CONFRONTI loia-loia e Marlene Goffredo Fofi La carriera di Marlene Dietrich ha avuto più fasi. Una prima, di attricetta al tempo di Weimar, che si è conclusa con l'incontro della sua vita: il regista venuto da Hollywood ma di origine austriaca Joseph von Sternberg la sceglie come Lola-Lola per la versione cinematografica del plumbeo romanzo di Heinrich Mann L'angelo azzurro, un film ben presto mitico sulla forza del sesso che distrugge le convenzioni borghesi, le basi stesse di una società. A Hollywood Sternberg, suo Pigmalione, la mette al centro di scenari esotici secondo convenzioni decadenti o barocche (Marocco, Cina, Russia, Spagna ...) in una sorta di inno in più pale all'eterno femminino; ne fa una Pandora provocante, dirompente, esaltante, che sembra distruttiva ma si rivela quasi sempre cedevole al maschio (con la grande eccezione di L'imperatrice Caterina). Liberatasi da questo sodalizio e da questa soggezione con gli anni di guerra, Marlene ridimensiona il personaggio e lo americanizza, l'ironia ha il sopravvento sulla magia, e prevalgono i ruoli di diva, di sciantosa, di avventuriera che nasconde un gran cuore. Poi c'è il declino, però internazionale, e con tante "partecipazioni speciali". L'immagine di Marlene si fissa del tutto: è una donna dalla bellezza levigatisMorlene Dietrich in uno scena di L'angelo azzurro. sima, è elegantissima, disinvolta, spmtosa, senza età; mentre nel privato l'attrice si rivela donna di grande buon senso, fedele alle amicizie, curiosa del mondo e degli altri. Dal piedestallo su cui Sternberg l'aveva collocata era stata lei stessa a voler scendere - ed era quello di una super-donna che, negli anni Trenta e ancora per decenni, ha avuto nell'immaginario collettivo a sola vera rivale la Garbo, che al contrario di lei dal piedestallo era discesa una volta per tutte, non volendo riadattarsi alla normalità e recitare in un cinema che si faceva, con la guerra, quotidiano e realistico. Ma più che la donna fatale dei Trenta sternberghiani, o quella spigliata degli western e delle commedie dei Quaranta (indimenticabile soprattutto con Billy Wilder in Scandalo internazionale, astuta e cinica tedesca che, sotto l'occupazione americana, è disposta a tutto per sopravvivere, e in Testimoned'accusa capace di recitare per amore sia la signora che la prostituta), Marlene Dietrich rimarrà nell'iconografia del secolo come la Lola-Lola cantante di un losco cabaret, sensuale, volgare, primaria nella sua carica di attrazione fisica e inconscia vendicatrice del suo sesso e ceto (più lumpen che proletario) di fronte a maschi repressi che, come il perbenissimo professor Unrath, sono pronti, plasmati da Bismarck, a finire nelle braccia di Hitler. Su un fumoso palcoscenico pieno di paccottiglia. le sue movenze sgraziate, le forme pienotte e procaci, la voce alquanto sguaiata, l'espressione sorniona sono ormai associate indelebilmente al tempo in cui il film esplose,_un 1930 cruciale, tra grande crisi economica e dittature feroci, per i destini e le contraddizioni del nostro secolo. claudiiiTla · ViaPrincipeTommaso,1 • 10125Torino c.c.p.20780102 · tel.011/68.98.04 · FAX65.75.42 ElizahethGreen DALSILENZIOALLAPAROLA StoriedidonnenellaBibbia pp.80, L. 13.000 Unlibrochesi proponedi "darevisibilitàalleideee alleattività"dialcunedonnedell'AnticoTestamento, spessoridottepernoiadunsemplicenome:Agar, Tamar,Sitrae Pua,Abigail,la donnasaggiadi Tekoa,Hulda,e poi ancheSara,Miriam,Debora, Ruth,Annaecc.Scopriremochespessevolteagivanoafavoredellagiustizia,dellapace,echeil creato giocavaunruolosignificativonellelorostorie. HendrikusBerkhol 200ANNIDITEOLOGIA EFILOSOFIA DaKantaRahner:unitinerariodiviaggio ConappendicidiAndréGounelle SergioRostagno sull'apportodeiteologideipaesilatini pp.464, L. 48.000 Un originale"viaggiopersonale"alla frontierafra teologiaefilosofiaperindividuarelosforzocompiuto dallateologiaprotestante cattolicanegliultimidue secoli,per"gettareunponte"allaculturamoderna. Unastoriadellateologiamodernaedellesuesfide, chesifaleggerecomeun'awentura ppassionante del pensioroumanoad operadi un notodocente all'Universitàdi Leida. SalvatoreCaponetto LARIFORMAPROTESTANTE NELL'ITALIA DELCINQUECENTO pp.526 + 16tav.ill.nifuoritesto, L. 54.000 L'Italianonha avutola Riformaperchégli italiani eranorefrattarialledottrineprotestantio perchéla situazionepoliticae lareazioneinquisitorialenonlo hannoconsentito,malgradolavastaadesione? Noneraun "fuocodi paglia"perchéil movimento ebbel'apportodigrossepersonalitàediedemigliaia di martiri,pienamenteconsapevolidelvaloredella lorotestimonianza. L'autore,docentedi storiamoderna ll'Universitàdi Firenze è unodeimaggiorispecialisti italianidell'argomento. DenisMiiller ILFASCINODELL'ASTROLOGIA pp.84, L. 12.000(Piccolacollanamoderna,67) L'Autoremettein luce la strutturafondamentale dell'astrologiae nevalutacriticamentela portatae l'interessedalpuntodivistadellateologiaedell'etica cristiana,alfinedicapireleragionidelsottilefascino chel'astrologiaesercitasumoltepersone. 27
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==