SULLO STATO DELLA SCIENZA Gian Carlo Rota, Fabrizio Palombi Benedetto Croce scrisse una volta che in ogni epoca si possono notare impensati paralleli e analogie tra aree eterogenee di, una cultura. Osservando ciò che accade oggi in economia o cosmologia, in fisica o filosofia, non si può fare a meno di rilevare un'aria di famiglia tra le idee e le tendenze che insieme definiscono lo stile e le caratteristiche del nostro tempo. Siamo impressionati dagli avvenimenti storici di portata mondiale che si sono verificati davanti ai nostri occhi increduli e che sono ancora lontani dall'essere conclusi. Essi sembrano condurci in un mondo forse più libero ma anche verso un futuro che appare carico di incertezza e di incognite. Allo stesso modo assistiamo sconcertati al tendere della cultura scientifica verso quella che potremmo chiamare "scienza negativa" e che si è sviluppata a seguito del crescente potere della scienza sperimentale di distruggere sull'onda di continue scoperte, numerose teorie che erano ormai consolidate e considerate "vere". A questo proposito, come esempio di parallelo crociano, possiamo prendere, da un lato, il disfacimento dell'ideologia politica, che nel mondo occidentale ha lasciato nella sua scia una miriade di etnie resuscitate, e, dall'altro, l'esaurirsi delle grandiose teorie cosmologiche, che hanno dominato il nostro secolo con la pretesa di affermare una spiegazione definiti va circa l'origine e I' evoluzione dell'universo. Oggi ci confrontiamo infatti con un universo che mai, sin dai tempi biblici, è stato così degno di reverenza. Il telescopio Keck nelle Hawaii, inaugurato solo recentemente, ma la cui idea risale al grande astronomo padovano Giuseppe Colombo, è la nostra finestra aperta su questo cosmo nuovamente misterioso. Questo telescopio è dotato di un programma computerizzato che, utilizzando le più recenti tecniche della teoria matematica dell'affidabilità, è in grado di compensare gli effetti di turbolenza nell'atmosfera e di riprodurre un'immagine così nitida da poter registrare l'impatto di un singolo fotone. Grazie a questo, e ad altri precisi congegni di registrazione, sta emergendo un quadro dell'universo che sfida le più eterodosse e coraggiose teorizzazioni. Il quadro che ci si presenta è caratterizzato da una miriade di nuove strutture coerenti d'incerta natura che si possono osservare e registrare proprio oggi. La più misteriosa tra queste è un'entità sfuggente che non emette nessun tipo di radiazione; a causa di questa peculiarità è stato possibile inferire la sua esistenza solo in modo indiretto grazie alle influenze gravitazionali osservate sulle orbite dei corpi celesti. Questa entità, definita per mancanza di altri termini come "materia oscura"1 , ha un peso determinante sulle nostre conoscenze riguardanti l'evoluzione e il destino dell'universo. Inoltre la tradizionale mappa dei corpi celesti è stata sconvolta dopo la prima ricostruzione tridimensionale dell'atlante delle galassie, un trionfo delle tecniche statistiche tridimensionali reso possibile dalla computer graphics. Tale ricostruzione ci permette ora di affermare che tutta la materia dell'universo è localizzata esclusivamente sulle superfici di immense sfere vuote, che si toccano l'un l'altra come bolle di sapone. Si potrebbe tracciare un altro parallelo anche tra la filosofia e la fisica contemporanea. In filosofia le teorie della mente che semplicisticamente avevano accontentato i nostri predecessori vengono affossate e sostituite con specifici e dettagliati studi comportamentali parzialmente motivati dal test dell'intelligenza 76 artificiale. Analogamente, nella fisica contemporanea notiamo un improvviso distanziarsi dal l'astratto teorizzare. Forse l'epoca delle grandi teorie, che ha avuto nella relatività e nella meccanica quantistica i suoi paradigmi, è sospesa per un certo periodo, mentre la punta della ricerca nel campo della fisica si sta muovendo verso discipline di maggior interesse pratico come la scienza dei materiali e la superconduttività, che si occupano del piccolo ma trascurano i misteri dell'infinitamente piccolo. Invero la recentissima scoperta della nuova molecola C-60, la cosiddetta "bucky ball"2, una struttura regolare a 60 atomi di carbonio, porta la superconduttività più vicina agli impieghi pratici di quanto non si fosse mai ipotizzato. Un'analoga tendenza della ricerca scientifica è riscontrabile anche nel campo della farmacologia e della chimica. Nella disciplina che si potrebbe definire "progettazione razionale di farmaci" 3 , le forme tridimensionali di molecole farmacologicamente attive sono determinate con sufficiente precisione da permettere di prevedere la loro attività fisiologica. Questo impiego relativamente poco costoso del computer evita lunghi esperimenti su pazienti, esperimenti che nel passato avevano reso lo sviluppo di nuove medicine proibitivamentecostoso e rischioso. Lo sviluppo di nuovi farmaci sintetici per mezzo del computer sarà la nuova conseguente realtà. Inoltre i progressi compiuti sia nelle tecnologie d'analisi sia nelle tecnologie informatiche consentono oggi di manipolare la materia su scala atomica e provocano una profonda rivoluzione nel campo della microelettronica. Il successo di questa nuova tecnologia è stato sottolineato da alcuni ingegneri della IBM che si sono divertiti a scrivere la sigla della loro società utilizzando direttamente gli atomi e superando così gli ostacoli costituiti dagli effetti della meccanica quantistica. Spesso si può rilevare una sorta di strana sincronia tra scoperte scientifiche e bisogni dell'umanità; per esempio, nella genetica, le tecniche informatiche che operano a livello molecolare sono giunte quale miracolosa risposta ai drammatici problemi dell'agricoltura contemporanea. Il Dipartimento dell'agricoltura statunitense è preoccupato del fatto che in tutto il territorio degli Stati Uniti è attualmente coltivata soltanto una specie di grano; quella che si è dimostrata essere di maggior profitto per gli agricoltori. Se si dovesse sviluppare un'epidemia, cosa che già si è verificata per altre piante, vaste regioni del paese diventerebbero improvvisamente sterili. Da qui la necessità della ricerca genetica sui prodotti agricoli fondamentali, già intuita dai giapponesi che hanno stanziato capitali considerevoli per il progetto di sequenziatura del DNA del riso. Restando nel campo della genetica, dobbiamo rilevare come gli scoraggianti quesiti riguardanti l'evoluzione, che soltanto alcuni anni addietro sembravano essere al di là dei limiti della ragione, oggi appaiano come banali puzzle scientifici, puzzle che attendono solo un'ingegnosa solqzione alla vecchia manica di quelle che si ottenevano per i tradizionali problemi di fisica. Questa profonda trasformazione è stata resa possibile dalle nuove tecniche di sequenziatura del DNA che per rapidità di esecuzione hanno superato di parecchi ordini di grandezza quelle di soli dieci anni addietro. Un significativo esempio di tecnica di sequenziatura è rappresentato dalla determinazione degli antenati comuni ad alcune specie viventi ottenuta per mezzo del confronto delle
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