Linea d'ombra - anno X - n. 73 - lug./ago. 1992

PAESAGGI DI CARTAPESTA Edward Upward traduzione di Roberta Scarabelli Se la vicenda di Lewis è senz'ombra di dubbio tuttora poco nota in Italia grazie a un interesse editoriale certo non sollecito inpassato ( e nonostante le due diverse traduzioni diTarr), quella di Upward non lo è affatto: nel suo caso ci si limita a rispecchiare da noi l'emarginazione che gli è stata tributata in Inghilterra dallo scadere degli anni Trenta in poi, forse anche per una sua naturale ritrosia esteriore. Unodegli atti con cuiEdward Upward si è indelebilmente provato uomo, e autore, di nascondimenti privati ma insieme di pronunciamenti pubblici resta un auto-dafé operato nel 1953 sulla propria opera narrativa inedita risalente agli anni Venti e Trenta, giudicata allora decadente e artisticamente insoddisfacente e quindi distutta. Ma si era nel mezzo di un silenzio narrativo quasi ventennale (dal 1942 ai primi anni Sessanta) durante il quale Upward si manteneva fedele agli ideali marxisti degli anni Trenta, a differenza di suoi quasi-coetanei e amici (Audene Isherwood,peresempio: il secondo, suo compagno di studi a Cambridge). Quali i fatti principali di questa biografia tuttora in corso? Certamente questi: negli anni di Cambridge l'invenzione, con Isherwood, di un microcosmo modernista, il villaggio fantastico di Mortmere su cui i due scrissero molti racconti -fra l'avveniristico e il politico stretto - dagli accenti violenti e perturbanti, e l'apparizione pseudonima nel primo, ellittico, ingiustamente dimenticato conte philosophique di Isherwood, Tutti i cospiratori (1928); poi la presa di posizione marxista negli anni Trenta, l'iscrizione al Partito comunista e la partecipazione, dal 1935 al 1939, allo staff editoriale di "The Ploughshare", l'organo del Teachers' Anti-War Movement:frattanto i suoi racconti appaiono sulle principali riviste trentiste di ambito marxista, "New Country" e "Left Review ", mentre il suo primo romanza, Joumey to the Border, verrà pubblicato nel 1938. Poi il silenzio, di cui si diceva all'inizio, e, per un trentennio, l'insegnamento, fino al ritiro nella casa di famiglia nell'isola di Wight, dove Upward tuttora vive e scrive. Nel 1977 Upward pubblica una triologia narrativa dal titolo The Spiral Ascent e contenente i romanzi In the Thirties (1962), The Rotten Element (1969) e No Home but theStruggle(1977), undo- EdwardUpwardnel 1987. cumento autobiografico, letterario e pòlitico certamente unico nel panorama novecentesco, che descrive un'esperienza personale del comunismo inglese e l'acceso dialogo interiorizzato fra politica (reale e ideale) e immaginazione letteraria. È del 1987 ilpiù recente volume di [Jpward, The Night Walk Upward ha condotto una vita intensamente privata e insieme politica, in modi singolarmente suoi e libertari. Nel 1948 lascia il Partito comunista inglese perché ne disapprova la prassi opportunista e piccolo-borghese - resterà marxista-leninista fino agli anni più vicini a oggi. La narrativa di Edward Upward è un continuo tentativo di riabilitare l'atto del ricordare in un tempo in cui silenzio e dimenticanza hanno la palma dell'eloquenza, dato che quasi ognuno vuole dimenticare ilpassato nella cosiddetta "fine della storia". Nei racconti recenti di Upward- e The Scenic Railway (1989) che qui si traduce è per più versi esemplare-le memorie della storia novecentesca e del passato trentista e delle sue fedeltà ideologiche, delle sue battaglie perse ma non dimenticate, vivono man mano che l'autore le risveglia in una carrellata simultanea e sopraffanno ilpresente con le emozioni del passato, fresche come lo furono una volta. Upward vuole documentare i silenzi della storia e risvegliare queste memorie ed emozioni perché quel passato è stato dimenticato in modo deliberato dato che le sue pene sono troppo dolorose e troppo pericolose per un presente che si fa sempre più fragile. Ma non è forse vero che dimenticare è altrettano pericoloso? (Francesco Binni) Il pomeriggio appena iniziato era caldo e luminoso, la clematide autunnale bianco-grigia si arrampicava copiosa sulle siepi che costeggiavano la strada, la vista sul mare e sulla campagna si allargava sempre più man mano che la macchina risaliva la collina, e le voci dei cinque passeggeri, gli invalidi che Leslie Brellis stava accompagnando al parco di divertimenti, rivelavano una nota di allegra attesa; tuttavia Leslie cominciava a sospettare di non essersi del tutto ripreso dall'attacco di vertigini che aveva avuto quando si era alzato dal letto quella mattina. Quando gli alberi del luna-park, fra i quali spiccava la cupola a strisce bianche e rosse del Palazzo dei divertimenti, apparvero non lontano in mezzo a una vallata che scendeva ripida verso la linea costiera sotto la collina, notò che la cupola sembrava oscillare leggermente, come scossa da una lieve vibrazione del terreno, sebbene gli alti cedri che la circondavano rimanessero perfettamente immobili. L'effetto poteva essere causato da un'illusione ottica provocata dalla luce pomeridiana riflessa sulle strisce a spirale della cupola. Ma se davvero l'oscillazione che gli sembrava di notare non aveva fondamento nella realtà oggettiva, nemmeno in quella di un effetto ottico provocato da una causa esterna, ed era dovuta esclusivamente a una distorsione della sua vista connessa alle vertigini, allora non avrebbe dovuto portare questi invalidi nella sua macchina. E forse doveva fermarsi immediatamente. Pensò di fare a Willie Tyler, che sedeva vicino a lui e guardava attraverso il parabrezza dell'auto con lo sguardo rapito e fisso in avanti, qualche domanda non troppo particolareggiata per indurlo a rivelare se non avesse anch'egli notato l'ondeggiamento della cupola. Ma Willie era un bugiardo incallito, e se avesse intuito quanto Leslie stava cercando di scoprire, sarebbe stato ben capace di affermare con sicurezza che la cupola si stava muovendo sia in senso verticale che orizzontale. Oltretutto, qualsiasi risposta da parte sua avrebbe impiegato parecchio tempo ad arrivare, poiché 67

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