Linea d'ombra - anno X - n. 71 - maggio 1992

Bianca Guidetti Serra LATERRA 17 < ! g .. ' .. e z ,. Per legge o per amore a cura di Silvana Quadrino Bianca Guidetti Serra/a l'avvocato. Le sarà capitato centinaia di volte di trovarsi a parlare di bambini e di famiglie, di giustizia per i bambini e per le famiglie, con un personaggio che fino a pochi anni fa era estraneo alle vicende della giustizia, lo psicologo. lo faccio la psicologa, e i miei incontri con gli avvocati per vicende di giustizia e di bambini sono stati tanti. Non sempre rassicuranti. Mantengo, lo riconosco, il pregiudizio un po' semplificatorio di chi tutto sommato preferirebbe che "il cuore", o le relazioni, i rapporti umani, se vogliamo essere meno sentimentali epiù scientifici, non fossero sottoposti a giudizio, esaminati e suddivisi in "buono" e "non buono", adatto e non adatto, accettabile e no. È un pregiudizio che mi sforzo di combattere: perché un "non giusto", "non buono", "non accettabile" invece esiste, nelle relazioni e nei rapporti umani. Come esiste chi nei rapporti è più debole, più esposto, più facilmente vittima. I bambini, nelle vicende di affidamento, di adozione, nei conflitti fra genitori che si separano, non sono necessariamente vittime. Ma corrono rischi. Dovremmo proteggerli: noi, avvocati, psicologi, il tribunale dei minori. Quello che da tanti anni mi chiedo, è se quello che facciamo basta. O, almeno, se quello che facciamo serve ... Pensiamo ad una "normale" situazione di separazione, con un "normale" livello di conflittualità. In genere la conflittualità coinvolge ifigli,

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