Linea d'ombra - anno X - n. 73 - lug./ago. 1992

STORIE/LEWIS l'incantesimo a me ostile sembrava aver raggiunto anche i carne- quella corporatura che gli americani definiscono "husky", rieri. Il nuovo Caffè che elessi a mio riparo non aveva altre tarchiata. Ho detto che camminavano, ma avrei fatto meglio a attrattive che chiacchiere in gallego, e il garcon non era affatto direchesimuovevanocomesestesseroguadandoun.fiumeloquace. solo che guadavano l'aria, con ogni probabilità in direzione Non avevo molti stimoli a cercarmi un'altra Pensione e restare dell'ufficio postale. Avevano un'andatura dondolante, come ancora a Pontaisandra. Decisi di trasferirmi a Corufia. Significava navi in corsa. Di tanto in tanto si urtavano, ma nessuno dei tre perdere tempo, e per di più ero a corto di soldi, ma in Galizia si sembrava curarsene. Sarebbe stato comunque impossibile aria 1iù il 2:alle(Toche lo s annoio, anche nelle cittit iù nrancli. scambiarli 1er uhriachi. A uesto unto certamente avrete 2:ià Per quanto la sua vittoria possa apparire fin troppo meccanica, Monsieur de Valmore mi concedeva solo chi parlava gallego. Non stavo facendo pratica di spagnolo come avrei desiderato, e l'improvvisa scomparsa del motivo principale che mi aveva spinto in Spagna mi avvelenava l'aria del posto. Imparare quella lingua noiosa cominciava a sembrare un'impresa superiore alle mie forze. Iniziai perfino a prendere in considerazione la possibilità di mettermi a studiare il gallego. Alla fine decisi di partire per Corufia. Il giorno successivo, qualche ora prima che il treno partisse, passeggiavo avanti e indietro per le strade parallele che conducevano alla stazione e avevo già l'impressione di non trovarmi più in quella città, che sembrava si stesse raffreddando sotto i miei passi e divenire già estranea. Poi avvenne il miracolo. Si rivelò con serena repentinità. Mai, in resoconti militari di questo genere, si è avuto uno scacco matto più raffinato. L'enorme differenza etnica che esisteva fra Monsieur de Valmore e me aveva tutta l'aria, fino a quel momento, di volersi concludere con una mia oscura e ripugnante sconfitta. Il "momento" a cui mi riferisco fu quello in cui lasciai la via principale per imboccare la breve strada in salita nella quale si trovava l'ufficio postale. Avevo pensato di recarmi per l'ultima volta al Correo per vedere se era arrivata una lettera che stavo aspettando. Appena girato l'angolo, mi avvidi immediatamente di tre anomale figure che camminavano proprio di fronte a me. Avevano capito tutto. In altre circostanze la cosa mi sarebbe parsa subito evidente, ma in quella situazione qualcosa nella mia coscienza, una sorta di inibizione, mi impediva di formulare fra me e me la parola "americano". Quei tre tipi erano americani! Sembra elementare, capisco benissimo, ma per quanto ordinario quel fatto esitava tremante sulla soglia della mia coscienza. L'altrimenti estrema rapidità della mia mente- nel comprendere cioè che cosa questo fatto, se si fosse dimostrato vero, avrebbe potuto significare per me - ne era forse la causa. Poi uno degli uomini volse il capo e apparvero i tratti familiari del volto di Taffany, un mio amico del Mississippi. Nello stesso istante riconobbi Blauenfeld e Morton, gli altri due membri del terzetto. Un vero terzetto è più raro di quanto si creda, come lo sono dei veri gemelli. Questo, comunque, era ciò che restava di un quartetto. Li avevo conosciuti a Parigi. Il povero Bill (Borden Henneker) era morto in un incidente automobilistico. Gli altri tre avevano pianto la sua fine con una solenne bevuta, e io avevo fatto loro compagnia per qualche giorno, l'anno precedente. Così la mia prima impressione venne offuscata dal ricordo della loro desolazione, mentre riconoscevo le loro schiene che ondeggiavano pesantemente oppresse dal dolore. Quando li vidi trasformarsi da tre americani qualsiasi in tre miei amici, l'afflusso immediato di energica speranza che mi investì andò a nutrire la mia immaginazione, che già audacemente pregustava le conseguenze di quell'incontro. Con un balzo li 63

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==