INCONTRI/LEE zione tra mulatti, quarti di sangue e ottavi. E non solo i neri, nel loro negozio gli italo-americani si comportano allo stesso modo. Ci sono molti italiani scuri di pelle, la Sicilia è molto vicina all'Africa, e nel film Frankie dice: "Non sono un negro. Mia ~adre è un'italiana di pelle scura, sono bianco come tutti gli altri qui". In una scena, le donne nere parlano in modo molto franco e diretto della sessualità e del colore della pelle. Era scritto sul copione? È stato tutto improvvisato. Abbiamo fatto venti o trenta riprese, trovo che più si parla, più si diventa sinceri. Che cosa pensi delle relazioni interrazziali? Le relazioni e i matrimoni interrazziali sono sempre esistiti da quando siamo stati portati qui come schiavi. Noi non vogliamo condannare le relazione interrazziali, la gente deve capire che questo film non rappresenta tutte le singole coppie miste del mondo. Noi non diciamo che un nero non può stare con una bianca, e personalmente credo che se i due si amano, è fantastico. Nel film c'è un'altra coppia mista, il personaggio interpretato da John Turturro, Paulie, e Orin. Loro mi pare che abbiano più possibilità di avere una buona relazione, perché alla base c'è un vero rapporto di amicizia. Tra Flipper e Angie invece tutto era fondato su un mito, i due non si amavano veramente. Se così fosse stato l'amore avrebbe permesso loro di resistere agli attacchi da parte delle rispettive famiglie, degli amici e dei quartieri in cui vivono, Harlem e Bensonhurst. Alla fine Angie arriva ad amare Flipper, ma lui ama ancora la moglie. Quando il padre italo-americano di Angie scopre che lei è stata con un nero, doveva proprio batterla così duramente? Lui pensa di sì. Avrebbe reagito allo stesso modo se si fosse trattato di chiunque altro che nonfosse un italo-americano? No, se Angie si fosse messa con un irlandese o con un ebreo, il padre avrebbe potuto essere contrariato, ma il fatto che sia nero, lo fa andare in bestia. Lei è quella che finisce peggio, la suafamiglia sembra avere una reazione molto più violenta di quella di Flipper. Ne ho fatto esperienza direttamente. Non dico che le due comunità vedano di buon occhio le relazioni interrazziali, ma è molto difficile che dei neri rifiutino uno dei loro perché ha sposato un bianco. Possono non rivolgerti la parola per un settimana o cose del genere, ma non ti chiuderanno mai la porta in faccia. So invece di diversi casi in cui dei bianchi sposati con dei neri sono stati espulsi dalla famiglia e la famiglia non ha mai più voluto avere a che fare con loro. Sono stati tagliati fuori dal testamento e da tutto il resto. Questa è la differenza. Quando la moglie di Flipper scopre che il marito la tradisce, sembra essere più contrariata per ilfatto che lui si è messo con una bianca, che per il fatto in sé. Penso che indipendentemente dalla questione del colore 54 Annabella Sciarra e Wesley Snipes in JungleFever. Nella pagina accanto Spike lee in una scena di Fa' la cosa giusta. della pelle, la moglie di Flipper avrebbe buttato le sue cose fuori dalla finestra. Il fatto poi che lui avesse una relazione con una bianca ha reso il tutto più grave di un'offesa personale. Perché hai aspettato tanto ad affrontare il problema della droga? Ho pensato che la droga avrebbe dovuto avere un ruolo importante in questo film, andava bene per Jungle Fever. Stava a me decidere quando far entrare la droga nei miei film. Volevo fare del problema droga il tema principale di un film, non infilarlo dentro perché la droga è un argomento trendy, chic o estroso. In Fai la cosa giusta la droga non sarebbe stato altro che un tema secondario e finto: l'obiettivo principale del film era il razzismo. In Mo'Better Blues volevo evitare di cadere nella solita storia del musicista jazz alcolizzato o vittima dell'eroina. In Jungle Fever la religione è un tema importante. Nel delineare i personaggi di Gator e del Good Reverend Doctor sembra che tu voglia implicare un rapporto tra religione e droga. Non sono stato io a volerlo. Gator si droga per molte ragioni, tra cui il rapporto con il padre, che è un reverendo. Il Good Reverend Doctor è intoccabile, al di sopra delle parti, e penso che la religione nel film eserciti realmente un cattivo influsso su Gator. Però non credo che sia la causa per cui Gator diventa un drogato, anche il fratello Flipper fa uso di droghe. Io penso che la gente sia responsabile delle proprie azioni, a Gator piace sballare. Tutta la storia del Good Reverend Doctor che ammazza il figlio si basa sull'omicidio di Marvin Gaye Jr., che si drogava, compiuto da Marvin Gaye Sr. Nel film tu dici un "no" deciso alla droga. Fai vedere Flipper nella crackhouse che cerca Gator, poi urla "no" quando vede il giovane tossico viçino a lui. È il tuo "no" o il "no" del personaggio? Il mio e il suo. Flipper sta diventando pazzo, le ultime due ore per lui sono state 1'inferno. Quando e come hai iniziato a fare il regista? Quando cominciai la scuola di cinema sapevo una cosa: non volevo che i miei film venissero proiettati solo durante il Mese
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