Linea d'ombra - anno X - n. 71 - maggio 1992

INCONTRI/REED cano maggiormente con Malcolm X, che ci ha parlato di cultura e di storia afro-americane e di liberazione del nostro popolo. Quindi, secondo lei, è lecitoper gli americani di colore opporsi al sistema, resistergli? Quando il sistema ci aggredisce e ci perseguita, mi sembra inevitabile opporre resistenza: sempre. Il razzismo esiste ancora; lo si vede nel sistema di assistenza medica, nel sistema giudiziario, nelle politiche economiche e dell'impiego applicate dal governo. Il razzismo sopravvive in tutte le sfere della vita quotidiana degli Stati Uniti. Frequento e percorro gli Stati Uniti da più di vent'anni; scoprendo la realtà nera ho scoperto la mia realtà bianca; e non ne sono necessariamente orgoglioso. Ho l'impressione che senza la vitalità e i colori del sangue negro, la pallida cultura bianca d'America sia spacciata. Penso che lei abbia ragione, che la cultura americana non possa davvero fare a meno di noi. Certo, non voglio imbarcarmi in una argomentazione di tipo razzista; anche se sarebbe molto più divertente dei discorsi seri ... No, in realtà essere afro-americani è una sfida continua; abbiamo qualcosa per cui vivere e lottare. lo posso scrivere le mie commedie, so di cosa parlare, ho un sacco di temi da discutere, la mia mente è sempre occupata; sono affamato di parole e verità. E questo crea una certa eloquenza. Qualcuno ha detto che i suoni (>iùdolci provengono dall'inferno. E noi, all'inferno, ci stiamo. E dall'inferno che dipingiamo i nostri quadri; all'inferno scriviamo i nostri testi letterari o teatrali. Ma non baratterei il fatto di essere afro-americano con niente al mondo. Se Dio esiste, forse 48 ci ricompenserà per tutte le sofferenze che ci tocca patire. O forse ci ha già compensati, dandoci qualche talento supplementare ... Non le ho ancora chiesto niente a proposito di amore, sentimenti, emozioni; sono valori che contano, per lei? Non mi piace parlarne; sono parole che mi intimidiscono. E poi interferiscono con la mia immagine di duro privo di emozioni. Se mi metto a parlare di amore, rovino tutto, e, lo ripeto, ci rimetto pure un sacco di soldi. Per essere scrittori, in questo paese, dobbiamo comportarci come uomini delle caverne; altrimenti si è subito considerati degli omosessuali. E allora dobbiamo tutti fingere di essere dei "macho"; tipo Hemingway, tanto per capirci. Non abbiamo la tradizione letteraria europea, dove ti lasciano in pace anche se sei uno scrittore. Scelga a caso, per strada, dieci negri americani; le sembreranno di dieci razze diverse. Il che significa che nell'intimità delle nostre case deve esserci molto, molto amore tra membri di razze diverse. Ma tutto si svolge negli armadi, in gran segreto. Io non mi sono mai nascosto, né ho nascosto le mie amiche; o mia moglie, che è bianca. Ma molti americani intrattengono relazioni, diciamo così, sulle scale di servizio con persone di un'altra razza, e tutto fila nel migliore dei modi. Alcune delle persone più razziste di questo paese, sciovinisti etnici, probabilmente hanno un'amante di una razza diversa dalla propria. È una situazione che ha contraddistinto tutta la storia degli Stati Uniti. Ma è l'ultima frontiera dell'amore che rimane ancora da conquistare. L'omosessualità è finalmente uscita allo scoperto: l'amore interrazziale è ancora un tabù, in America. Anche se è un aspetto quotidiano della nostra esistenza ... Foto di Roberto Kock (Agenzia Contrasto).

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