Linea d'ombra - anno X - n. 74 - settembre 1992

Reggimento di fanciulli Condividere la lacerazione, la danza, che è scena, ciò che è, balla, e la luce indica l'ombra, che egli sappia danzare e di nuovo esce di scena, rinasce nelle parole: non in fuga dalla miseria, dalla furia ricattatrice, dal padre, che dispone le cose, egli ha le parole sulle punte dei piedi, i talloni asciutti proseguono sul sentiero sbagliato, fuggono oltre verso il chiaro. Morte della poesia La congiura delle parole vige: la loro corte si è fatta più piccola, più piccola della distanza con la morte. Banditi sono gli squamosi giorni: coperti dallo stormo di foglie dei sogni sognati. Nessun accenno, nessun testimone, che era altrimenti abbandona la risposta. Cammino verso l"'lo" Per te il vento non lacera alcun ventaglio, dal sole hai preso congedo, dalla pelle tremante e dalla prima fragranza del mattino, due conchiglie sono il tuo abito, nessuno te lo squarcia, l'umido appartiene solo a te. "ognuno è abbandonato in pasto a se stesso", ti ricordi di Turgenjew, della brama di eccitarci con ciò che è detto? Ci siamo vergognati di noi stessi, noi custodiamo la vergogna, ma tu eri in suo possesso, POESIA/KOLLERITSCH ti pendeva addosso come un cuore di panpepato. Tu fai dolce l'amaro, dolce la terra, le tue mani pulisci leccando e ciò che odorava di te, era la mia colpa, ora ti riscalda la durata, tu mostri al giorno la tua natura, e gradino dopo gradino ti allontani sempre più velata. Poi Alla fine si approssima, ma già l'inizio più bello si è riservato l'addio, il suolo materno per i talloni, Anni senza finestre vengono dal dover andare avanti, riflettevano quanto discernevano, se stessi, e la rosa era solo una rosa. Incontro con Qualcosa Pronto è il sepolcro, il cibo è predeterminato, tutt'intorno girano i segreti della fontana, sono la strada che attende. Questo indicano le nubi. Sulla via del ritorno tornano indietro, confondono, scambiano i passi, il fuoco che non si spegne mai, il fabbro davanti con il martello e l'incudine conosce la durezza nel dare e nel prendere. Si cela nella costellazione? Precede nel volo gli uccelli? Taglia in due l'aria e scompare nel mezzo? Assapora se stesso nell'addio? 55

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