della Storia dei Neri d'America a febbraio, oppure nelle biblioteche. Volevo che avessero una grande distribuzione, e non volevo impiegare quattro o cinque anni per raccogliere i soldi per i miei film. Ho fatto il mio primo film, Lola Darling, da solo, spendendo 175.000 dollari. Avevamo ricevuto una borsa dal New York State Council of Aits e per tutto il periodo delle riprese abbiamo comtinuato a cercare altro denaro. Abbiamo girato il film in dodici giorni. Il passo successivo era portarlo a termine. Il momento cruciale fu quando mi rintanai nel mio piccolo appartamento trasformato in studio per il montaggio. Mi ci vollero circa due mesi. Non avevo altre entrate, quindi fui costretto a tenere a bada i creditori perché sapevo che se avessi avuto il tempo almeno per renderlo presentabile potevamo trovare degli investitori, e questo fu quello che successe. Lo facemmo ingrandire a 35mm per un festival del cinema. A quel punto occorreva trovare un distributore, quindi partecipammo a tutti i festival possibili. Lola Darling venne acquistato per 475.000 dollari dopo che molti distributori l'avevano visto ai festival. Oggi il tuo nome viene spesso citato come una delle pietre miliari del cinema nero, tu cosa ne pensi? È molto incoraggiante, ma anche se sono io quello che riceve la pubblicità, vorrei ricordare che ci sono state molte persone prima di me che hanno permesso che tutto ciò accadesse. Se Melvin Van Peebles non avesse fatto Sweet Sweetback's Baadasssss Song questo non sarebbe stato possibile, e poi ci sono Gordon Parks, Ossie Davis - tutti questi e altri ancora hanno dovuto sopportare un sacco di cose. E grazie a loro quelli che sono venuti venti o trent'anni dopo sono stati in grado di fare quello che adesso stiamo facendo. E anche il mio successo renderà più facili le cose alla generazione che verrà dopo di noi. Pensi di avere aperto la porta ai registi neri? Cerco di fare i migliori film che posso, buoni film che ci diano i soldi per realizzare altre cose. Non sto dicendo che la porta è spalancata ... perché non è spalancata. Ma il fatto è che i neri stanno facendo dei film invece di trovare una porta chiusa. Mi pare che l'anno scorso siano stati girati diciannove film di registi neri, e questo è più di quanto è stato combinato in tutto il decennio precedente. Quello che mi sembra importante è che non dobbiamo illuderci troppo e cominciare a fare salti di gioia, dicendo che l'età d'oro è arrivata e che Hollywood ama la gente di colore. Non è il caso. Noi non riceviamo lo stesso trattamento INCONTRI/LEI degli altri film sul mercato, vale a dire i film per spettatori bianchi, e questa è una cosa contro cui continuiamo a lottare. Vogliamo alzare il tetto degli investimenti che Hollywood è disposta a concedere per la produzione e la promozione dei nostri film. Dato che i tuoifilm diventano più importanti, e hanno sempre più successo, credi che ci sarà un intervento da parte degli investitori? Cercano di convincerti a fare i film come vogliono loro? Ti dicono continuamente quello che pensano: se i loro consigli sono sensati ne tengo conto, se non lo sono, no. Penso di essere in una situazione ottimale, perché sono un regista indipendente con un completo controllo creativo dei miei film. Prendo chi voglio, faccio il montaggio finale, ma allo stesso tempo vado direttamente a Hollywood per i finanziamenti e la distribuzione. Penso che per me sia meglio lavorare all'interno del sistema hollywoodiano. È una scelta personale, che va ponderata. Un mio compagno di studi dell'università, per esempio, odia Hollywood, e ha trovato i suoi finanziamenti con il denaro giapponese. La musica per Jungle fiever è stata composta da Stevie Wonder. Hai anche usato alcune delle canzani di Frank Sinatra, perché? Come giustapposizione. Ci sono tre canzoni di Frank Sinatra nel negozio di Bensonhurst che rappresenta la comunità italo-americana, e altre quattro di Mahalia Jackson per le scene con il Good Reverend Doctor e sua moglie. Tu sovrapponi spesso musica e dialogo. Molti dicono che non si dovrebbe farlo, io non sono d' accordo. Se la musica è giusta può servire come sottofondo al dialogo. Abbiamo lavorato al mix più di dieci settimane per avere un buon bilanciamento, perché la musica non soffocasse il dialogo. Qual è il tuo prossimo progetto? Spero di fare un film epico suMalcom X, sul genere di quelli di David Lean. Sono vent'anni che si sta cercando di realizzare un lavoro su Malcom X. C'erano vari registi ... le sceneggiature erano pronte. A mio parere la prima sceneggiatura, quella di James Baldwin, era la migliore. Quando si parlerà della questione razziale, ti diçhiarerai ottimista o pessimista? lo penso di essere realista. Nei miei film non dico: "Arrendetevi, non ci sono speranze", oppure che bianchi e neri non andranno mai d'accordo. Anche se c'è chi dice che i miei film hanno una visione cruda della realtà, io penso che siano ottimisti, e continuo a pensare che ci sia speranza. Non penso che il razzismo potrà e,ssere eliminato durante questa generazione ... né quella dei miei nipoti.o pronipoti. Ma penso che sia qualcosa per cui dobbiamo lottare, e io continuerò a lavorare in quella direzione, perché venga quel giorno. Copyright "Cineaste", 1991. 55
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