Linea d'ombra - anno X - n. 73 - lug./ago. 1992

STORIE/UPWARD dipinte su un lungo fondale orizzontale, al quale veniva impresso movimento tramite rulli verticali che ruotavano dietro al fondale stesso. Come sembravano ridicole le colline azzurognole, così inferiori alla realtà che nascondevano, la vera valle alberata che scendeva ripida verso il mare. Per un momento fissò lo scenario artificiale che correva all'indietro, senza tuttavia metterlo a fuoco chiaramente, poiché di nuovo, in quel momento, quasi tutto ciò che lo circondava non veniva più percepito dalla sua coscienza, questa volta a causa di un'infelicità estrema che non riguardava più l'impossibilità di partecipare in futuro all'attività politica, bensì lo stato attuale della causa, al cui trionfo su tutta la Terra egli e Lana avevano un tempo sperato di assistere prima di morire. In quel momento, mentre guardava fissamente quasi senza vedere, nacque nella sua mente una scena immaginaria, in parte basata sullo scenario artificiale "vero" anche se molto più allarmante e più simile alla realtà. Le colline azzurognole lasciarono il posto a un vasto paesaggio color fango, privo di alberi e d'erba, che declinava dal primo Strada di Londra alla fine degli anni Venti. piano sulla destra per poi risalire verso un orizzonte lontano non più di un miglio, a sinistra sullo sfondo; due trincee militari parallele, scavate un centinaio di metri una dall'altra, scendevano a loro volta lungo il pendio e poi risalivano verso e oltre l'orizzonte. Leslie era ben conscio che questo paesaggio non era quello realmente dipinto sul fondale mobile che stava fissando, ma la scena immaginata era incomparabilmente più vivida e significativa di quella "reale", che ancora riusciva a vedere, anche se confusamente. Lungo tutto il fronte visibile delle trincee cominciarono a emergere soldati disarmati, prima pochi, poi più numerosi, soldati che si incontravano nella terra di nessuno fra le due trincee. Stava assistendo all'inizio della fraternizzazione delle truppe inglesi e tedesche, il primo Natale della prima guerra mondiale, e stava assistendo proprio a questo episodio poiché aveva rappresentato, per lui e per Lana, una delle garanzie che la storia aveva dato della possibilità che un giorno gli uomini di tutte le nazioni si sarebbero uniti contro i potenti, per i cui interessi erano stati costretti con l'inganno a uccidersi l'un l'altro. Guardava i soldati inglesi e tedeschi scambiarsi gli elmetti, mostrarsi a vicenda le fotografie dei familiari, visitare le rispettive trincee,

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