Linea d'ombra - anno X - n. 73 - lug./ago. 1992

Fleming, che considero il migliore di tutti. I film che sono risultati hanno vinto degli Oscar in tutti i campi - recitazione, regia, sceneggiatura, produzione ecc. Non uno di quei registi, non uno di quegli attori ha riscritto un solo dialogo senza consultare lo sceneggiatore, né tantomeno rimaneggiato, tagliato o riscritto una scena. Erano professionisti che rispettavano il lavoro di altri professionisti. Una volta che il copione era stato approvato, avevano la costanza di attenersi ad esso e di girare le scene così come erano scritte, e ogni volta era un film di successo. Loro sapevano, come sanno tutti quelli che hanno esperienze di cinema, che i rischi delle rielaborazioni improvviste sul set superano di gran lunga le possibilità di riuscita. Ma facciamo un passo avanti. Così come stanno le cose adesso l'attore che più si distingue dagli altri è l'attore 1) le cui battute non sono mai state cambiate, 2) che ha avuto bisogno per la sua parte di meno cambiamenti, 3) che cambia il meno possibile le proprie battute e se lo fa chiede prima un consiglio, 4) che nei dialoghi cruciali non si discosta di una parola dal copione approvato: Olivier. Laughton eUstinov non sono alla sua altezza, e c'è una ragione. A Ustinov è stato permesso di fare di tutto con quelle due parti. Poiché lui è uno scrittore, ci avvantaggiamo qua e là di qualche buona battuta o di un dialogo riuscito, ma questi vantaggi non compensano né la perdita della caratterizzazione del personaggio di Laughton, né il modo sbrigativo con cui Ustinov ha ignorato parti della trama per favorire delle gag. Molto di ciò che essi hanno fatto era sbagliato, ed è stato tolto. Indicherò dove a mio parere sarebbero stati necessari altri tagli. Nell'insieme le riscritture di Ustinov rappresentano una perdita. Fortunatamente il danno non è tale che il pubblico possa rendersene conto, comunque tutti e due avrebbero potuto fare di meglio, soprattutto Laughton, se non ci fossero stati rimaneggiamenti; la versione definitiva del film, per ciò che li riguarda, sarebbe stata migliore e più completa nella caratterizzazione di Laughton. Nelle scene in senato in cui Ustinov non si intromette mai nelle battute di Laughton, e dove siaLaughton che Ustinov non si discostano di una virgola dalla sceneggiatura convenuta, Laughton dà il suo meglio. Con questo non voglio dire che, per quanto riguarda la questione delle riscritture e dei rifacimenti sul set, la colpa vada tutta attribuita ali' attore che recita la parte di Spartacus. Io credo che ci siano alcune delle scene concordate che Stanley intimamente disapprova, e che egli organizzi il panico dell'ultimo minuto per farne ciò che vuole, sul posto e senza consultarsi con lo scrittore, come se si trattasse di un caso di emergenza, mentre in realtà è stato tutto pianificato come una tattica. Se non è vero, ritiro immediatamente l'accusa. Se invece lo è, tutto quello che posso dire è che un uomo che si assume tali responsabilità deve essere sicurissimo di essere nel giusto- mentre in certi casi, come cercherò di dimostrare, non lo è stato. Questo non significa che le scene di Spartacus nell'ultima parte del film siano perfette, o che si avvicinino alla perfezione, e non mi perdonerò mai il fatto di averle scritte. Dico che la loro trama non è mai stata lasciata decantare abbastanza per poter sviluppare un proprio carattere, e aggiungo che alcune delle scene - scadenti come potevano essere nella prima stesura - sono state peggiorate dall'imposizione sull'autore di concetti e battute che egli rifuggiva, e da rimaneggiamenti e modifiche inopportuni; effettuati sul set. Sono convinto che se il mio lavoro non venisse toccato, potrei scrivere uno Spartacus pari al resto del film. La domanda però è: ne SAGGI/TRUMBO . siete sicuri anche voi? Se sì, allora io scriverei le scene, le riesamineremmo insieme, nediscuteremmo a fondo,poiquellescene verrebberofissate egirate esattamentecosì comesonoscritte. Non c'è altro modo. Vedete, io mi trovo in una difficile situazione, e ho bisogno di aiuto. È ora che sia chiaro a tutti che quando si revisionano o si riscrivono delle scene, l'una dopo l'altra, sul set - quando interi dialoghi vengono aggiunti di sana pianta senza che io lo sappiai motivi possono essere due: l) lo scrittore non consegna delle buone scene, oppure 2) lo scrittore ha completamente perso la fiducia professionale degli attori e del suo regista, loro arrivano al punto di non fidarsi più della sua opinione rispetto alle scene che lui giudica abbastanza buone per essere girate così come sono scritte. In entrambi i casi lo scrittore stesso è in errore. Se vogliamo procedere con successo voi dovete aiutarmi a superare i miei sbagli, dovete spiegarmi i difetti delle mie battute, gli errori dei miei dialoghi e le deficienze delle mie scene-che cosa c'è nel mio lavoro che fa sì che in un modo o nell'altro manchi sempre il bersaglio. Dovete aiutarmi a capire come fare per meritarmi la vostra fiducia professionale, il vostro rispetto. Perché fino a quando non avrò ottenuto la vostra fiducia (e se non l'ho ottenuta la colpa è sicuramente mia), non sarò in grado di darvi le battute, i dialoghi e le scene di cui avete così dannatamente bisogno per riportare il film alle sue promesse originarie. Kirk Douglas affronta Woody Stroode, sotto gli sguardi di Jean Simmons, Nina Foch, laurence Olivier, John Dall. 103

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