Linea d'ombra - anno X - n. 71 - maggio 1992

mani, scarnificate, terrose, si muovevano lentamente, con la tetraggine dei ragni. Posai in fretta il bicchiere, misi del denaro sul banco ed uscii. Provavo un senso di confusione e insieme d'ira indicibile. Tutta la gioia della mattina era sciupata, tutto l'azzurro avvilito da quella macchia incomprensibile. Come! Quell'albero viveva e respirava voluttuosamente, in uno sfarzo e un piacere senza pari, quegli insetti erano così belli e felici, e quella figlia dell'uomo si trascinava senza età, con tanta ripugnanza e indifferenza, in una simile luce? "Esseri così dovrebbero venire abbattuti", pensavo dentro di me. "È una crudeltà farli vivere", e senza capire perché, improvvisamente tornai indietro, smanioso di osservarla ancora. Ma a qualche passo dalla cantina, volli guardare meglio quell'albero meraviglioso, e mi spinsi dietro la casetta, dove c'era l'orto. Essa era là, affacciata alla finestra, ma in modo così sinistro da sembrare che il suo busto nero di mostro fosse staccato dal resto del corpo, e posato su quel davanzale come un sacchetto tenebroso. Con una manina adunca, una specie di zampa che usciva dalla manica della veste, sporgeva in fuori, fino a toccare l'albero. I suoi occhi erano così impassibili, il suo viso così demente, che stentai a intendere che cosa facesse Lì, con la sua mano vicino allo SigridUndset Pc:rOlc,,,,Eoqmst Per OlovEnquist LASAGA LAPARTENZA DI VIGDIS LAPARTENZA DEIMUSICANTI pp.206· L. 22.000 DEI Ml'SICANTI pp.376-L. 28.000 Scrittae ambienta- Lasagadelsocialica comeun'antica smo svedese: un saga, la storia di romanzo corale una passioneche nell'aspra natura travolgeduevitee dell'estremonord. il ritratto di una Il travagliatosorgedonnaliberascissa redi un'ideanuova fraamoree deside- nelprimodecennio riodi vendetta. IPU.lORL-\ delsecolo. WillemElsschot ParLagerkvist FORMAGGIO MARIAMNE OLANDESE pp. 96-L. 16.000 pp. 128-L. 16.000 ErodeeMariamne: L'"avventura ca- una passioneinesearia"di un Bu- !uttabilee l'intuìster Keatonfiam- zionedi un richiamingo: un fallito modi salvezzamai tentativo di fuga raggiunta.Intanto dal "vassallaggio daldesertotre sagimpiegatizio".Uno gi seguono il camSvevo del Nord, minoindicatodalla comicoe ironico. I ~W-.\ stella. il"Hl~11,,1.\ Via Palestro, 22 - 20121 Milano - Tel. (02) 781458 STORIE/ORTESE splendore di quell'albero. Poi capii improvvisamente; lo accarezzava. Il suo gesto era così timido, così segreto, da far sì che il significato ne sfuggisse a prima vista, sotto l'impressione di un atto meccanico e privo di senso. Non lo guardava neppure, !'·albero, e i suoi piccoli occhi non riflettevano niente, nemmeno un lampo di quella enorme luce della mattina: ma ecco che la sua mano, quello che in lei era vivo, benché assolutamente privo di espressione e di forza, strisciava, per così dire, verso quella perfezione, quella gioia, la cercava senza saperlo né vederla, con uno spasimo e un'umiltà che rimanevano senza risposta, perché la forma non può rispondere ali' informe, né il puro ali' impuro, né la gioia infinita a una tristezza ugualmente infinita. Infatti il pesco, sotto la carezza di quella orribile creatura, rimaneva indifferente, e tutte le sue bocche continuavano a ridere e a offrirsi all'azzurro, al calore del sole che lo avviluppavano. Ed essa continuava a muovere quella sua cupa, timida mano. Cominciai a piangere, e allontanandomi sotto il sole pensavo altre cose, questa volta, pensavo con una specie d'incoscienza, un furore debole·,disperato: "Chi è? che fa Dio?", e con una mano mi difendevo dalla sua ingiusta luce. · N o V I T À 63

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