Linea d'ombra - anno X - n. 73 - lug./ago. 1992

CONFRONTI 11linea d1 ombra''segnala... Unpremioper giovani Goffredo Fofi Non credo si debba essere ostili per principio al sistema dei premi, anche se ne conosciamo pochi nei quali il peso dell'industria culturale, dell'accademia, dei ricconi di provincia, del pollaio giornalistico e delle cosiddette mafie politiche e culturali, oltre che delle pastette locali, non si faccia pesantemente sentire. Dei premi, dunque, non ci fidiamo, poiché per chi li assegna la qualità delle opere premiate è del tutto secondaria. Non ci dispiacerebbe però che persone competenti e morali, capaci di resistere anche alle pressioni della "squadra" e dell'amicizia e disposte a riconoscere il talento anche nel campo del "nemico", possano di tanto in tanto esprimere dei pareri, più collettivi che individuali, e indicare ali' attenzione dei fruitori opere e nomi che fanno fatica a farsi conoscere fuori da ristretti ambienti specialistici. Tanto più quando a fare le spese di tutto questo sono i più giovani, oppure giovani che operano in settori espressivi a torto considerati secondari o inferiori a quelli più invadenti (la letteratura, il cinema e la musica di maggior consumo, per esempio, ma non solo, monopolizzano l'interesse dei media, perché gli apparati che li sostengono sono economicamente più forti e perché i gusti e le conoscenze dei giornalisti delle pagine di cultura e spettacolo dei giornali riescono a controllarli meglio). Il premio "Linea d'ombra"-Santa Cesarea Terme è nato dalla constatazione di un vuoto e di un bisogno, e più che un premio è un insieme di segnalazioni, che possono servire, speriamo, di incoraggiamento nei confronti di giovani artisti e intellettuali sulla cui bravura e serietà e sul cui futuro si è disposti a scommettere, e che si vorrebbe venissero meglio conosciuti e apprezzati. Abbiamo così accolto l'offerta di alcuni amici, assessori in un piccolo comune delle Puglie, Santa Cesarea, in provincia di Lecce - sulla costa tra Otranto e Santa Maria di Leuca, in quel lontano e bellissimo Salento cui ci legano, insieme a tante altre cose, l'interesse (I' amore) per artisti come Vittorio Bodini, Carmelo Bene o Eugenio Barba - e cercato di inventare insieme un premio "diverso", che segnalasse ogni anno giovani artisti e studiosi (con la sola esclusione delle scienze, un campo che ci è troppo difficile per il momento"controllare", ma con l'inclusione delle "scienze umane"), singoli o gruppi, bravi e davvero "nuovi" rispetto ali' epoca e alle logiche che in essa dominano. La giuria sarà ogni anno composta da amici e collaboratori della rivista, senza infingimenti di sorta, dichiarandoci per quello che siamo, gruppo aperto e curioso.Quest'anno hanno deliberato, presenti a Santa Cesarea il 30 maggio scorso, Piergiorgio Giacchè, Stefano Rulli, Alessandro Baricco, Roberto Koch, Goffredo Fofi, José Munoz, Silvio Perrella, sentiti Consolo, Ramondino, Sacerdote, Mattotti, Sinibaldi e Manconi - in concomitanza con un piccolo convegno dal titolo "Raccontare il Sud" di cui pubblicheremo presto alcuni degli interventi. Sono stati premiati, con le motivazioni che seguono: Enrico LoVerso. Interprete del film di Gianni Amelio Il ladro di bambini, LoVerso ha imposto nel cinema italiano con un solo ruolo - dopo molta gavetta in film convenzionali - una presenza di rara forza e intensità. Coadiuvato da due bambini "presi dalla vita", ha contribuito allo splendido risultato del film grazie a una recitazione di sottigliezza e sensibilità esemplari, creando un personaggio di giovane proletario dei nostri tempi che afferma, nonostante tutto, una positiva disponibilità nei confronti degli altri. Spontaneità e mestiere si uniscono nella sua interpretazione con vigore e armonia, e questo ci pare tanto più importante in quanto il nostro cinema offre abitualmente