8 VISTA DALLA LUNA riconoscere una soggettività politica all'associazionjsmo e al volontariato, purché non sia collateralismo aj partiti o un collegamento consociativo. Oggi il volontariato moderno è testimonianza e rimozione delle cause. Parlare di rimozione delle cause ( ed è questa la ilifferenza con il volontariato dei primi settanta annj di questo secolo) significa parlare di politica. La vera politica: cioè la qualità della vita. Anche se non venjsse riconosciuta, il volontariato la dimensione politica se la darebbe da sola. Perché se è solo testimoruanza, allora il volontariato diventa puro strumento per il contenimento del dolore e della sofferenza. Senza volerlo diventa un ostacolo alla trasformazione, si scruera dalla parte dei potenti. Se è solo assistenza e beneficenza, senza affrontare la rimozione delle cause, gioca a favore dei ricchi. E i politici sarebbero ben contenti di questo. Ecco perché il volontariato non può accettare la distruzione dello Stato sociale. Sarebbe un regalo a cm vuole distruggere i diritti. Il volontariato deve rivendicarli e cruederne l'attuazione. Ed è lo Stato che deve garantire che essi siano rispettati. Quindi il volontariato deve farsi carico del conflitto sociale e della rivendicazione dei diritti di cittadinanza. Non c'è dubbio. Nel momento in cui il volontariato incontra una violazione dei diritti, esplica la sua importante funzione di anticipazione, affinché i diritti. vengano applicati. La società civile ha espresso - come nel caso dell'obiezione di coscienza - la richiesta di diritti che solo in ritardo lo ,,.,- }:;., SUL VOLONTARIATO Stato ha riconosciuto. Anche nel caso della legge sul volontariato le Regioni hanno capito cinque, sei anru prima del Parlamento, queste nuove istanze. Ma il volontariato non è semplicemente un movimento di opinione. La sua caratteristica è di dare servizi a favore di terzi, senza che esistano motivi giuridici o morali per assisterli. Chiudendo questa parte di riflessione, mi sembra di capire che tu concordi con l'opinione che il volontariato può dare un contributo essenziale alla riforma della politica, intesa non tanto nei suoi meccanismi istituzionali ed elettorali, ma come la riscoperta di nuove motivazioni e di una nuova qualità dell'azione sociale collettiva. Certamente. Non ci può essere riforma della politica senza favorire gli strumenti della partecipazione della società civile. L'etica sommersa del volontariato per la riforma della politica è una risorsa unica per l'attuazione del comma 2 dell'art. 3 della Costituzione: "È compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del paese". La radice del volontariato è lì. Un volontariato che sia fatto di cittadiru attivi, che non si rifugino nel volontariato come gratificazione personale dopo essersi disinteressati della vita sociale e civile durante il resto della giornata. Adesso c'è una legge quadro sul volontariato. IN(ATE"NATO (._c,_s.,-- DA 510
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