Linea d'ombra - anno X - n. 72 - giugno 1992

POESIA/LUCRE:ZI CRONACHEffA DELL'OffOBRE '90 Eugenio Lucrezi Ciuffo di pelo bigio appena un dito più alto della linea polverosa della superficie, sbilenco infelice incollato al grigio sfinito della spianata. Sulla linea di fuoco il cuore trema, se trema, a determinate condizioni. "La vita degli agenti era in pericolo. I morti sono stati venti" riferisce la commissione, che precisa: "Nessuno colpito alla schiena o da un elicottero". Le pale che battono si succhiano l'aria. I morti sono stati perdenti inconfutabilmente. Nessuno di loro, di certo, avrebbe potuto vincere. Il suo nome vuol dire arruffato, è grosso abbastanza e sgraziato di nascita, il pelo è diritto e allineato, però, nel momento, in virtù di una piloerezione diffusa, dalla quale compare tra i femori aperti una erezione tout court, compiuta, esemplare, espressione pulsante di una compressione midollare. I ragazzi ammettono orgogliosi che la moschea era piena di pietre, grosse pietre nascoste da giorni al riparo del tempio. C'erano addirittura secchi colmi di cipolle per curarsi dai gas. "Li aspettavamo: come tutti gli anni i Fedeli del Monte del Tempio vengono a provocarci per posare la prima pietra del Terzo Tempio Ebraico. Incidenti ci sono sempre stati, tutte le volte" dicono i ragazzi. L'urto di una camionetta bianca lo ha spinto senz'altro nel numero di quelli che saranno tra un attimo carogne assolute e non cadaveri da rimuovere prontamente quando si apre la sarabanda delle sirene. Eppure appena un dito più in alto della spianata ancora gli preme respirare la polvere. Intanto ospedali a caccia di sangue. Alcune pattuglie si sono spinte fino al Makassed, l'ospedale arabo sul Monte degli Ulivi. Sono entrati sparando lacrimogeni privi di labbra, solo denti di acido aggiunti ai feriti. 50 Si alza e cade la polvere sul pelo dritto, esibito sulla carena dello sterno che trema; però un serpentello di voglia si torce e va su nella ressa dei berretti ignei, sensore, occhio nuovo impastato, appunto, di voglia, scintilla che sveglia il bruciore delle carogne, dear brothers, recenti o imminenti esperienti dei movimenti ultimi, slegati e lontani gli uni dagli altri, mai alti, mai colti da terra dopo il buffetto o la fucilazione. Annebbiata visione, ricognizione ultimata immobilmente, con tosse: e mostra due ciuchi bruciati, uno a piede del muro, uno in un sicuro vallone, incitati alle corse e abbattuti da bave di fuoco trasparente, invisibili come un niente. Un gatto egiziano lapidato, un altro impiccato tra i lacci di un miliziano inciampato furiosamente. Destino di resurrezione boccone di fumo ed emersione per cento e più ratti soffocati dai tiri sbagliati dei lacrimogeni finiti in un tombino. Descrizione del topo Asfittici dal suolo tremolano i suoi baffi. Raccontano il gran duolo più di cento epitaffi. "Preghiamo Iddio perché le cause del conflitto vengano presto risoltee prevalgano laverità, lagiustizia e lapace". La dichiarazione è firmata dai tre patriarcati di Gerusalemme, latino, armeno e greco ortodosso, dal Custode di Terrasanta, dalle chiese ortodosse siriana e copta, dalla chiesa greca cattolica, dai vescovi anglicano e luterano. Descrizione del cavaliere · Da un punto all'altro della piana insegue la linea delle volute, le arterie premute sul rovescio colato dal cielo. Le gote

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