immagini già bolse di giovani e attori di simpatica rozzezza o di furba professionalità. Luca Bigazzi. Operatore cinematografico, ha partecipato all'esperienza del gruppo milanese "Indigena" e imparato il mestiere con passione amatoriale fotografando inchieste e film a soggetto, corto e lungometraggi, ma pur sempre dentro imprese marginali, collettive, povere, alle quali ha aderito con generosità ed entusiasmo. Con i film di Silvio Soldini (dai primi aL 'ariaserenadell'Ovest) e con quello diMario Martone Morte di un matematico napoletano, ha dimostrato di saper contribuire al pieno risultato di opere originali e coraggiose del giovane cinema italiano mettendo al loro servizio cuore e sapere, collaborazione d'idee e padronanza tecnica. La qualità del suo lavoro non ha nulla da invidiare a quella dei più conclamati direttori italiani della fotografia, e ha in più, dalla sua, di aver appreso a ricavare il massimo dalle circostanze meno favorevoli, dalla scarsità dei mezzi a disposizione di un cinema non "ufficiale" e protetto. Maria Rita Masci. Studiosa di lingua e letteratura cinese, è un ottimo esempio di come la cultura italiana si vada faticosamente internazionalizzando non tanto grazie all'accademia e al giornalismo quanto a certi margini di essi, in frange dove si cercano strade più vitali, secondo una curiosità precisa per mondi che non ci appartengono, ma la cui storia si considera indispensabile conoscere e far conoscere. Maria Rita Masci ha dedicato la parte migliore delle sue energie alla diffusione in Italia della cultura cinese più recente, riuscendo a convincere e coinvolgere alcune piccole case editrici. Le dobbiamo in particolare la conoscenza della generazione di giovani scrittori cinesi che, cresciuti dentro le difficoltà e le oppressioni della "rivoluzione culturale", hanno dato nuova vita a una letteratura che si era fatta di regime. Tra di essi, l'autore della trilogia detta dei Re, Acheng, uno dei più importanti dell'ultimo decennio, la cui opera laMasci ha reso nella nostra lingua con ammirevole lucidità. Sud Sound System. I Sud Sound System rappresentano una delle espresssioni più vivaci di una nuova musica che combina i modelli musicali internazionali del rap con il tentativo di dare voce ai sentimenti della condizione giovanile contemporanea - rabbia e ironia, disorientamento e confusione. Mal' originalità dei Sud Sound System sta anche nel recupero linguistico del dialetto come in una specie di aspirazione a una dimensione etnica e comunitaria, alla dimensione locale che modera l'omologazione della musica di consumo internazionale. Tradizione e modernità, il sentimento di appartenere a una "piccola" patria ma anche alla grande "patria" del mondo, e i valori della comunicazione tra culture diverse trovano in questo gruppo una simpatica fusione, e il senso di una corroborante energia. Gianluigi Toccafondo. Un campo molto particolare, quello del disegno animato, ha trovato in Toccafondo un artista di grande integrità e originalità. C'è oggi molta vivacità nel campo della grafica, ma essa è in generale messa a disposizione del mercato pubblicitario. O, nel caso del disegno animato, al massimo delle sigle televisive. Toccafondo li ha frequentati entrambi, ma ha saputo scegliere le committenze che gli permettevano la maggior autonomia possibile, e, soprattutto, dedicarsi in proprio alla paziente elaborazione di brevi storie delle quali si possono apprezzare tanto la ricchezza che il rigore dell'invenzione. Esemplare, in questo senso, La pista del maiale, un breve film che mescola più tecniche per produrre una tensione che non è solo formale, che è anche morale. La premiazione è avvenuta il 27 giugno scorso.L'appuntamento è ora per la prossima estate. Enrico loVerso in uno scena di /I ladro di bambini di Amelio. 19

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