva dimenticato di caricare l'orologio e non sapeva quanto tempo fosse passato da quando era sceso dal tassì. Girò sui tacchi e si avviò verso casa. Dopo pochi passi si fermò dietro un altro 59

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==