l'espressione psicologica. Niente di male in ciò; giacché sembra quasi una regola che gli uomini poUtici siano chiusi alla comprensione delle arti figurati ve, e chi ha dimestichezza con i musei sa bene che l'arte, da tutti ammirata a parole, è in effetti intesa da una percentuale minima di persone. Ma mentre Mussolini non nascondeva il suo disinteresse, o passando per le sale senza guardare, o accostandosi a un'opera, a leggere il cartellino, per poi restare un po' di fronte a essa a pancia protesa a guardarla come se fosse un muro bianco, o dondolando la testa, Hitler amava realmente le false qualità artistiéhe che scopriva, e se ne commoveva. Come si commuove agli acuti del tenore il barbiere dilettante di musica. Si scuoteva allora da una sorta di atonia con la quale passava da una sala all'altra, un po' curvo di dorso, e piegato in avanti, le mani guantate di grigio incrociate sul ventre con il pollice ali' altezza del cinturone, l'occhio vago e acquoso. Avevo talora la sensazione di accompagnare una persona come durante un esperimento familiare di trasmissione del pensiero, quando si cammina accanto a colui che deve trovare il fazzoletto nascosto dentro il vaso da fiori. Molte volte la sua ammirazione si manifestava con una specie di rantolo in fondo alla gola; oppure con qualche esitante osservazione o Roma, 6 maggio 1938. Visito di Hitler in Italia. STORIE/ BANDINELLI domanda, nel suo tedesco dialettale. Poi, se una cosa lo aveva particolarmente colpito, si eccitava come ali' inserzione di un contatto elettrico; e si volgeva al suo seguito: "Sehen Sie, meine Herren ..." Lo sguardo sempre nel vuoto, ma le parole correvano ora facilmente, e il tono dialettale si attenuava. Avvicinandolo così, si poteva scoprire in lui il sentimentale, il romantico, il fanatico, anche; ma non si riusciva a concepire l'immagine di lui come uomo d'azione, astuto, pronto ad afferrare l'occasione favorevole e a sfruttarla spietatamente. Al contrario di Hitler, Mussolini appariva trasparente fino in fondo; e sul fondo, su tutto, galleggiava la sua smania di piacere dalla quale derivava il suo istrionismo, talvolta veramente difficile a sopportare. Scendendo la scaletta a chiocciola della Villa Borghese, Hitler mi diceva: "Wenn ich noch Privatmann war', wurd' ich wochenlang hier bleiben. Manchmal; tut' s mir leid, Politiker g 'worden zu sein. Und die Sonn' hier! Bei mir zuhause am Obersalzberg, schneit's noch!" (Se fossi ancora un privato, passerei qui dentro delle settimane. Qualche volta mi rincresce di essermi dato alla politica. E poi il sole che c'è qui! A casa mia, sull'Obersalzberg, nevica ancora.) E continuò a immaginare la possibilità di tornare ancora in Italia, forse un giorno, "quando tutto fosse stato messo in ordine in Germania", e prendersi una villetta nei dintorni di Roma e visitare
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