Linea d'ombra - anno X - n. 72 - giugno 1992

CONFRONTI Josif Surtchadshiev ne // signorPunti/a e i/ suo servo Malli di Brecht, regia di LeonDaniel, 1990. !Foto di Ivan lantchev) Abbiamo infine incontrato Leon Daniel, regista cinematografico e teatrale del quale ci viene raccontato che "il suo stile ha fatto scuola" e che è stato il primo a mettere in scena Beckett e Brecht in Bulgaria. A proposito del successo del suo spettacolo, Daniel ci racconta che "durante le prime messe in scena di Godot, sei anni fa, la gente si annoiava e spesso abbandonava addirittura la sala. Solo in un secondo momento il pubblico iniziò a identificarsi con il teatro dell'assurdo. Lo stesso avvenne con Il signor Puntila e il suo servo Matti di Brecht e ora entrambi gli spettacoli sono estremamente popolari. In Bulgaria è la vita di tutti i giorni, la vita vera, ad essere assurda. Questo è un esempio di come il teatro abbia influenzato il modo in cui la gente si recepisce". Daniel conferma inoltre quanto sia difficile dal punto di vista economico fare teatro oggi e ribadisce che "la censura ha curiosamente aiutato il settore teatrale nella misura in cui ha obbligato gli attori e i registi a pensare a modi indiretti e metaforici di esprimere quello che volevano o di convenire un determinato messaggio politico. Per questo motivo l'aspetto visualeèdiventatocosì importante. Non si può esprimere tutto con le parole. Inoltre, la vera forza del teatro nel periodo comunista consisteva nel fatto che fosse l'unico mezzo di contatto con le altre nazioni dell'Europa dell'Est. Negli ultimi dieci anni c'è stata una grande crisi intellettuale e ora la questione è se sia possibile procedere o meno. Si tratta di una questione di sopravvivenza". La prossima produzione di Leon Daniel sarà un testo di Ivan Radoev, un noto autore bulgaro. Si intitola Miracolo e in un certo senso rientra nel filone del teatro dell'assurdo, anche in questo caso, precisa Daniel, "un assurdo molto bulgaro". Il testo venne scritto nel 1985 e, prosegue 32 Daniel, "'i protagonisti sono un bulgaro, un turco, un ebreo e una donna russa dell'armata bianca. Sono tutti personaggi molto vecchi e rappresentano un vero miscuglio culturale. li testo venne censurato a causa del personaggio turco che non venne considerato accettabile. Tutte queste persone sono molto anziane e appartengono a diversi background culturali, il che provoca diversi scontri nel corso dello spettacolo, ma alla fine scoprono di non poter vivere l'uno senza l'altro e, come Didi e Gogo in Aspettando Godot, decidono di rimanere insieme. Questo è il miracolo cui si riferisce il titolo e speriamo che sia un messaggio per il ventesimo secolo". Non abbiamo parlato dei turchi, che in Bulgaria sono un milione e mezzo, una cifra considerevole se si tiene conto che la popolazione bulgara è di circa nove milioni. Ci è stato riferito che non ci sono teatri turchi. Chissà che le ultime parole di Leon Daniel non siano un messaggio di convivenza e che nella lista delle cose da imparare per essere liberi non ci sia anche un dialogo, un rispetto e un riconoscimento giuridico dei diritti delle minoranze. In Bulgaria, come altrove. Dopo tutto, essere veramente consci del significato e delle potenzialità della parola libertà non è così facile e non basta una rivoluzione, come la storia ci ha ripetutamente insegnato, così come non basta una democrazia, per garantire che questa libertà venga veramente costantemente applicata e rispettata. Vogliamo qui ringraziare Vaskresia Vicharova che ci ha invitate a Sofia e ha organizzato Lamaggior parte delle interviste e Mariana Tosheva per L'indispensabile epreciso lavoro di interprete. Senza il Loro prezioso aiuto, così come senza Lacalorosa disponibilità di tutti gli intervistati, non sarebbe stato possibile scrivere questo articolo.

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